1. BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO 2. LO SCENARIO È QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

Condividi questo articolo


DAGOREPORT

volodymyr zelensky joe biden incontro alla casa bianca 2 volodymyr zelensky joe biden incontro alla casa bianca 2

Siete curiosi di sapere come finirà la guerra in Ucraina? Lo scenario più probabile è questo: l’armata russa avanzerà ulteriormente in territorio ucraino, entro le prossime due settimane il Congresso americano approverò gli aiuti militari a Kiev, e, infine, Putin imporrà alle sue truppe di fare qualche passo indietro.

 

In questo gioco del gambero, due passi avanti e uno indietro, come concordato dalle intelligence americana e russa, si troverà la mediazione finale per arrivare a una tregua.

 

kiev attaccata dai droni russi kiev attaccata dai droni russi

Questo, almeno, è ciò che hanno in mente gli americani. Per raggiungere l’obiettivo, bisognerà far scendere a miti consigli i vertici ucraini, che sognano ancora la sconfitta di Mosca sul campo di battaglia.

 

Bisognerà ammorbidire soprattutto Volodymyr Zelensky, che in questi due anni e due mesi di guerra ha: 1) invocato la vittoria finale contro la Russia come unica via d’uscita dal conflitto; 2) ha promesso di restituire al suo Paese la Crimea e il Donbass (occupati dal 2014); 3) ha definito inaccettabile qualsiasi concessione territoriale al Cremlino.

 

joe biden e volodymyr zelensky - armi all ucraina -vignetta osho joe biden e volodymyr zelensky - armi all ucraina -vignetta osho

Davanti a queste prese di posizione, come potrà Zelensky essere l’uomo a cui delegare la firma della resa, per quanto onorevole, dell'Ucraina?

 

In questo scenario, l’ex comico potrebbe decidere di dimettersi un attimo prima della firma dell’accordo di pace, e aprire la strada a nuove elezioni. Un passo indietro da offrire all'opinione pubblica del suo paese come il gesto di un "padre della patria": pur di chiudere la guerra, mi faccio da parte.

 

Putin ne sarebbe ben lieto, visto che non ha nessuna voglia di sedersi al tavolo delle trattative con Zelensky e, sotto sotto, sogna ancora la presa del potere a Kiev da parte di un suo fantoccio, come è stato fino al 2014 con Victor Yanukovich.

 

vladimir putin xi jinping a pechino 3 vladimir putin xi jinping a pechino 3

L’unico punto di disaccordo che va chiarito prima di una tregua è il tanto evocato ingresso dell’Ucraina nella Nato: per i vertici di Kiev è un punto irrinunciabile, per Putin una linea rossa inaccettabile.

 

Idem con patate l’ingresso nell’Unione europea, soprattutto se Bruxelles definirà un programma di difesa comune, che a quel punto diventerebbe una sorta di mini-Nato continentale. “Mad Vlad”, invece, pone come condizione imprescindibile la smilitarizzazione e la neutralità del Paese.

 

immagine fake putin xi jinping immagine fake putin xi jinping

Per quanto irregimentata sia la politica russa, con un’economia piegata alle esigenze belliche e il dissenso schiacciato nel sangue, anche Putin ha interesse a uscire dal pantano ucraino al più presto.

 

Non solo perché tenere in piedi un apparato militare al fronte costa, drena risorse e uomini (secondo un’inchiesta della Bbc, finora la strategia è stata quella del “tritacarne”, con 55mila soldati russi morti), ma anche perché la tentata invasione dell’Ucraina ha esposto la Russia alle fauci della Cina.

 

Se è vero che Putin non ama l’Occidente, è altrettanto vero che Mosca, ubriacata di nazionalismo neo-imperialista, non ha nessuna voglia di diventare una colonia di Pechino.

 

Lo stato di necessità lo ha spinto tra le braccia di Xi Jinping, dichiarando una “amicizia senza limiti” con il dittatore cinese, ma al Cremlino si sono resi conto di un rapporto sempre più asimmetrico tra i due Paesi. Non potrebbe essere altrimenti, considerando la potenza economica del Dragone (seconda potenza mondiale) rispetto alla fragile Russia. Putin non vuole essere un raviolo al vapore da servire caldo alla mensa di Xi.

 

joe biden bibi netanyahu in israele joe biden bibi netanyahu in israele

La via d’uscita per la tregua va imboccata entro agosto, visto che il 5 novembre si terranno le elezioni americane e Joe Biden non può permettersi di arrivare alla sfida con Trump con due guerre ancora aperte.

 

Da questa esigenza è scaturito il mandato alla Cia, e non ai tradizionali canali diplomatici, di trattare con gli omologhi russi.

