Riceviamo e pubblichiamo:
GIANROBERTO CASALEGGIO ROBERTO NAPOLETANO FABRIZIO SACCOMANNI AL FORUM AMBROSETTI DI CERNOBBIOLETTERA 1
"In relazione all'articolo dal titolo "Colossi di Stato tutti in ginocchio dall'Opus Dei" - pubblicato dal vostro giornale il 21 settembre 2013 a firma di Stefano Sansonetti - corre l'obbligo precisare, per la rispettabilità del Centro ELIS e delle attività educative e di solidarietà sociale svolte, che il titolo e il contenuto sono infondati e non rispondenti alla realtà dei fatti.
Si legge nell'articolo che "Tutti insieme appassionatamente riempiono di soldi il centro Elis", lasciando intendere una situazione di ambiguità e poca trasparenza, in cui arrivano elargizioni e contributi al Centro ELIS senza che venga indicato per quale finalità e con quale destinazione.
E' sufficiente leggere i bilanci sociali (pubblicati sul sito www.elis.org nella sezione di accesso facilitato "Enti") per rendersi conto della reale situazione; verifica che avrebbe potuto essere condotta dalla sua redazione prima della realizzazione dell'articolo onde riscontrare l'attendibilità delle informazioni riportate.
L'Associazione Centro ELIS è un ente senza fine di lucro, ed in questo momento storico, tra l'altro, attraversa un situazione di difficoltà economica (i contributi pubblici sono passati in pochi anni da quasi il 50% al 19%) che potrebbe determinare per quest'anno una chiusura in deficit con tutte le correlate conseguenze: diminuzione delle opportunità formative e lavorative rivolte a giovani e disoccupati, nonché ricadute negative sul piano lavorativo degli stessi dipendenti ed altro ancora.
Sulle attività educative e di solidarietà sociale svolte dal Centro e sulla loro valenza meritoria, non è il caso soffermarsi, perché sono ampiamente illustrate anche sul sito web istituzionale.
Si invita la sua redazione a venire a visitare il Centro ELIS, perché il miglior modo per conoscere e valutare le cose, è vederle con i propri occhi".
Dott. Fortunato Perez Responsabile Comunicazione Istituzionale ELIS
LETTERA 2
Dago,
la destra ha chiuso in un angolo Letta sulla questione tasse; ne può uscire in un solo modo: accetti le dimissioni di Saccomanni e inviti Brunetta a prendere il suo posto.
Bye
Luigi A
LETTERA 3
A Saccomà! Occhio a parlare di dimissioni, che fuori ci sta la fila.
Tiziano Longhi
LETTERA 4
Chi glielo dice a Fini che ha rotto i coglioni quando le sue guardie pagate da noi altri fermano il traffico tutte le mattine su via della camilluccia per permettergli di portare le figlie a scuola? 4 macchine, 8 dipendenti statali e una spesa di almeno 1500 euro al giorno per uno che non ha alcun ruolo nel governo? Si, certo, ne ha diritto quale ed presidente di qui e direttore dilla. Ma la vergogna non esiste presso questi personaggi inqualificabili? Ma basta su! Solo levandogli tali benefici diamo da mangiare a 40 famiglie l'anno.
Branco di inutili servi meschini e approfittatori!!
LETTERA 5
Caro Dago,
Per la cronaca e per la storia, vorrei sommessamente ricordare alla giudicessa Alessandra Galli, che il di lei padre Guido, valente, probo e imparziale magistrato, venne giustiziato il 19 marzo del 1980 da terroristi rossi comunisti e non già da brigate berlusconiane.
Codesta Esposito in gonnella, ovvero la Signora Galli, pertanto, farebbe bene a ergersi super partes, ma se proprio non può fare a meno di tifare, che perlomeno non appaia una ultrà dei "rossi", anche se ciò è, soprattutto nel Palazzo d'Ingiustizia di Milano, molto ma molto conveniente, rassicurante e foriero di ottimi sviluppi di carriera, togata, e/o politica.
leonard cohenSalve
Natalino Russo Seminara
LETTERA 6
Mitico Dago,
ora abbiamo la certezza della ormai prossima uscita di scena di Berlusconi, la prova? Semplice, i licenziamenti a Repubblica!
Cordoglio per i licenziandi?
Neanche un po', come per Fede e' il classico epilogo per chi si prostituisce ideologicamente.
E come per gli orologi rotti, che una volta sola nell'arco della giornata segnano l'ora giusta, anche i giornalisti di Repubblica, magari alla prossima puntata di Ballaro', dove hanno una sedia riservata e dove commentano ogni disgrazia in Italia e nel mondo sempre con la stessa analisi finale: "colpa di Berlusconi", ecco, se chiamati a commentare il loro licenziamento, ora la stessa analisi sarà corretta e come gli orologi rotti per un attimo segneranno l'ora giusta, ma questa volta sarà l'ultima prima della rottamazione definitiva.
