Rita Amenze
Rita Amenze aveva 30 anni. Quattro anni fa, lasciava la Nigeria per cercare condizioni lavorative migliori. Aveva trovato un’occupazione a Noventa Vicentina, piccolo comune di 9mila abitanti. Qui viveva insieme a Pierangelo Pellizzari, 61 anni, disoccupato e con una condanna nel casellario giudiziale proprio per le violenze inflitte alla ex. Quattro mesi per minacce e lesioni. Nel 2018, l’uomo e Amenze, rifugiata, si erano sposati. Ieri mattina, 10 settembre, Pellizzari l’ha uccisa con quattro colpi di pistola nel petto, fuori dall’azienda dove Amenze era assunta. È il sesto femminicidio che si consuma in Italia nell’ultima settimana.
Rita Amenze con il marito
Era già qualche mese che i due non condividevano più la stessa casa: Amenze era andata via poiché le liti continue erano diventate insostenibili. Alla base del conflitto la volontà di lei di far arrivare in Italia i suoi suoi tre figli, rimasti in Nigeria. Quello che Eugenio Gonzato, sindaco di Villaga – comune di residenza di Pellizzari -, definisce «un uomo un po’ sopra le righe», è in fuga e ritenuto dagli inquirenti «armato e pericoloso». Dopo l’agguato, è fuggito prima a bordo della sua Jeep grigia, poi ha cambiato mezzo e si è allontanato con la Vespa e, infine, ha fatto perdere le sue tracce nelle campagne a piedi.
Omicidio Rita Amenze
L’arma da fuoco con la quale ha ucciso Amenze, in realtà Pellizzari non poteva averla: nel 2008 i carabinieri del paese avevano inviato una relazione in Questura per i suoi atteggiamenti violenti e si era proceduto alla revoca del porto d’armi, L’uomo faceva la spola tra casa e Comune, dove riceveva i sussidi che gli consentivano di mantenersi. Qualche volta riusciva a trovare impieghi occasionali come operaio edile. Capelli lunghi, orecchino pendente con una croce d’oro e un carattere spesso prepotente che gli avventori dei bar del paese ricordano bene.
LA EX DELL’OMICIDA
Rita Amenze 2
L'ex fidanzata di Pierangelo Pellizzari, l'uomo sospettato di aver ucciso la compagna Rita Amenze prima di fuggire e far perdere le sue tracce, ha parlato di una persona molto violenta. «Ho paura perché si tratta di una persona cattiva, un assassino libero», ha spiegato a Quarto Grado.
Le autorità sono sulle tracce dell'uomo che avrebbe ucciso la donna nel parcheggio di un'azienda a Noventa Vicentina probabilmente perché non accettava la fine della loro relazione. Dopo il delitto, infatti, ha fatto perdere le sue tracce e ora l'allerta è massima, visto che si ha motivo di sospettare che sia un soggetto molto pericoloso. A confermarlo è proprio l'ex compagna di origini romene, intervenuta telefonicamente a Quarto grado.
Rita Amenze 3
L'ex ha spiegato di averlo denunciato ben due volte e di avere ancora paura di lui: «La prima volta mi ha picchiata, quando gli ho detto che la nostra storia era finita. In un'altra occasione mi ha aspettato in garage, mentre io andavo a lavorare e mi ha picchiata ancora. Sono stata fortunata perché non ho subito quello che ha fatto alla moglie».