AGENZIA MASTIKAZZI! – UN GRUPPETTO DI STUDENTELLI FILO-PALESTINESI DELLA "SAPIENZA" DI ROMA HA DECISO DI INIZIARE LO SCIOPERO DELLA FAME, INCATENANDOSI ALL’EDIFICIO DEL RETTORATO DELL’UNIVERSITA’ – IL DELIRIO DEI PISCHELLI, CHE ESIGONO DI INCONTRARE LA RETTRICE ANTONELLA POLIMENI PER CHIEDERLE DI INTERROMPERE GLI ACCORDI CON LE UNIVERSITA' ISRAELIANE, E PARLANO DI "AVVITAMENTO ANTIDEMOCRATICO, MANGANELLI E VIOLENZA REPRESSIVA..."

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STUDENTI DELLA SAPIENZA INIZIANO LO SCIOPERO DELLA FAME STUDENTI DELLA SAPIENZA INIZIANO LO SCIOPERO DELLA FAME

(LaPresse) - Alcuni studenti si sono incatenati all'entrata del Rettorato dell'università La Sapienza di Roma. Tra loro Francesca Lini, studentessa di Mediazione linguistica, e Lorenzo Cusmai, che studia Filosofia. In sciopero della fame, gli studenti chiedono apertura al dialogo da parte della rettrice Antonella Polimeni e del Senato accademico.

 

"Siamo studenti e studentesse dell'Università La Sapienza di Roma, abbiamo deciso di intraprendere uno sciopero della fame dalla mattina di mercoledi 17 aprile, incatenati sotto al rettorato del nostro ateneo", recita il comunicato diffuso, nel quale si rivolgono "a tutti coloro le cui coscienze sono scosse dalle terribili immagini del genocidio in corso a Gaza, dalla preoccupante condizione in cui versano tutti i territori palestinesi sotto attacco continuo, e dalla possibilità sempre più reale di una escalation generalizzata della guerra in Medioriente e non solo".

scontri la sapienza agenti e studenti dei movimenti filo palestinesi scontri la sapienza agenti e studenti dei movimenti filo palestinesi

 

"Siamo arrivati alla scelta di questa forma di protesta non violenta, dopo mesi di una mobilitazione eterogenea e diffusa che ha visto in diversi settori della società una presa di posizione netta contro le guerre, per un cessate il fuoco, per fermare l'escalation in corso che rischia di trascinare il mondo in una terza guerra mondiale a pezzi.

 

A tutto questo però è corrisposto soltanto un preoccupante avvitamento antidemocratico che nei casi più estremi si è tradotto anche in manganelli e violenza repressiva su studenti e studentesse, tanti gli ultimi eventi noti", aggiungono spiegano di essere in sciopero della fame "perché il nostro Paese non è ancora disposto ad adoperarsi per costruire le condizioni per la pace, ma non c'è più tempo di aspettare.

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E siamo incatenati e in sciopero della fame al rettorato della Sapienza perché è dal cuore della più grande università d'Europa che ottenere un passo indietro da chi è complice di un genocidio, può produrre un importante cambiamento".

 

"Dai vertici dell'amministrazione però fino ad oggi non sono arrivati segnali positivi. Al contrario, la Rettrice Antonella Polimeni insiste nello squalificare le proteste degli studenti e nel silenziare le rivendicazioni del mondo accademico che pone la questione etica dell'utilizzo militare della ricerca scientifica.

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Un atteggiamento, quello della Rettrice della Sapienza, che distrae dal fulcro della questione che si vorrebbe mettere sotto il tappeto: l'ateneo, anzi la sua governance e in primis la Rettrice stessa, hanno le mani sporche del sangue dei palestinesi" denunciano i manifestanti chiedendo che "la Rettrice debba fare un passo indietro urgentemente, perché di fronte al genocidio del popolo palestinese e al rischio di un conflitto generalizzato, questa è l'unica scelta giusta" e invitano "tutti gli studenti, docenti, ricercatori e chiunque sia a favore della pace ad unirsi a noi nelle proteste di questi giorni".

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