MA CHE “DIAVOLO” SUCCEDE? – AL CENTRO DELL’INCHIESTA CHE VEDE INDAGATI L'AD DEL MILAN, GIORGIO FURLANI, E IL SUO PREDECESSORE, IVAN GAZIDIS, CI SONO I SOSPETTI SULLA REALE PROPRIETÀ DELLA SOCIETA’, CHE SAREBBE ANCORA IN MANO A ELLIOTT E NON AL FONDO AMERICANO REDBIRD DI GERRY CARDINALE– IL CLUB ROSSONERO CHIARISCE: “SIAMO ESTRANEI AL PROCEDIMENTO IN CORSO”– LA POSSIBILE CODA DELLA GIUSTIZIA SPORTIVA: IL MILAN RISCHIA UNA MULTA O UNA PENALIZZAZIONE (MA I TEMPI SARANNO LUNGHI)

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1 – MILAN, SI INDAGA SULLA VENDITA DELLA SOCIETÀ: SOSPETTI SULLA PROPRIETÀ REALE DEL CLUB.

Estratto dell’articolo di Enrico Currò e Sandro De Riccardis per www.repubblica.it

 

giorgio furlani giorgio furlani

Perquisizioni a Casa Milan da parte del nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza. Indagati l'amministratore delegato del club rossonero, Giorgio Furlani, il suo precedessore Ivan Gazidis che “esponevano fatti materiali non rispondenti al vero e occultavano con mezzi fraudolenti, in tutto o in parte, fatti che avrebbero dovuto comunicare… ovvero omettevano le comunicazioni”.

 

Con loro indagati anche due manager lussemburghesi. Oltre alla sede di via Aldo Rossi, sono state perquisite le abitazioni dei quattro indagati. la contestazione riguarda l’ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità di pubblica sorveglianza.

 

Il pm Giovanni Polizzi, che sta indagando, sospetta che abbiano ostacolato l'esercizio delle funzioni dell'autorità di vigilanza per le comunicazioni alla Figc sui reali titolari della società durante l’Operazione RedBird.

 

ivan gazidis ivan gazidis

L’ipotesi che il Milan non appartenga davvero al fondo americano di Gerry Cardinale, quello che compare oggi come proprietario e che nell’agosto 2022 avrebbe acquisito il club per oltre un miliardo di euro da un altro fondo statunitense, ma al fondo Elliott. Secondo l’indagine il club rossonero in realtà è sempre stato ed è rimasto a Elliott del finanziere Paul Singer. Insomma, la vendita è stata simulata e la reale proprietà nascosta.

 

L’analisi della documentazione acquisita ha convinto gli inquirenti che esistano “fondati dubbi sull’effettiva proprietà del Milan”, dopo la cessione a RedBird del 31 agosto 2022. E forse più di ogni altro è un elemento ad allungare ombre che hanno portato a questa indagine. Ad esempio, il fatto che al comando della società acquirente non risultasse RedBird o l’amministratore Gerry Cardinale. Ma la società Rb Fc Holding Genepar Llc, che ha sede nello stesso indirizzo statunitense di due società socie di maggioranza di Redblack in quanto espressione del fondo Elliott. L’indirizzo è nel Delaware, un paradiso fiscale americano.

 

GAZIDIS CARDINALE GAZIDIS CARDINALE

Ma non è l’unica circostanza che ha insospettito gli uomini della Fiamme Gialle: nella delibera di approvazione della trimestrale del maggio 2022 inviata alla Figc non si parlava del fatto che soltanto il giorno prima l’azionista di maggioranza avesse sottoscritto un preliminare di vendita con il veicolo del fondo RedBird.

 

Inoltre, dal verbale di assemblea erano state cancellate le parti in cui un azionista di minoranza (il rappresentante della società Blusky), leggeva una comunicazione in cui chiedeva al presidente del Milan se ci fossero trattative in corso per la vendita del club. […]

 

PAUL SINGER E GERRY CARDINALE E GORDON SINGER PAUL SINGER E GERRY CARDINALE E GORDON SINGER

Dopo le perquisizioni, il Milan si è espresso sulla vicenda: "In merito alla perquisizione avvenuta in data odierna nella propria Sede, la società AC Milan risulta terza ed estranea al procedimento in corso che attiene all'acquisizione della stessa, perfezionata nell'agosto 2022. L'indagine - fa sapere il club rossonero - che coinvolge anche i legali rappresentanti con potere di firma, Giorgio Furlani e Ivan Gazidis, attuale e precedente AD del Club, ipotizza non corrette comunicazioni alla competente autorità di vigilanza. La società sta prestando piena collaborazione all'autorità inquirente".

 

2 – COSA RISCHIA IL MILAN CON L’INDAGINE SULLA VENDITA DELLA SOCIETÀ

Estratto dell’articolo da www.repubblica.it

 

giorgio furlani giorgio furlani

La vicenda del Milan potrebbe avere una coda – non propriamente trascurabile- anche dal punto di vista della giustizia sportiva. Il decreto di perquisizione contesta agli amministratori del club l’ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza previsto dall’articolo 2638. Ma la vicenda potrebbe avere un riflesso anche per la giustizia sportiva, che prevede la fattispecie dell’illecito amministrativo. Ma non solo.

 

massara paolo maldini pioli gazidis massara paolo maldini pioli gazidis

Dal punto di vista della giustizia sportiva al Milan potrebbe essere contestata la violazione dell’art 32 comma 5 del codice di giustizia sportiva, secondo cui “la società che non adempie agli obblighi di comunicazione e di deposito nei termini fissati dalle disposizioni federali in materia di controllo delle società professionistiche o di ammissione ai campionati professionistici o di rilascio delle licenze Figc è punita, per ogni inadempimento, con le sanzioni previste dalle medesime disposizioni federali ovvero, in mancanza, con quelle dell’ammenda o della penalizzazione di uno o più punti in classifica”.  […]

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