SI SCRIVE LUCA ZAIA CONTRO FLAVIO TOSI, SI LEGGE SALVINI CONTRO TAJANI – IN VENETO IL GOVERNATORE LEGHISTA METTE FORZA ITALIA FUORI DALLA MAGGIORANZA DOPO LE CRITICHE DI TOSI SU SANITA' E AUTONOMIA. LO SCONTRO NASCONDE LA TENSIONE PER LA CAMPAGNA ACQUISTI DI EX DIRIGENTI LEGHISTI DEL NORD (DA COTA A DA RE) DA PARTE DEL PARTITO DI TAJANI, CHE PUNTA AL SORPASSO SU SALVINI IN VISTA DELLE EUROPEE DI GIUGNO - IL CAPITONE PREPARA L'ANNUNCIO DELLA CANDIDATURA DI VANNACCI CHE AVVERRÀ A MILANO, IL 25 APRILE…

-

Condividi questo articolo


VENETO, ESPLODE LA DESTRA ZAIA METTE FORZA ITALIA FUORI DALLA MAGGIORANZA

Antonio Fraschilla per “la Repubblica” - Estratti

 

zaia tosi zaia tosi

Si scrive Luca Zaia contro Flavio Tosi, si legge Matteo Salvini contro Antonio Tajani. Lo scontro veneto, con la Lega che ha messo fuori dalla maggioranza Forza Italia per le critiche di Flavio Tosi al governatore del Carroccio, in realtà nasconde la tensione altissima per la campagna acquisti di ex dirigenti leghisti del Nord da parte del partito di Tajani, che punta al sorpasso su Salvini in vista delle Europee di giugno.

 

Una campagna acquisti che va avanti da mesi e che sta indispettendo non poco il ministro delle Infrastrutture: ma i forzisti vanno dritti e il 28 aprile presenteranno a Milano un evento, «Forza Nord», che porterà sul palco tutti gli ex della Lega passati al fronte dei berlusconiani e che hanno come riferimento Tosi, l’ex sindaco di Verona.

 

L’ultimo in ordine di tempo transitato tra i forzisti è l’ex candidato sindaco a Milano, allora voluto da Salvini contro Beppe Sala, Luca Bernando. E, nei giorni scorsi, ha ufficializzato la sua candidatura a sindaco di Vittorio Veneto Gianantonio Da Re, ex leghista adesso con gli azzurri. Ma sono tanti i volti del Carroccio che stanno transitando nel partito di Tajani: dall’ex capogruppo della Lega in Parlamento Marco Reguzzoni all’ex governatore leghista del Piemonte Roberto Cota passando per l’eurodeputata Stefania Zambelli.

 

tajani salvini tajani salvini

Questa «transumanza di seconde file», come sussurrano in via Bellerio, sta facendo alzare la tensione: e in Veneto su mandato di Salvini il segretario regionale Alberto Stefani ha colto la palla al balzo per mettere fuori dalla maggioranza che sostiene Zaia i tre consiglieri regionali azzurri. Il casus belli sono state le frasi di Tosi contro Zaia. L’ex sindaco di Verona è intervenuto dopo l’attacco, nemmeno tanto velato, di Zaia al segretario Tajani che aveva osato dire che «sull’autonomia Forza Italia vigilerà affinché non danneggi nessuno ».

 

 

Lo scontro ormai è aperto tra Lega e azzurri e non solo al Nord: ieri il consiglio regionale della Calabria ha approvato un documento del centrodestra in cui si sostiene il governatore azzurro Roberto Occhiuto, che boccia l’autonomia. 

 

(...) Salvini prepara il grande annuncio della candidatura di Vannacci che avverrà a Milano, il 25 aprile, alla presentazione del suo nuovo libro “Controvento”.

 

2 - VENETO, SCONTRO LEGA-FORZA ITALIA

Laura Berlinghieri per “la Stampa” - Estratti

 

LUCA ZAIA FLAVIO TOSI LUCA ZAIA FLAVIO TOSI

(...) c'è un dato politico, il cui valore è innegabile: la maggioranza di centrodestra, come il Veneto la conosceva da decenni, non esiste più. E il fatto che la frattura si sia consumata ora non è un caso, in un periodo di massima crisi per il Carroccio, con l'amministrazione Zaia ai titoli di coda e una Forza Italia incredibilmente ringalluzzita. Si racconta dei fastidi del governatore Luca Zaia di fronte a un Antonio Tajani che da giorni ripete: «Vigileremo sull'autonomia». Ma, più delle parole del leader degli Azzurri, è stato decisivo l'ennesimo attacco frontale dell'ex compagno di battaglie, che ora del governatore è nemico numero uno: Flavio Tosi.

