Estratto dell’articolo di Marco Sabella per il “Corriere della Sera”
Sono almeno 3 milioni i contribuenti che nel 2025 riceveranno una comunicazione dal Fisco nel quadro delle attività di compliance, ovvero di verifica di conformità delle dichiarazioni dei redditi con la situazione reddituale e patrimoniale rilevata. [...]
Queste lettere di compliance, che saranno inviate (alla residenza o sulla Pec) a tutte le persone fisiche per le quali siano state riscontrate omissioni o infedeltà nel corso delle verifiche, confrontando quanto dichiarato dai cittadini con i dati disponibili nelle banche dati del Fisco, permetteranno al contribuente di regolarizzare l’errore prima di ricevere la notifica di accertamento fiscale.
I casi più diffusi di omissioni o infedeltà nella comunicazione dei dati rilevati nel corso delle verifiche condotte dall’Agenzia delle Entrate, riguardano le mancate comunicazioni Iva o le omesse dichiarazioni delle partite Iva. Comuni anche le anomalie nella dichiarazione Isa, ovvero gli Indici sintetici di affidabilità.
Intanto, secondo l’Osservatorio conti pubblici dell’Università Cattolica, si registra un calo dell’evasione fiscale in Italia, grazie soprattutto alle misure di controllo sull’Iva e sulle locazioni. Evasione fiscale e contributiva sarebbero scese di 26 miliardi in soli 4 anni, passando da un valore stimato di 108,4 miliardi nel 2017 a 82,4miliardi nel 2021, ultimi dati disponibili. [...]
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