GIOCHI DI POTERE - CON LA SCUSA DELL'INAUGURAZIONE DELLE OLIMPIADI INVERNALI 2022 A PECHINO, VENERDÌ PUTIN E XI JINPING SI VEDRANNO PER SALDARE L'ALLEANZA, GRAZIE ALLA FIRMA DI "UN DOCUMENTO CRUCIALE" CHE DARÀ A PECHINO UN NUOVO GASDOTTO DA 50 MILIARDI DI METRI CUBI ANNUI, GEMELLO DEL NORD STREAM 2 - NON È ESCLUSO UN COLPO DI TEATRO SULLA CRISI IN UCRAINA, CON XI CHE DIVENTEREBBE MEDIATORE TRA LO ZAR E ZELENSKY...

-

Condividi questo articolo


Lorenzo Lamperti per "La Stampa"

 

VLADIMIR PUTIN XI JINPING BY EDOARDO BARALDI VLADIMIR PUTIN XI JINPING BY EDOARDO BARALDI

La città è la stessa: Pechino. Il luogo anche: il «nido d'uccello». Anche il direttore della cerimonia d'inaugurazione del 4 febbraio è sempre Zhang Yimou, regista di un film in uscita domani nelle sale in cui l'eroe è un cecchino che uccide soldati americani durante la guerra di Corea.

 

Tutto il resto è cambiato. Se i Giochi Olimpici del 2008 erano quelli in cui la Cina si ripresentava sul palcoscenico mondiale, i Giochi Invernali del 2022 sono quelli della celebrazione del suo modello.

 

VLADIMIR PUTIN E XI JINPING VLADIMIR PUTIN E XI JINPING

Quattordici anni fa il motto era «un mondo, un sogno». Quel sogno, con Xi Jinping, è diventato sempre più cinese. E il mondo sembra essersi fatto più lontano. La Cina, da tempo in rotta di collisione con gli Stati Uniti, non vuole dimostrare più nulla se non la presunta superiorità del suo modello.

 

Non a caso Xi ha scelto tre aggettivi per descrivere i Giochi: semplici, sicuri e splendidi. Rimandando alla presunta superiorità della strategia di gestione della pandemia e del suo sistema politico.

 

XI JINPING E VLADIMIR PUTIN XI JINPING E VLADIMIR PUTIN

D'altronde, l'evento arriva in una congiuntura temporale a dir poco cruciale per il Partito comunista: pochi mesi dopo il suo centenario e pochi mesi prima il conferimento del terzo mandato a Xi. Il nuovo motto è «insieme per un futuro condiviso», altra formula chiave utilizzata dal nuovo timoniere.

 

La condivisione non sarà con tutti, visto che i leader stranieri annunciati a Pechino sono circa venti. Xi dedicherà a ognuno di loro brevi incontri individuali. Ma a Vladimir Putin, descritto come un "caro amico", verrà riservato un "occhio di riguardo".

 

XI JINPING E VLADIMIR PUTIN XI JINPING E VLADIMIR PUTIN

Secondo le anticipazioni delle rispettive agenzie di stampa statali, quello di venerdì sarà un incontro «a tutto campo» durante il quale «sincronizzeranno i loro orologi sui settori principali di cooperazione».

 

Si discuterà «con grande attenzione» di Ucraina, con Putin che ha già fatto sapere che informerà il collega dello stato dell'arte sui negoziati con Usa, Nato e Unione europea. Il governo cinese ha negato le ricostruzioni secondo le quali avrebbe chiesto al Cremlino di non invadere fino alla fine dei Giochi e ha più volte chiesto una risoluzione attraverso il dialogo.

 

PUTIN E XI JINPING PUTIN E XI JINPING

Non è nemmeno escluso il colpo di teatro, visto che il portavoce Dmitrij Peskov non ha escluso che Putin possa incontrare il presidente ucraino Zelensky proprio a Pechino, in quello che sarebbe un grande successo diplomatico per Xi che potrebbe ergersi a mediatore della crisi.

 

Ci sarà anche un evento per rimarcare la solidità dei legami, durante il quale secondo la Tass verrà dato un annuncio «importante» con la firma di «un documento politico cruciale».

