CHI È CHE NON DICE LA VERITÀ SULLA MORTE DI LEONARDO? – PER LA MORTE DEL BAMBINO  CADUTO NELLA TROMBA DELLE SCALE DELLA SCUOLA PIRELLI DI MILANO SONO INDAGATE DUE MAESTRE E UNA BIDELLA – CI SONO MOLTI PUNTI DA CHIARIRE, IN PARTICOLARE SULLE DICHIARAZIONI FATTE DALLA COLLABORATRICE SCOLASTICA – LA DONNA HA RACCONTATO DI ESSERSI AFFACCIATA DAL BAGNO E AVER DETTO AL PICCOLO LEONARDO DI…

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Luca De Vito per “la Repubblica”

 

scuola pirelli milano 9 scuola pirelli milano 9

Sono state iscritte nel registro degli indagati con l' accusa di omicidio colposo e omessa vigilanza. Sono due maestre e una bidella della scuola elementare Pirelli di via Goffredo da Bussero a Milano, nel quartiere Niguarda, dove lo scorso 18 ottobre il piccolo Leonardo di 6 anni è caduto dal secondo piano dell' edificio dopo aver chiesto di andare al bagno, morendo quattro giorni dopo.

 

bimbo muore dopo essere caduto dalle scale della scuola pirelli milano 1 bimbo muore dopo essere caduto dalle scale della scuola pirelli milano 1

Le indagini, svolte dalla polizia municipale e coordinate dal pubblico ministero Letizia Mocciaro, sono però ancora in corso, perché rimangono diversi punti da chiarire. Primo, se ci siano altre responsabilità da individuare e quindi altre iscrizioni da fare nel registro degli indagati, considerato che la normativa in materia di sicurezza all' interno delle scuole è complessa e gli investigatori potrebbero ravvisare altre inadempienze. In secondo luogo rimane da fare chiarezza sulle dichiarazioni fatte al pm da due delle tre indagate, ovvero la maestra che stava in classe e la bidella.

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bimbo muore dopo essere caduto dalle scale della scuola pirelli milano 2 bimbo muore dopo essere caduto dalle scale della scuola pirelli milano 2

La stessa collaboratrice scolastica, infatti, ha raccontato di essersi affacciata dal bagno e di aver detto al piccolo Leonardo, poco prima della caduta, di rientrare in classe mentre lei era impegnata con altri due bambini che stava accompagnando. Circostanza che però non ha avuto riscontri: le altre maestre ascoltate dagli investigatori hanno infatti raccontato che in quel momento nessuno dei loro alunni fosse uscito dalla classe per andare al bagno.

 

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Tra le persone ascoltate in questi giorni anche una maestra di una classe di ragazzi più grandi che usciva proprio in quel momento al piano di sotto, per andare in palestra: la donna ha raccontato di aver visto l' ombra del bambino cadere e di aver fatto subito rientrare la classe in aula per andare a vedere cosa fosse successo.La dinamica dei fatti è stata ricostruita anche grazie ad alcune prove realizzate con un manichino per simulare la caduta. E non ci sono più dubbi su quanto accaduto.

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Il piccolo Leonardo ha preso la sedia e si è sporto dal parapetto proprio per guardare giù. Una sedia da ufficio, di quelle con le ruote sotto, rimasta incustodita nei pressi di un gabbiotto e a poca distanza dalla scrivania della bidella. Il bambino è salito in piedi per affacciarsi dalla balaustra alta 102 centimetri: lui era alto 1 metro e dieci e non sarebbe potuto cadere senza salire sopra la sedia. La ringhiera, se fosse stata alta 110 centimetri come previsto dal regolamento edilizio comunale, avrebbe probabilmente evitato la caduta. Ma in ogni caso il plesso scolastico risulta a norma: la regola sull' altezza della balaustra è infatti stata modificata nel 2014, ma si riferisce alle nuove costruzioni (la Pirelli è una scuola ricavata da una vecchia caserma) e la sua applicazione non ha valore retroattivo.

 

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Il preside della scuola aveva chiesto ad agosto di quest' anno di avere più collaboratori scolastici, considerata la carenza di personale, ma aveva ottenuto soltanto una persona con disponibilità di 18 ore a settimana. Al momento dell' incidente erano presenti due bidelli: uno che presidiava l' ingresso, come previsto dalla legge, e l' altra, l' indagata, che si occupava di tutto il resto dell' enorme edificio.

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