Neanche i buoni risultati bastano a placare le critiche. Dopo la vittoria con il Gaziantep, la quinta consecutiva, José Mourinho si è voluto togliere qualche sassolino dalla scarpa dopo gli attacchi subiti dalla stampa turca, arrivati senza considerare che il suo Fenerbahce sia secondo in campionato a -3 dal Galatasaray: "I media locali mi uccidono anche quando vinco, dovreste darmi un po' di merito".
Lo Special One ha continuato parlando del suo collega Giovanni Van Bronckhorst, arrivato in estate al Besiktas ed esonerato a novembre, nonostante la Supercoppa di Turchia vinta ad agosto: “Non provate a farmi quello che hanno fatto a Van Bronckhorst. Non conosco nessun allenatore che in pochi mesi possa fare miracoli. Per me Giovanni stava facendo un ottimo lavoro. I risultati ultimamente non erano stati dei migliori, ma avete questa cultura sbagliata, che va contro la stabilità”.
Mourinho: "C'è bisogno di stabilità, lasciatemi lavorare in pace"
Mourinho ha parlato poi della figura dell'allenatore e dell'importanza della stabilità per i giocatori: “I club e i giocatori per evolversi hanno bisogno anche della stabilità dei propri allenatori, della loro filosofia.
Quindi datemi un po’ di riposo, lasciatemi lavorare in pace, ma se non sarò in pace va bene, mi piace comunque”. Il tecnico portoghese sta affrontando anche l'Europa League ma non ha voluto usare l'alibi delle tante partite: “Questo calendario è lo stesso per tutte le squadre che sono in Europa.
Se giochi sempre con gli stessi giocatori, le risorse si esauriscono. Bisogna avere fiducia nella squadra e dare la possibilità a gente nuova di giocare. Ho una panchina meravigliosa, piena di opzioni. Con panchine così un allenatore diventa un allenatore felice”.
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