C’È UN BUCO IN PISCINA – I MONDIALI DI NUOTO FINISCONO IN ROSSO E INVECE DEGLI ORGANIZZATORI PAGA PANTALONE - IL GOVERNO COPRE IL PASSIVO DI 8 MLN € DEL COMUNE DI ROMA CHE ATTENDE ALMENO ALTRETTANTI SOLDI DAI PRIVATI CHE SI SONO COSTRUITI FIOR DI CIRCOLI SPORTIVI – IL SOLO SALARIA SPORT VILLAGE (ANCORA SOTTO SEQUESTRO) NE DEVE NOVE – LO SCONTRO TRA MALAGÒ (COMITATO ORGANIZZATORE) E BARELLI (FIN)…

Condividi questo articolo


Lavinio Di Gianvito per il "Corriere della Sera - Roma"

GIOVANNI MALAGOGIOVANNI MALAGO

I Mondiali di nuoto dell'estate scorsa sono costati più del previsto. Il bilancio di Roma 2009, alla fine, si è chiuso in rosso. Ma a pagare non saranno gli organizzatori o gli imprenditori che hanno costruito le piscine finite nell'inchiesta della Procura. Saranno i cittadini, perché i soldi ce li metterà lo Stato.

Il mezzo individuato per tappare il buco è il decreto milleproroghe. Un emendamento all'articolo 1 aggiunge un nuovo comma, il 23 bis, che stabilisce: «È fissato al 31 marzo 2010 il termine per il trasferimento al Comune di Roma della somma di otto milioni di euro per le esigenze connesse alle attività del Comitato organizzatore dei Mondiali di nuoto Roma 2009».

pellegrini sexy FOXUOMOpellegrini sexy FOXUOMO

La cifra destinata per legge al Campidoglio copre la maggior parte del disavanzo del Comitato organizzatore, pari a 9,7 milioni di euro. A carico della collettività. Ma il Comune vanterebbe crediti molto più consistenti dagli imprenditori privati: gli oneri concessori che le piscine dovrebbero versare in proporzione alle cubature tirate su. Per il solo Salaria Sport Village, il circolo che ha costruito di più (e ancora sequestrato perché avrebbe violato un vincolo ambientale), il conto ammonterebbe a nove milioni di euro. Soldi destinati alle casse del Campidoglio, che però devono essere riscossi.

Alessia FilippiAlessia Filippi

La questione del buco nel bilancio dei Mondiali è esplosa a dicembre, quando il direttore generale, Roberto Diacetti, ha presentato la relazione in base a cui, al 31 ottobre 2009, il disavanzo era salito a 9,7 milioni di euro. In quella seduta il Comune e la Federazione italiana nuoto, i due soci del Comitato organizzatore (guidato da Giovanni Malagò), hanno votato contro l'approvazione del consuntivo. E hanno deciso di rivedersi a gennaio.

Il sequestro delle costruzioni del Salaria sport villageIl sequestro delle costruzioni del Salaria sport village GIANNI ALEMANNOGIANNI ALEMANNO

In un comunicato, la spiegazione della Federnuoto: «La decisione è stata presa alla luce della relazione del collegio dei revisori dei conti della Fin, che all'unanimità ha definito non idonee le relazioni approntate dal Comitato "Roma09", recante una lievitazione di costo da giugno a luglio di 9,7 milioni». Sullo sfondo, uno scontro tra il presidente della Fin, Paolo Barelli, e Giovanni Malagò: proprio all'inizio di giugno il primo aveva chiesto le dimissioni dell'altro.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…

FLASH – COME HANNO PRESO AL PENTAGONO LA NOMINA DI QUELLO SVALVOLATO DI PETE HEGSETH COME SEGRETARIO DELLA DIFESA? MALISSIMO! PRIMA DI TUTTO PER UNA QUESTIONE GERARCHICA: COME FA UN EX CAPITANO A COMANDARE SUI GENERALONI? CERTO, NON SAREBBE IL PRIMO: IN PASSATO ALTRI CAPOCCIONI NELLO STESSO RUOLO NON AVEVANO ALTI GRADI MILITARI (ANCHE RUMSFELD ERA "SOLO" UN CAPITANO MENTRE LLOYD AUSTIN, L’ATTUALE SEGRETARIO, È UN GENERALE A QUATTRO STELLE) - SU HEGSETH PESANO SOPRATTUTTO L’INCOMPETENZA E LA "PROMESSA" DI PURGARE I VERTICI MILITARI NON FEDELI A TRUMP...

DAGOREPORT - MELONI MUSK-ERATA - LA POLITICA DELLA PARACULAGGINE: DOPO L'INTERVENTO DI MATTARELLA, PUR DI NON DARE TORTO Ai GRAVISSIMI ATTACCHI DI ELON MUSK ALLA MAGISTRATURA ITALIANA, GIORGIA MELONI FA IL 'CAMALEONTE IN BARILE': "ASCOLTIAMO SEMPRE CON GRANDE RISPETTO LE PAROLE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA” - ATTENZIONE! OVVIAMENTE LA STATISTA DELLA GARBATELLA NON HA IL CORAGGIO DI SOTTOSCRIVERE IN UN COMUNICATO STAMPA UFFICIALE DEL GOVERNO TALE IRRIDENTE DICHIARAZIONE NEI CONFRONTI DEL CAPO DELLO STATO. FA CIO' CHE SA FARE MEGLIO: LA DUCETTA FURBETTA. E SULLE AGENZIE STAMPA COME UN GHIGNO BEFFARDO SI LEGGE: “SI APPRENDE DA FONTI DI PALAZZO CHIGI”. MANCO FOSSE UN'INDISCREZIONE TRAPELATA CHISSA' COME - L'ULTIMO RETWEET DI MUSK: "HA RAGIONE GIORGIA MELONI"

DAGOREPORT - I DESTRONZI DE’ NOANTRI, CHE HANNO BRINDATO AL TRIONFO DI TRUMP, SI ACCORGERANNO PRESTO DI AVER FESTEGGIATO UNA VITTORIA DI PIRRO – LA POLITICA ESTERA SARÀ LA DISCRIMINANTE DI QUEL POPULISMO TRUMPIANO (“IO SONO UN POVERO CHE HA FATTO I SOLDI”; CIOÈ: ANCHE TU PUOI FARCELA..) CHE HA SEDOTTO MINORANZE ETNICHE E CLASSE LAVORATRICE: "L’UNIONE EUROPEA SEMBRA COSÌ CARINA, MA CI STA DERUBANDO NEGLI SCAMBI COMMERCIALI E NOI LA DIFENDIAMO CON LA NATO: L'UE DOVREBBE PAGARE QUANTO NOI PER L'UCRAINA" - IL CAMALEONTISMO DELLA PREMIER MELONI, SEMPRE COSÌ PRO-BIDEN E FILO-ZELENSKY, DAVANTI ALLE MOSSE ISOLAZIONISTICHE DEL TRUMPONE (DAZI SULL'EXPORT ITALIANO), CON UN ALLEATO DI GOVERNO TRUMPISSIMO COME SALVINI, VERRÀ MESSO A DURA PROVA: LA DUCETTA ALLE VONGOLE STARÀ CON L’EUROPA DI URSULA O CON L’AMERICA DI "THE DONALD"?