1 - VIDEO: AMANDA KNOX INTERVISTATA: "QUELLO CHE È SUCCESSO A ME SAREBBE POTUTO CAPITARE A CHIUNQUE" (Da Corriere.it)
AMANDA KNOX A SEATTLE AMANDA KNOX A SEATTLE
Ma la rete ha diffuso alcune anticipazioni, in cui la giovane americana, capelli sciolti, trucco appena accennato, maglietta verde senza maniche, ricorda tra le lacrime la sua esperienza davanti la Corte di Perugia: "Ero nell'Aula del Tribunale quando mi hanno chiamata 'diavolo'. Voglio dire, una cosa è leggere certe cose sui media, un'altra sedere davanti alla Corte, mentre combatti per salvarti la vita e la gente ti chiama 'diavolo'. A tutti gli effetti - continua Amanda - a prescindere se fosse vero o no, io ero un' assassina. E ho dovuto convivere con l'idea che questa sarebbe stata la mia vita futura".
4 - MEREDITH, A
MANDA KNOX NON ESCLUDE RITORNO IN ITALIA PER PROCESSO
(TMNews) - Amanda Knox non esclude di tornare in Italia per il nuovo processo sulla morte della sua co-inquilina Meredith Kercher ordinato il mese scorso dalla Corte di Cassazione, dopo aver annullato la sentenza di assoluzione nei suoi confronti e di Raffaele Sollecito. In primo grado, i due imputati vennero condannati a 25 e 26 anni di carcere per l'omicidio di Meredith, avvenuto nel 2007 a Perugia.
"I miei legali mi hanno detto che non devo e che non occorre che torni in Italia - ha detto in un'intervista al quotidiano Usa Today - a essere onesti sto ancora valutando la questione". La studentessa di Seattle ammette che il solo "pensiero mi fa paura", aggiungendo però che "è anche importante per me riconoscere che si tratta di qualcosa che non si svolge lontano da me e che non mi riguarda". "Per questo, in qualche modo, sento che è importante per me presentarlo in questo modo e se la mia presenza fosse necessaria a questo, allora andrei", ha aggiunto.
La 25enne è al momento impegnata nel lancio della sua autobiografia 'Waiting to be Heard', per cui ha ottenuto un anticipo di 3,8 milioni di dollari. Per la promozione del libro, la studentessa ha rilasciato anche un'intervista alla Tv Abc, che andrà in onda stasera, in cui Knox afferma di voler tornare a essere "considerata una persona" dopo essere stata dipinta come un'assassina. "Ero nell'aula quando mi urlarono 'diavolo'", ha ricordato.
5 - AMANDA; LETTERA MAI INVIATA, 'NON L'HO UCCISA'
(ANSA) - "Mi dispiace per la vostra perdita ma non sono la persona che ha ucciso vostra figlia". E' quanto aveva scritto Amanda Knox alla famiglia di Meredith Kercher in una lettera che però non è mai stata inviata, dopo che i legali dell'ex studentessa americana glielo consigliarono per non influenzare il processo per omicidio in corso.
Amanda rivela questo particolare nelle sue memorie, dal titolo 'Waiting to be Heard', di cui il britannico Sun on Sunday ha pubblicato oggi alcuni estratti prima dell'uscita negli Stati Uniti. "Nel relativamente breve periodo in cui Meredith è stata parte della mia vita - scriveva ancora nella lettera Amanda - lei era sempre gentile con me. Penso a lei ogni giorno".