 

matteo salvini giorgia meloni. antonio tajani matteo salvini giorgia meloni. antonio tajani

Un attacco messo nero su bianco in una nota, nella quale il forzista sbeffeggia il presidente veneto, arrivando ad accreditare al partito che fu di Silvio Berlusconi il merito di avere avviato l'iter per l'autonomia. «Non si capisce la polemica sterile e immotivata di Zaia, che strepita senza un perché» scrive Tosi. Per poi aggiungere, a proposito del possibile slittamento del voto a dopo le Europee: «Zaia dovrebbe chiedersi come mai la Lega, quando era oltre il 30% e governava con il M5S da partito egemone, non ha mai portato nulla in Parlamento: lì sta la responsabilità di anni buttati». Pare che a questo punto Zaia non ci abbia più visto.

LUCA ZAIA FLAVIO TOSI LUCA ZAIA FLAVIO TOSI

 

Anche perché l'uscita di Tosi non è che l'ultima di una lunga serie di "colpi", assestati con una precisione chirurgica. «Per governare insieme serve lealtà, fiducia e non attacchi quotidiani, come purtroppo stiamo registrando negli ultimi mesi» dice allora Stefani, ufficializzando quello che in Veneto si aspettava da tempo: Forza Italia e Lega adesso siedono dai lati opposti della politica. L'inizio di una nuova stagione da affrontare senza esclusione di colpi.

 

3 - TOSI ATTACCA. IN VENETO È BATTAGLIA TRA FI E LEGA

Martina Zambon per il “Corriere della Sera” - Estratti

 

MATTEO SALVINI - GIORGIA MELONI - ANTONIO TAJANI MATTEO SALVINI - GIORGIA MELONI - ANTONIO TAJANI

Se a Roma si inasprisce la guerra di nervi fra i due vice premier, Antonio Tajani e Matteo Salvini, in Veneto il luogotenente del campo azzurro, Flavio Tosi, ha lucidato l’artiglieria pesante per l’ex compagno di partito (ed eterno nemico) Luca Zaia. Al punto di dichiarare: «Forza Italia è, di fatto, fuori dalla maggioranza in Regione Veneto dal 2020, tenuta ai margini da Zaia».

 

Facciamo un passo indietro. Da Tosi, negli ultimi mesi, il cannoneggiamento contro il governatore è quasi quotidiano. Il coordinatore di FI pesta duro e pesta dove fa più male: le incognite sulla Pedemontana veneta, quelle sulla pista da bob di Cortina, sulla sanità che resta un punto delicato e, ultimamente, l’Autonomia che il Carroccio vuole portare in aula a Montecitorio il 29 aprile, ma che è sepolta da migliaia di emendamenti in commissione. 

cota cota

 

LUCA ZAIA FLAVIO TOSI LUCA ZAIA FLAVIO TOSI FLAVIO TOSI E LUCA ZAIA FLAVIO TOSI E LUCA ZAIA antonio tajani giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giorgia meloni matteo salvini

(...)

FLAVIO TOSI E LUCA ZAIA FLAVIO TOSI E LUCA ZAIA

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - BIDEN È MESSO MALISSIMO: IL 48% DEGLI ELETTORI DEMOCRATICI SI RICONOSCONO NELLE RAGIONI DEI PALESTINESI DI GAZA (TRA I REPUBBLICANI SOLO IL 25%), E ACCUSANO LA CASA BIANCA DI ECCESSIVA DEBOLEZZA NEI CONFRONTI DI NETANYAHU IN MODALITÀ “DOTTOR STRANAMORE” – HAMAS SI SPACCA: A DOHA, IL CAPO POLITICO HANIYEH VUOLE TROVARE UN ACCORDO; A GAZA, IL CAPO MILITARE YAYA SINWAR E’ CONTRARIO - NETANYAHU SI DICE FAVOREVOLE A UNA TRATTATIVA PER IL RILASCIO DEGLI OSTAGGI, MA ALLO STESSO TEMPO VUOLE SPIANARE RAFAH, L’ULTIMO FORTINO DI HAMAS, DOVE SI SONO RIFUGIATI 1 MILIONE E MEZZO DI SFOLLATI DAL NORD

