CARROCCIO A PEZZI – ZAIA GUIDA (CON GIORGETTI) LA FRONDA ANTI-SALVINI E MARCA UNA DISTANZA CON "IL CAPITONE" SUI VACCINI: “IL GREEN PASS È UNA PATENTE DI LIBERTÀ. LA LINEA VINCENTE DENTRO LA LEGA? QUELLA DEI GOVERNATORI. POI, SE RESTA QUALCHE NOSTALGICO DEL NO GREEN PASS O DEL NO MASK, NE PRENDEREMO ATTO"

-

Condividi questo articolo


Marco Cremonesi per corriere.it

 

zaia salvini zaia salvini

«La nostra stella polare è il riconoscimento della campagna vaccinale e della sua promozione, e dall’altro lato il riconoscimento del green pass, che è una patente di libertà». Il governatore veneto Luca Zaia non sembra preoccuparsi delle polemiche sul comportamento alla Camera della Lega, che ha votato gli emendamenti dell’opposizione. Lui oggi è tutto proteso verso lunedì 13 settembre, quando con la riapertura delle scuole la sanità pubblica rischia di tornare sotto stress.

 

Perché il green pass è una patente di libertà?

«Forse più che una patente di libertà è un attestato di partecipazione alla vita di comunità. Perché il vaccinarsi da un lato è certamente una scelta personale. Ma dall’altro è un gesto di altruismo. Anche se qualcuno banalizza il concetto di immunità di gregge, che invece è un concetto scientifico, io ricordo che più siamo vaccinati, più mettiamo in sicurezza chi vaccinarsi non può. Perché se siamo in tanti, il virus non troverà ospiti in cui replicarsi».

zaia salvini zaia salvini

 

Presidente, la Lega è il partito che più è sembrato strizzare l’occhio ai No vax.

«Davanti a scelte così importanti, il dibattito e la discussione sono inevitabili. Ma nella Lega la linea che vince è quella della responsabilità messa nero su bianco dai governatori. Poi, se resta qualche nostalgico del no green pass o del no mask, ne prenderemo atto. Io penso che non ci siano alternative alle scelte che abbiamo fatto».

 

In molti anche nella Lega pensano che le alternative ci siano…

«Ma certo, la teoria delle cure solo domiciliari, la teoria secondo cui il Covid è solo un’influenza… In fondo, la teoria della selezione naturale. Se lo pensiamo, diciamolo. Io invece penso che in un Paese civile sia impensabile il ritenere che sulla base dell’età uno abbia meno il diritto di vivere. Che poi, il virus ne colpirebbe tanti, anche giovani. Il fatto è che senza vaccino e senza ospedali non se ne esce».

GIORGIA MELONI LUCA ZAIA MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI LUCA ZAIA MATTEO SALVINI

 

Perdoni, presidente, ma andare alla Camera a votare gli emendamenti dell’opposizione resta un fatto politico rilevante. O no?

«Un dibattito parlamentare è rivolto all’attività legislativa. Le nostre azioni da governatori sono, invece, attività governativa. I binari corrono paralleli, ma in qualche modo sono una cosa diversa. Ripeto: noi da governatori abbiamo tutti seguito l’unica strada percorribile».

 

Il votare in quel modo alla Camera non è stato un po’ uno sconfessare il documento dei governatori?

GIORGIA MELONI - LUCA ZAIA - MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI - LUCA ZAIA - MATTEO SALVINI

«Assolutamente no. I punti non sono stati disattesi né sulla campagna vaccinale né sul green pass. Entrambi ci sono e ci saranno. La Lega lo ha confermato e questo è un fatto. Senza contare che con la nostra azione abbiamo migliorato diversi provvedimenti, dall’estensione della validità del green pass, alla proroga delle assunzioni di personale sanitario non italiano, al riconoscimento dei test molecolari salivali».

 

Lunedì riaprono le scuole. Preoccupato?

«Io ho il dovere di essere preoccupato. Detto questo, lunedì è il nostro D-Day, l’inizio della svolta e della convivenza con il virus. L’anno scorso, la riapertura fu segnata da un’impennata dei contagi. Quest’anno, ci arriviamo con l’80% di popolazione vaccinata. Ma lei sa che nell’ultimo mese da noi si sono presentati a vaccinarsi 26 mila ragazzi? A me è sembrata una buonissima notizia».

matteo salvini luca zaia e le ciliegie 2 matteo salvini luca zaia e le ciliegie 2

 

Perché i giovani capiscono l’importanza del vaccino?

«Certo, noi abbiamo il 66% dei ragazzi in età scolastica vaccinati. Perché hanno capito che il green pass è la libertà, ma non perché il governo ti mette vincoli: è il potere andare all’estero, è l’essere più tranquilli per sé stessi, per i propri cari e per la comunità in cui si vive. Del resto, oggi i ragazzi conoscono le lingue, fanno l’Erasmus, viaggiano... Non sono come certi leoni da tastiera che fanno spola tra il divano, il pc e il bagno».

 

Presidente, lo ammetta: la Lega su questi temi è stata un po’ ambigua…

«Ma non è la Lega… è quello che io chiamo il long Covid, lo strascico del Covid che rischia di essere più lungo dell’epidemia. Abbiamo avuto morti, ricoveri, chiusure... Preferirei che ci evitassimo di uscirne con una società spaccata».

giorgetti fontana zaia giorgetti fontana zaia

L’eurodeputata leghista Francesca Donato è riuscita a ironizzare anche su una persona morta di Covid dopo essere stata vaccinata.

«Non la conosco».

 

 

salvini zaia salvini zaia salvini e zaia salvini e zaia salvini zaia salvini zaia LUCA ZAIA MATTEO SALVINI LUCA ZAIA MATTEO SALVINI

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)