Giulio Napolitano e Marianna Madia
La notizia l\'ha data l\'altro giorno l\'agenzia di stampa Radiocor e l\'ha confezionata con dovizia di particolari il \"Sole 24 Ore\" di sabato: l\'Authority per le Comunicazioni di Corrado Calabrò ha nominato i membri dell\'Organo di Vigilanza che si occuperà dell\'accesso alla rete Telecom. I nomi sono: Gerard Pogorel, professore alla Scuola nazionale Superiore delle Telecomunicazioni in Francia; Claudio Leporelli, professore di ingegneria economico-gestionale alla Sapienza di Roma; Giulio Napolitano, professore di Istituzioni di diritto pubblico all‘università di Roma Tre.
Se per i primi due nominati a prima vista non vengono in mente obiezioni, date le materie che insegnano, sul terzo qualche dubbio sorge: che c\'entra un professore di diritto pubblico con la rete Telecom? La sua bibliografia (http://www.scienzepolitiche.uniroma3.it/cgi-bin/WebObjects/politiche.woa/QWDirectAction?pageID=316) presenta la gran parte degli interventi dedicati a diritto amministrativo, costituzione, autorità di controllo in genere, ma non pare ci sia un\'un attenzione preponderante al settore tlc, anche se Carmine Fotina sul giornale di Flebuccio De Bortoli non manca di sottolineare che si tratta di un \"giurista con vaste competenze nel settore tlc\". Eppure nessuno se l\'è sentita di eccepire sull\'incarico conferito al figlio del presidente della Repubblica.