URSULA, CHI LA IMPALLINA PER PRIMO? - TRA SCANDALI, FAVORITISMI E MALUMORI, VON DER LEYEN ARRUOLA I FEDELISSIMI DELLA COMMISSIONE PER GESTIRE LA RINCORSA VERSO UN SECONDO MANDATO - LA CANDIDATA DEL PPE, CHE INIZIA AD ATENE IL SUO TOUR (AL CONGRESSO DEL PARTITO DI MITSOTAKIS), DOVRÀ SCONTRARSI CON CHI A BRUXELLES NON TOLLERA IL SUO ACCENTRAMENTO DI POTERE – SENZA CONTARE CHE IN SPAGNA, FRANCIA O GERMANIA, VON DER LEYEN RISCHIA DI DOVER FARE PROPAGANDA PER I PARTITI MEMBRI DEL PPE CHE SI' SONO ALL'OPPOSIZIONE, MA PER ESSERE RICONFERMATA DOVRÀ AVERE IL SOSTEGNO ANCHE DEI LEADER DI QUEI GOVERNI (SANCHEZ, MACRON E SCHOLZ) CONTRO CUI FARA’ CAMPAGNA ELETTORALE…

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Estratto dell’articolo di Marco Bresolin per “la Stampa”

 

OLAF SCHOLZ URSULA VON DER LEYEN EMMANUEL MACRON OLAF SCHOLZ URSULA VON DER LEYEN EMMANUEL MACRON

[…] A un mese esatto dal congresso di Bucarest, che con scarso entusiasmo e molte defezioni l'ha nominata candidato di punta del Partito popolare europeo, Ursula von der Leyen inizierà ufficialmente domani dalla capitale greca il suo viaggio verso la riconferma alla guida della Commissione europea.

 

Missione che con il passare dei giorni sembra sempre più difficile, visto che nell'ultimo mese è stata travolta dalle proteste per l'accordo siglato con l'Egitto, dall'inchiesta della procura europea sul "Pfizergate" per il maxi-appalto sui vaccini negoziato direttamente con l'ad della casa farmaceutica e dalle accuse di "favoritismo politico" per aver assegnato al compagno di partito Markus Pieper la nomina a inviato speciale dell'Ue per le piccole e medie imprese, un incarico da 17 mila euro al mese che gli eurodeputati ora minacciano di bloccare.

OLAF SCHOLZ URSULA VON DER LEYEN EMMANUEL MACRON OLAF SCHOLZ URSULA VON DER LEYEN EMMANUEL MACRON

 

Per provare a ripartire, Von der Leyen ha deciso che il suo trampolino di lancio sarà il congresso di Nuova democrazia, il partito del premier Kyriakos Mitsotakis che per primo gli aveva dato il suo sostegno. Un partito solido alla guida di un governo solido che consentirà alla presidente della Commissione di salire sul palco sotto l'insegna del Ppe senza quell'imbarazzo che invece potrebbe trovare altrove.

 

In Paesi come Spagna, Francia o la stessa Germania, Von der Leyen rischia di ritrovarsi costretta a fare campagna elettorale per i partiti della sua famiglia politica che si trovano all'opposizione, ben sapendo che per essere riconfermata dovrà avere il sostegno anche dei leader di quei governi.

 

URSULA VON DER LEYEN - GIORGIA MELONI - OLAF SCHOLZ URSULA VON DER LEYEN - GIORGIA MELONI - OLAF SCHOLZ

Si tratta di un complicato esercizio politico-diplomatico che l'ha convinta ad affidarsi alla persona a lei più vicina per gestire al meglio la campagna elettorale: Bjoern Seibert, l'alto funzionario che cinque anni fa l'ha seguita dal ministero della Difesa di Berlino a Bruxelles per guidare il suo gabinetto europeo. Dopo la presidente, è considerato l'uomo più potente all'interno di Palazzo Berlaymont. […] è lui la persona che tiene direttamente i contatti con l'amministrazione Biden.

 

[…] La scelta di affidarsi a Seibert ha già provocato malumori e sollevato dubbi all'interno del palazzo della Commissione, anche perché la sua aspettativa terminerà ufficialmente il 9 di giugno, ma la vera partita elettorale inizierà subito dopo, quando Von der Leyen dovrà conquistarsi il consenso del Consiglio europeo e successivamente dell'Europarlamento. E non è questo l'unico fattore di malessere nei corridoi dell'esecutivo Ue, visto che anche il portavoce della sua campagna elettorale è stato scelto tra i funzionari di Palazzo Berlaymont: sarà l'austriaco Alexander Winterstein.

URSULA VON DER LEYEN - AL SISI - FIRMA ACCORDO UE EGITTO URSULA VON DER LEYEN - AL SISI - FIRMA ACCORDO UE EGITTO

 

[…] se non fosse che soltanto un mese fa […] era stato promosso a "direttore della comunicazione politica" della Commissione. Il sospetto che si sia trattato di una "ricompensa anticipata" si è subito fatto largo dopo l'annuncio da parte del Ppe.

[…] Ora dovrà cercare di proteggere Von der Leyen dal bombardamento politico che si preannuncia fitto da qui al 9 giugno e che potrebbe annientare una candidatura che fino a pochi mesi fa sembrava blindata. […]

 

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