CONFRONTO SKY CANDIDATI SINDACI ROMA
1. «DIMETTITI». «SEI COMMISSARIATA» LO SCONTRO IN TV TRA RAGGI E MELONI
Ernesto Menicucci per il “Corriere della Sera”
Tasse, rifiuti, trasporti, sicurezza. I temi della città in un' ora e mezza di confronto televisivo di Sky , condotto da Gianluca Semprini e aperto con la voce «gladiatoria» di Roberto Inciocchi che li presenta ad uno ad uno.
Ma poi, tra Giorgia Meloni, Roberto Giachetti, Stefano Fassina, Alfio Marchini e Virginia Raggi (da sinistra a destra, in base allo schermo televisivo) le scintille vere e proprie sono sulla questione dell' onestà. Con la «grillina» che ripete spesso, come un mantra, che la colpa di come è ridotta Roma è «dei vecchi partiti», di quelli che «potevano fare e invece si sono mangiati la città», di quelli «di cui già conoscete le soluzioni». La Raggi, diventa subito nervosa quando sono gli altri a passare al contrattacco.
Sul finale della trasmissione, è la Meloni (apparsa molto a suo agio) a piazzare un colpo: «Le sentinelle della legalità - dice la leader di FdI rivolta all' avversaria - non sono state così attente. Ad esempio quando, nel 2014, in Campidoglio si votò per regalare a Salvatore Buzzi l' immobile per la sede della sua associazione. Noi votammo contro, Cinque Stelle a favore». La Raggi perde la pazienza: «Le falsità no...». Meloni ribatte e Sky toglie l' audio ai microfoni. Le due donne, litigano ancora.
CONFRONTO SKY CANDIDATI SINDACI ROMA
Raggi a Meloni: «Perché, ora che si vergogna del suo passato fascista, non si dimette da parlamentare?». La replica: «Si dimetteranno i parlamentari M5S venuti a commissariarla con lo staff?».
Ma anche di fronte all' attacco di Marchini, Raggi svicola.
L' imprenditore le chiede: «No fate più streaming, nel 60% delle giunte che amministrate avete avuto problemi, le decisioni vengono prese a Milano.
Che succede a M5s?». La Raggi risponde solo parzialmente: «La verità è che stiamo spaventando tutti. Dove abbiamo governato abbiamo migliorato il bilancio e ridotto le tasse».
Anche Giachetti, ad un certo punto, si scalda: «Ho inseguito la Raggi in tutti i confronti, perché speravo che mi dicesse in faccia certe cose. Ma qui conta la storia delle persone, non è un talent show. E io, se serve, so dire no anche a Renzi. Ho fatto liste pulite, annunciato prima la mia squadra, dato un forte segnale di discontinuità». Si parla anche del terribile omicidio di Sara: «Io mi sarei fermato», dice Marchini. «Io non lo so, dipende se stavo con moglie e figli, ma avrei telefonato», ammette Fassina. «Bisogna trovarcisi», chiosa la Meloni.
MELONI GIACHETTI RAGGI MARCHINI FASSINA CONFRONTO SKY
«Poteva anche essere una trappola», aggiunge la Raggi.
«Non scarichiamo sui ragazzi che non si sono fermati», commenta Giachetti. E le Olimpiadi? Raggi aveva già litigato con Malagò: «Criminale farle ora», l' attacco della grillina. «Parole umilianti e incomprensibili», replica il presidente del Coni. E così, poi, Virginia smussa.
Si va alla dichiarazione dei redditi. Marchini è il «Paperon de' Paperoni»: «Un milione di reddito. Le proprietà immobiliari le ho cedute ai figli». La più «povera» è la Raggi: «20-25 mila euro, non ho auto di proprietà, posseggo un quarto della casa di mio padre». Meloni dichiara «98 mila euro lordi, una casa da 48 metri quadrati, una mini e un gatto, non so se vale»; Giachetti «135 mila euro, una casa di 70 metri, due casaletti a Subiaco, una moto»;
Fassina «95 mila euro, una Fiat e una casa a metà con mia moglie». Poi si va all' appello finale. Meloni cita Cicerone («bisogna scegliere cosa amare: io amo Roma»), Raggi si presenta come «una semplice cittadina per fermare lo scempio dei partiti», Fassina parla di povertà («chi nasce ai Parioli ha un' aspettativa di vita superiore»), Giachetti dice di «non amare gli appelli», Marchini promette «di tagliarsi l'identità da sindaco». Sipario. Domenica si vota.
2. E PRIMA DI ANDARE IN STUDIO C’E’ LA CHIAMATA DI GRILLO
Fabrizio Roncone per il “Corriere della Sera”
L' ultima telefonata con Beppe Grillo, prima di andare al trucco.