ARCHEO-POMPINO - ANITA EKBERG IN AUTO CON FELLINI - VALENTINA CORTESE: “FEDERICO SI PORTÒ IN MACCHINA UNA DI QUELLE ATTRICIONE, CHE PIACEVANO A LUI: PROSPEROSE, ABBONDANTI, VISTOSE. INSOMMA, MENTRE ANDAVANO A OSTIA, LEI PARLAVA DELLA SUA VOCAZIONE ARTISTICA, NEANCHE FOSSE LA BERGMAN. A UN CERTO PUNTO FEDERICO COMINCIÒ AD ACCAREZZARLE I CAPELLI E POI CON LA MANO SULLA NUCA A SPINGERLA VERSO IL BASSO. FINALMENTE LA POVERETTA CAPÌ COSA STAVA ACCADENDO E, CON TUTTO IL FIATO IN GOLA, DISSE: "FEDDERICCO, IO ARTISTA, IO NO POMPETTO"

ARCHEO-QUIZ - UN BELL'ANEDDOTO CHE LA DICE LUNGA SUL TIPO DI RAPPORTI CHE INTERCORRONO TRA STAMPA E POTERE - "QUALCHE TEMPO FA IL DIRETTORE DI UN GRANDE GIORNALE RICEVETTE LA TELEFONATA DEL CAPUFFICIO STAMPA DI UNA GRANDE INDUSTRIA: ‘’CARO DIRETTORE, SAPPIAMO CHE STA PER USCIRE UN SERVIZIO MONDANO DOVE COMPARE LA FOTO DI (E LÌ IL NOME DELL'AD DELLA GRANDE INDUSTRIA) ABBRACCIATO A (E LÌ IL NOME DI UNA SIGNORA, AL MOMENTO AMANTE NUMERO DUE DELL'AD). LEI CAPIRÀ, ALLA NOSTRA GRANDE INDUSTRIA QUESTO DISPIACE NON POCO" - "IL GIORNALE È GIÀ IN MACCHINA", OBIETTÒ IL DIRETTORE. CON LA VOCE DI CHI SA DI ESSERE AUTORIZZATO A TUTTO, IL CAPUFFICIO STAMPA DISSE: "VA BENE, QUANTO COSTA COMPRARE TUTTA LA TIRATURA DEL SUO GIORNALE?" – COME E’ ANDATA A FINIRE? BASTA LEGGERE DAGOSPIA…

A CASA DI CARLO DE BENEDETTI - COME SI FA, AVENDO I SUOI SOLDI, A POSARE DAVANTI A UNA PARETE A TROMPE-L'ŒIL CHE RIPRODUCE UN FINTO TRALICCIO CON VITE, DOVE C’È APPESO SOPRA UN FALSO CANALETTO IN CORNICE DORATA OSCURATO, PER GIUNTA, DALLE FOTO DEI PARENTI, DI CUI UNA IN CORNICE LEOPARDATA? - IL CUSCINO SUL DIVANO SEMBRA LA TOVAGLIA DI UNA PIZZERIA. NON PARLIAMO DEGLI ANIMALETTI POP SU UNA CONSOLLE DI MARMO - JOHN ELKANN AVRÀ DISTRUTTO “REPUBBLICA” MA LUI DEVE AVER IMPARATO DALL’ARCINEMICO BERLUSCONI A FAR FALLIRE IL BUON GUSTO… - VIDEO

FLASH! - NELLO SCONTRO SULL'EREDITÀ AGNELLI CHE VEDE IN CAMPO QUATTRO FRATELLI DE PAHLEN CONTRO I TRE FRATELLI ELKANN, TUTTI FIGLI DI MARGHERITA AGNELLI, FA CAPOLINO IL GOSSIP - SI VOCIFERA CHE SIA SBOCCIATA UNA AFFETTUOSA AMICIZIA TRA LA BELLA E PIMPANTE ANNA DE PAHLEN E IL BALDO PETROLIERE UGO BRACHETTI PERETTI, SPOSATO E SEPARATO CON ISABELLA BORROMEO, SORELLA DELLA MOGLIE DI JOHN ELKANN. GOSSIP CHE A TORINO NON HA FATTO ALCUN PIACERE: IL PROCESSO VEDE ANCHE I FIGLI DI MARGHERITA CONTRO GLI ELKANN…