Vla.Po per “la Repubblica”
Un nuovo hotspot in mare aperto, su un traghetto o una grande nave d’appoggio, come la San Giusto della Marina militare. L’idea a cui lavora il Viminale scatena l’immediata reazione delle ong in prima linea sui migranti: «Allarmano gli hotspot galleggianti». Anche l’Ue è cauta: la Commissione ieri ha fatto sapere che attende ancora chiarimenti al riguardo dall’Italia, una risposta che però — assicurano al Viminale — dovrebbe arrivare a breve.
Vista l’intensità degli sbarchi nell’ultima settimana, al ministero dell’Interno si predispone un piano d’emergenza. Come anticipato ieri da Repubblica, si progetta di portare entro luglio da 4 a 6 gli hotspot operativi a terra e di mettere su mare un avamposto: «Potrebbe essere un grande traghetto, oppure la San Giusto, in grado di accogliere fino a duemila migranti, procedere già a bordo alla prima identificazione e screening sanitario».
La reazione più dura arriva dal Consiglio italiano per i rifugiati: «L’idea che si possano realizzare hotspot galleggianti ci allarma molto», dichiara la direttrice del Cir, Fiorella Rathaus.
«In questi hotspot si provvederà alla sola identificazione o verranno già messe in atto procedure di rimpatrio? Crediamo che le barche siano fondamentali per salvare le persone, dare loro una prima assistenza e sicurezza. Non possono trasformarsi in un luogo di identificazione».
Più cauta l’Organizzazione internazionale per le migrazioni: «Attendiamo il piano dettagliato, ma di primo acchito l’ipotesi solleva qualche perplessità — sostiene il portavoce di Oim-Italia, Flavio Di Giacomo — potrebbero esserci difficoltà pratiche, legate soprattutto al numero elevato di migranti che potrebbero salire a bordo. Penso anche alla gestione di eventuali proteste di massa».
Non si ferma intanto la conta degli sbarchi e delle vittime del mare. La serie di naufragi della scorsa settimana nel Mediterraneo avrebbe causato almeno oltre mille decessi, stando all’Oim (62 accertati e 971 dispersi). E secondo l’Unhcr il totale dei migranti morti nel 2016 mentre tentavano di attraversare il Mediterraneo è salito a 2.510, contro i 1.855 dello stesso periodo del 2015.
Sul fronte sbarchi, i migranti giunti in Europa via mare nel 2016 sono 203.981. Di questi, quasi tre quarti hanno compiuto la traversata dalla Turchia alla Grecia prima della fine di marzo e circa 46.714 sono giunti in Italia. La traversata dal Nord Africa all’Italia è quella più pericolosa e ha registrato quest’anno 2.119 vittime.