Sarai sola contro tutti, Virginia.
Ti accerchieranno.
Ti provocheranno.
Ti attaccheranno.
Mantieni la calma.
Ripeti le cose che hai imparato (l' hanno allenata due giorni di seguito a rispondere: su tutto, a tutto; simulate feroci aggressioni dialettiche, affettuoso e pieno di consigli Rocco Casalino, ex strepitoso protagonista del Grande Fratello e ora uno dei responsabili comunicazione del Movimento 5 Stelle).
Virginia Raggi muta, le labbra sottili strette e gli occhi spalancati davanti allo specchio. Le luci bianche accentuano il suo pallore. La truccatrice ci prova con il fard. Serve più fard. E piano con il rimmel. Ha già uno sguardo bellissimo, così glielo scavate e sembra che abbia anche più paura di affrontare questo suo primo confronto pubblico con gli altri candidati alla poltrona del Campidoglio (un tipo basso, tarchiato, ronza intorno alla candidata grillina: non si capisce se sia un ruvido portavoce o un piccolo gorilla di scorta).
MELONI GIACHETTI RAGGI MARCHINI FASSINA
Passa l' economista Stefano Fassina, un comunista chicchissimo (cravatta bordeaux su abito blu), calmissimo, con le mani in tasca. «Oh, da che parte è lo studio?».
Lo studio è magnifico. Modernità ed efficienza. Sarah Varetto, capo supremo delle all-news di Sky Tg 24, osserva in silenzio; quando impartisce un ordine, la sua voce è un soffio delicato e definitivo.
Alfio Marchini entra salutando un paio di giornaliste: alto, muscoloso, abbronzato, con il sorriso largo che conoscete, perfettamente pettinato, anche stasera ha preferito non arrivare a bordo della sua scintillante Ferrari (di solito, la parcheggia in un autogrill sul Grande raccordo anulare e scende in città con una macchina da piccolo borghese: dice che lo fa per non ostentare, così gli hanno insegnato da bambino).
Le truccatrici hanno fatto un bel lavoro e la Raggi ha intanto preso un colorito accettabile. Giorgia Meloni le sorride ironica e furba, ma lei si volta, fingendo di essere chiamata da qualcuno. Rilegge gli appunti.
Roberto Giachetti, il candidato del Pd (unico senza cravatta): «Ragazzi, non è che qui cominciamo in ritardo?». Giorgia Meloni si siede sullo sgabello con un sospiro. La Raggi tiene le gambe immobili.
Sigla.
Conduce il giornalista Gianluca Semprini.
Primo giro di domande sui grandi problemi di Roma: buche, debito dell' amministrazione, sicurezza. Rispondono a turno così come deciso dal sorteggio. Sensazioni: Meloni, grande tensione. Giachetti, grande tensione. Fassina: forse il più convincente, ma penalizzato dalla tonalità della voce. Marchini: emozione pura. Raggi: attenta, concentrata a non sbagliare.
Il confronto continua serrato. Altre sensazioni: ciascun candidato pensa a se stesso, a ciò che dice, a come lo dice; la Meloni, lentamente, si scioglie, e un paio di volte si accarezza dolcemente la pancia di mamma in attesa (mossa studiata o casuale?).
Marchini acquista sicurezza. Giachetti, quando si entra nel dettaglio dei problemi, sfoggia la tranquillità di chi in Campidoglio ha già lavorato. Però la prima ad uscire dalla tana è la Raggi, che prova a rifilare una zampata alla Meloni. «Lei che si vergogna del suo passato di fascista...». Risata della Meloni con dentro anni di tivù, di talk-show, di politica vera. Dopo cinquanta minuti, la trasmissione decolla.
È il conduttore che mette la Raggi nell' angolo: perché non ha detto subito di aver lavorato nello studio di Cesare Previti?
E perché ha poi dimenticato di dirci che è stata presidente di una società, operante nel settore del recupero crediti, vicina a Gianni Alemanno?
La Raggi deglutisce.
Due domande scontate: ma non si aspettava che a porle fosse proprio Semprini.
Comunque risponde subito, ripete a memoria la sua spiegazione (traballante, in un partito che ha fatto della trasparenza e della lealtà una religione), sbaglia un verbo, la frase non le viene tonda, si capisce che è in difficoltà.
Ghigno della Meloni.
Sorrisetto di Giachetti.
Semprini dice che siamo arrivati agli appelli finali.
Ecco, ora chissà cosa diranno. Chissà quali promesse, quali solenni giuramenti. E invece no. Sinceramente, tutti e cinque, niente di che.
MARCHINI BACIA LA MANO ALLA MELONI MELONI GIACHETTI RAGGI MARCHINI FASSINA CONFRONTO SKY