 

 

benjamin netanyahu Benny Gantz benjamin netanyahu Benny Gantz IRANIANI FESTEGGIANO L ATTACCO A ISRAELE IRANIANI FESTEGGIANO L ATTACCO A ISRAELE RUSSIA E UCRAINA - GLI ARSENALI RUSSIA E UCRAINA - GLI ARSENALI JOE BIDEN - BENJAMIN NETANYAHU JOE BIDEN - BENJAMIN NETANYAHU GLI SCHIERAMENTI IN MEDIO ORIENTE GLI SCHIERAMENTI IN MEDIO ORIENTE vladimir putin xi jinping a pechino vladimir putin xi jinping a pechino

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

PIER SILVIO L’HA CACCIATA E HA FATTO SBARRARE LE PORTE DI MAMMA RAI: COSA RIMANEVA A BARBARA D’URSO, SE NON DI TENTARE LA PROVA DEL NOVE? DISCOVERY CON CROZZA E FAZIO È IL TERZO PIÙ VISTO IN ITALIA NELL'ARCO DI 24 ORE DURANTE IL 2023. E ADESSO ARRIVA AMADEUS - L’ARRUOLAMENTO DI CARMELITA COSTA POCO (SONO LONTANISSIME LE CIFRE DELL’ERA DI SILVIO BERLUSCONI) ANDREBBE A PRESIDIARE UNA FASCIA RICCA DI PUBBLICITA' COME È QUELLA DEL POMERIGGIO. LA SUA SOSTITUZIONE IN MEDIASET CON MYRTA MERLINO SI È RISOLTA IN UN MEZZO FLOP, MENTRE SU RAI1 “LA VITA IN DIRETTA” DI MATANO NON HA NULLA DI IRRESISTIBILE - LE TRATTATIVE CON DISCOVERY SONO IN CORSO E UN OSTACOLO SAREBBE LA PRESENZA DI... 

FLASH! – CARLE', MA CHE STAI A DI’? - CORREVA L’ANNO 1959 QUANDO L’AVVOCATO AGNELLI SI SBATTEVA ANITONA EKBERG. IERI A “100 MINUTI” (LA7) CARLO DE BENEDETTI RACCONTA DI AVERLO INCROCIATO CON LA DIVA DE “LA DOLCE VITA” QUANDO ERA “UN RAGAZZINO” (“LUI MI HA DETTO: VAI A FARTI UNA SEGA”) – FATTI I CONTI DELLA SERVA, ESSENDO NATO NEL 1934, CDB AVEVA NON SOLO 25 ANNI MA NEL 1959 ERA GIA’ SPOSATO CON MITA CROSETTI (NEL 1961, NASCE IL PRIMO FIGLIO RODOLFO) – INSOMMA, L'ERA DELLA SEGA L'AVEVA GIA' SUPERATA DA UN PEZZO...

PRESTA, CHE “BRUCIO”! - L’INTERVISTA AL “GIORNALE” DAL TELE-AGENTE HA SCATENATO IL PANICO NEGLI UFFICI LEGALI RAI - SOTTO LA LENTE D’INGRANDIMENTO DELL’AGCOM, SE NON ARRIVA PRIMA LA PROCURA, POTREBBE FINIRE LA DETTAGLIATA RICOSTRUZIONE DELL’OSPITATA A SANREMO DI JOHN TRAVOLTA SQUADERNATA DA LUCIO PRESTA: “MI CHIESERO SE ERAVAMO INTERESSATI ALLA PRESENZA DELL'ARTISTA AD UNA CIFRA MOLTO BASSA PERCHÉ LO SPONSOR DELLE SCARPE ERA DISPOSTO A PAGARE LA DIFFERENZA DEL SUO CACHET” - AMADEUS AVREBBE CHIESTO E OTTENUTO 90 MILA EURO NON DOVUTI SUL FORMAT “ARENA SUZUKI”: SAREBBE UNA VIOLAZIONE DI UNA DELIBERA DELLA VIGILANZA - I DIRIGENTI MELONIANI GODONO PER IL CALCIONE AL “TRADITORE” AMADEUS E IL FUTURO (NERO) PER I TELE-AGENTI…

MELANIA, INSTA-CAFONAL!  - IL PROFILO INSTAGRAM DI MELANIA RIZZOLI CONTINUA AD ESSERE LA BUSSOLA (IMPAZZITA) DELLA MILANO DA RI-BERE - TRA I NAVIGLI E VIA MONTENAPOLEONE, TRA IL BARETTO E IL CAFFÈ CIPRIANI, A SUON DI PARTY-BOOKS, SERATE CHARITY E COMPLEANNI, MELANIA E' PEGGIO DELLA DIGOS, LI SCHEDA TUTTI: PAOLINO BERLUSCONI, MINIMO BOLDI, AL BANO CHE SI GOLA, CHIARA BONI, CANDIDA MORVILLO CHE APPARECCHIA IL LIBRO, GUIDO BERTOLASO, ATTILIO FONTANA, FRANCESCO SPECCHIA, PIERO MARANGHI E... - VIDEO