1 - RENATO FARINA A RADIO 24 / GIORNALISTI ANCHE DI TESTATE IMPORTANTI TUTTORA PAGATI DAI SERVIZI SEGRETI...
"Io so i nomi di diversi giornalisti applicati nel Sismi, e loro sì che prendono i soldi. Giornalisti anche insospettabili che scrivono ancora e che prendono i soldi. Di giornaloni importanti, anche. Rivelando i nomi però farei del male a coloro che lo fanno in buona fede. E' solo in Italia che i lavori e le consulenze non si pagano": lo ha rivelato Renato Farina alla Zanzara su Radio 24. "Ce ne sono altri ancora in attività - ha aggiunto - che hanno lavorato per il Kgb"
2 - RICEVO MINACCE DI MORTE DA PARTE DEI SERVIZI, ALL'ESTERO PEDINATO - I SOLDI MI ARRIVAVANO PER OPERAZIONI COME IL RECUPERO DEL FILMATO DELLA SGRENA, PAGATO 10 MILA EURO...
"Io sono tuttora minacciato di morte, mi arrivano sms di minacce in continuazione. E io penso siano una parte dei servizi. All'estero invece sono pedinato".
"I soldi che mi arrivavano non erano destinati a me. Erano passaggi di denaro che servivano per alcune operazioni: io a volte temevo per la vita delle persone cui facevo arrivare i soldi, e allora dicevo che erano destinati a me. Un esempio in questo senso è stato il recupero del filmato di Giuliana Sgrena dall'Iraq, quello che è arrivato in Italia e dimostrava che era viva: ecco quello è stato pagato con una parte di quei soldi, con 10 mila euro. Ma io non potrei dirlo neanche adesso perché è un segreto si Stato".
3 - MI SENTO UN DONPIRLONE; FELTRI HA SPINTO PER LA MIA CANDIDATURA; HO SEMPRE SOGNATO DI FAR POLITICA...
"Io ho sempre avuto due sogni sin da bambino, uno era fare le olimpiadi di salto triplo, la seconda era di entrare in parlamento. Quello è sempre stato un mio sogno, lo sognavo pure di notte". L'on. Farina ha poi così commentato la sua candidatura: "E' stato Feltri che ha chiesto a Berlusconi con insistenza di mettermi in lista come deputato. Berlusconi ha resistito perché di me non si fida completamente visto che raccontavo dei nostri incontri su Libero. Essendo parlamentare sei più tranquillo perché non possono intercettarti ufficialmente e arrestarti è più difficile."
E per il futuro? "Mi ricandiderò" ha risposto l'on. Farina che si è anche definito un 'donpirlone': "C'era un giornale satirico anticlericale a Roma, fatto durate la repubblica romana, che si chiamava il Donpirlone; quando l'ho scoperto ho detto: 'Mi hanno beccato!"