Quattro anni e quattro mesi di carcere per l'ex imprenditore sanitario barese, Giampaolo Tarantini, e due anni e otto mesi per Sandro Frisullo, ex vicepresidente della giunta regionale pugliese. Le condanne per associazione a delinquere, abuso d'ufficio e turbativa d'asta sono state emesse poco fa dal gup di Bari, Alessandra Piliego, a conclusione del processo con rito abbreviato per malversazioni nella sanità pugliese.
Sandro Frisullo e Massimo D'AlemaL'ACCUSA - Secondo il giudice dunque risulta valido l'impianto accusatorio in base al quale Tarantini avrebbe corrotto con danaro, regali ed escort l'esponente politico per ottenere il sostegno su appalti presso la Asl di Lecce nel periodo 2007-2009. Il processo si basava sostanzialmente sulla chiamata in correità del Frisullo da parte di Giampi Tarantini che evidentemente è stato ritenuto credibile dal tribunale. Assolto l'altro imputato, l'ex primario Antonio Montinaro di Lecce.
GIAMPAOLO TARANTINILE DICHIARAZIONI - Durante il suo intervento in aula, Frisullo aveva ripercorso le tappe di quello che ha definito un «incubo» giudiziario cominciato con l'arresto in carcere, nel marzo 2010, e aveva respinto ogni accusa. E aveva anche chiesto al giudice «un atto di riparazione a questa ingiustizia».