Matteo De Santis per “LaStampa.it”
Niente archiviazione, si va a processo. L’imputato Leo Messi, insieme al padre Jorge Horacio, è ufficialmente in attesa di giudizio. Dopo la presentazione da parte del pubblico ministero, il procuratore fiscale Raquel Amado, del Procuratore di Stato e della difesa delle prove e dei rispettivi incartamenti, il giudice ha considerato “rilevanti” gli argomenti dell’accusa e respinto le istanze difensive che puntavano all’annullamento del processo.
La prima seduta del procedimento contro la stella argentina del Barça e il padre, accusati di una presunta evasione fiscale sui diritti d’immagine del calciatore di 4,16 milioni di euro tra il 2007 e il 2009, è servita anche a stilare il calendario dei testimoni da ascoltare per le prossime udienze.
Esonerata la mamma di Messi, Celia Cuccitini, mentre accolta la richiesta difensiva di sentire Angel Castell, testimonianza considerata chiave dagli avvocati del fuoriclasse argentino. Assente alla prima seduta, giustificato con tanto di certificato medico, l’imputato Messi, che però dovrebbe essere regolarmente presente nella prossima seduta di giovedì.
All’uscita dal tribunale, l’avvocato della “Pulce” ha dichiarato che si tratta di «un un processo ancora tutto da giocare». Il difensore del padre, invece, ha assicurato che «non è assolutamente vero che Leo ha detto che il mio assistito teneva i conti, ma soltanto che aveva assunto dei consulenti fiscali».
Per la famiglia Messi non si tratta del primo procedimento fiscale: nel 2013 aveva già patteggiato una sanzione di 5 milioni di euro con l’erario spagnolo.