 

PUTIN E XI JINPING PUTIN E XI JINPING

Secondo diversi analisti si dovrebbe trattare di un accordo sul fronte energetico o su quello militare. O magari entrambi. La guerra in Crimea aveva portato in dotazione alla Cina il gasdotto Power of Siberia.

 

La nuova crisi potrebbe invece "regalare" il Power of Siberia 2, che dovrebbe avere una capacità massima di 50 miliardi di metri cubi. Con riflessi anche per l'Europa, visto che il nuovo gasdotto attingerà alle stesse riserve che la riforniscono. Sul fronte militare, negli ultimi mesi l'allineamento è stato evidente.

putin e xi jinping putin e xi jinping

 

Dal passaggio congiunto delle due flotte nello stretto di Tsugaru (a pochi chilometri dall'isola principale dell'arcipelago giapponese) alle esercitazioni con l'Iran e a quelle della scorsa settimana nel mare arabico.

 

Non solo. Cina e Russia si stanno muovendo verso una maggiore integrazione finanziaria, con la spinta a Cips, rivale di Swift in rapida ascesa. Pechino e Mosca lavorano per integrare i propri ecosistemi digitali e di recente è stato annunciato un nuovo programma di cooperazione spaziale che prevede la creazione di una base lunare entro il 2035.

 

putin xi putin xi

Il tutto mentre l'interscambio commerciale è aumentato del 35,9% nel 2021, superando per la prima volta la soglia dei 140 miliardi di dollari. Il futuro non sarà condiviso con tutti, ma quello di Cina e Russia sembra percorrere sempre più un sentiero comune.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - FERMI TUTTI! SECONDO UN SONDAGGIO RISERVATO, LA CANDIDATURA DEL GENERALE VANNACCI POTREBBE VALERE FINO ALL’1,8% DI CONSENSI IN PIÙ PER LA LEGA SALVINIANA. UN DATO CHE PERMETTEREBBE AL CARROCCIO DI RESTARE SOPRA A FORZA ITALIA - A CICCIO TAJANI È PARTITO L’EMBOLO. COSÌ QUEL MERLUZZONE DEL MINISTRO DEGLI ESTERI SI È TRASFORMATO IN PIRANHA: HA MESSO AL MURO LA MELONI, MINACCIANDO IL VOTO DI SFIDUCIA SE LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE DEI MAGISTRATI, LEGGE SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, NON VIENE APPROVATA PRIMA DELLE ELEZIONI EUROPEE...

INTER-ZHANG: GAME OVER? IL PRESIDENTE NON PUÒ LASCIARE LA CINA E STA COMBATTENDO IL WEEKEND PIÙ DURO DELLA SUA VITA PER NON PERDERE ANCHE L’INTER. BALLA IL PRESTITO DA 375 MILIONI CHE ZHANG DEVE RESTITUIRE A OAKTREE. IL FONDO PIMCO SI ALLONTANA - SE LA TRATTATIVA PER UN NUOVO FINANZIAMENTO NON SI SBLOCCA ENTRO LUNEDÌ, OAKTREE SI PRENDERA’ IL CLUB. UNA SOLUZIONE CHE SAREBBE MOLTO GRADITA AL DG MAROTTA. FORSE IL DIRIGENTE SPORTIVO PIÙ POTENTE D’ITALIA HA GIÀ UN ACQUIRENTE? O FORSE SA CHE...

DAGOREPORT - VANNACCI SARÀ LA CILIEGINA SULLA TORTA O LA PIETRA TOMBALE PER MATTEO SALVINI, CHE TANTO LO HA VOLUTO NELLE LISTE DELLA LEGA, IGNORANDO LE CRITICHE DEI SUOI? - LUCA ZAIA, A CUI IL “CAPITONE” HA MOLLATO UN CALCIONE (“DI NOMI PER IL DOPO ZAIA NE HO DIECI”), POTREBBE VENDICARSI LASCIANDO CHE LA BASE LEGHISTA ESPRIMA IL SUO DISSENSO ALLE EUROPEE (MAGARI SCEGLIENDO FORZA ITALIA) - E COSA ACCADREBBE SE ANCHE FEDRIGA IN FRIULI E FONTANA IN LOMBARDIA FACESSERO LO STESSO? E CHE RIPERCUSSIONI CI SAREBBERO SUL GOVERNO SE SALVINI SI RITROVASSE AZZOPPATO DOPO LE EUROPEE?