Stefano55
LETTERA 7
Caro Dago, vorrei cogliere l'opportunità per esprimere tutta la mia stima all'on. Angelino Alfano. Non per ideologie politiche od altro ma solo perché ha voluto conservare il nome di battesimo che gli è stato dato. Ci pensi alle varie Carmeline e Concettine che adesso si fanno chiamare 'Carmen' o 'Concita' o meglio ancora 'Conchita'? Ciao.
LETTERA 8
Caro Dago,
com'è che il paladino dell'antipolitica Crozza, che critica tutti a prescindere che siano di destra e di sinistra, che si batte contro le pensioni d'oro, gli sprechi, l'ingordigia di alcuni ministri e sottosegratari adesso pretende la bellezza...di 150.000€ AL MESE di soldi pubblici?...in confronto quello che guadagna un'"odiato" parlamentare è niente.
Alessandro
LETTERA 9
Speriamo che dopo tanti Nobel assegnati in stato di ubriachezza gli Accademici svedesi, da sobri, capiscano che dandone uno a Vecchioni si sputtanerebbero un po' troppo. E se proprio non riuscissero a rinsavire, al buon Vecchioni auguro di essere capace di cedere il premio al Maestro, suo e di tanti altri: Leonard Cohen.
Vittorio Chiamamiancoranobel InFeltrito
LETTERA 10
Caro Dago, ci si lamenta dello scollamento tra opinione pubblica e media, attribuendolo a molteplici cause. Prendiamo ad esempio il resoconto giornalistico della visita, nella Sardegna avvilita dalla crisi, di Papa Francesco. Il giorno dopo, una gara a nascondere, omettere, minimizzare e banalizzare.
Dalla Rai a Mediaset, alla carta stampata di opinione o politica, sono riusciti a sommergere di sapiente piaggeria e a togliere, come seguissero un'unica direttiva, qualsiasi accenno di enfasi ad uno dei pronunciamenti piú duri ed intransigenti, politicamente scorrettissimo, quasi brutale, proferiti da un Papa, contro la globalizzazione ed il dio denaro. Allora, dove sono finiti i commentatori? L' unica cosa che sanno dire è che "....potrebbe fare la fine di Papa Luciani..."? Che pena.
Quando si tratta di colpire qualcuno inviso al potere (leggi Finanza), un coraggio da leoni, un' intraprendenza intellettuale spropositata. Insinuazioni calunniose ed offese vengono utilizzate a gogó. Sembra che vi sia uno speciale lasciapassare da conseguenze giudiziarie. Eppure se si tratta di prendere posizione su novitá clamorose come quelle di Cagliari, questi cuor di leone aspettano la ...linea. Vergogna!
Max
LETTERA 11
la lungimiranza di un ex ministro (sic!) Renato Brunetta contro Angela Merkel: "Con il tratto da furba massaia vuole diventare leader d'Europa" Renatino, qualora non te ne fossi accorto la Merkel è leader d'Europa da 4 anni e due anni fa ha fatto dimettere il tuo padrone!
LETTERA 12
Caro Dago,
Prodi tace di fronte ai vaneggiamenti di Putin "e pensare che doveva diventare presidente della Repubblica!". Rodotà fa un'analisi sui rapporti tra BR e NO-TAV "e pensare che doveva diventare presidente della Repubblica". Bè, Napolitano spende il suo potere per aiutare un personaggio coinvolto nell'inchiesta sulla trattativa Stato-mafia, fa di tutto per far distruggere i nastri con le intercettazioni, e pensare che presidente della Repubblica ci è diventato per davvero!
RP
LETTERA 13
Barbara Berlusconi, vigilia di Torino -Milan: "La nostra squadra è da scudetto". Da allora solo un punto, per forza. Ah, già ieri Balotelli non ha pareggiato, perché non si è fermato, come sempre, durante la conclusione del rigore. Capisco che fa la figa perché ha i soldi e qualsiasi cosa dica e passo che ella compia fa "notizia" alla stregua delle barzellette di Papi. Ma la cosa che più balza agli occhi dell'osservatore è che gli assomiglia in maniera
impressionante a Cicciolina.
Starryknight
LETTERA 14
la lungimiranza di un ex ministro (sic!) Renato Brunetta contro Angela Merkel: "Con il tratto da furba massaia vuole diventare leader d'Europa" Renatino, qualora non te ne fossi accorto la Merkel è leader d'Europa da 4 anni e due anni fa ha fatto dimettere il tuo padrone!
VLADIMIR PUTIN E ROMANO PRODI