ABBIAMO REGALATO LA RUSSIA ALLA CINA – L’ECONOMIA DI MOSCA ORMAI È TOTALMENTE DIPENDENTE DA QUELLA DI PECHINO: L’INTERSCAMBIO COMMERCIALE TRA I DUE PAESI È SALITO DEL 26,3% NEL 2023, TOCCANDO NUOVI LIVELLI RECORD DEL 2023, E SUPERANDO I 240 MILIARDI DI DOLLARI  - NEL FRATTEMPO, LE TENSIONI TRA CINA E USA HANNO FATTO RINCULARE I FLUSSI COMMERCIALI CON GLI STATI UNITI, CHE HANNO PERSO L’11,6%

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vladimir putin xi jinping a pechino vladimir putin xi jinping a pechino

CINA: INTERSCAMBIO RECORD CON MOSCA NEL 2023, USA A -11,6%

(ANSA) - L'interscambio commerciale tra Cina e Russia ha toccato nuovi livelli record nel 2023, salendo del 26,3% annuo, oltre i 240 miliardi di dollari e ben oltre l'obiettivo dei 200 miliardi fissato da Mosca e Pechino negli incontri bilaterali dello scorso anno. Per altro verso, in base ai dati diffusi oggi dall'Amministrazione generale delle Dogane cinesi, le tensioni geopolitiche tra le due maggiori economie del mondo - aumentate vertiginosamente nel corso del 2023 - hanno generato flussi commerciali bilaterali in frenata dell'11,6%, a 664,4 miliardi di dollari, segnando la prima flessione dal 2019.

 

CINA IN DEFLAZIONE A DICEMBRE, PREZZI AL CONSUMO A -0,3%

XI JINPING VLADIMIR PUTIN - VIGNETTA DI GIANNELLI XI JINPING VLADIMIR PUTIN - VIGNETTA DI GIANNELLI

(ANSA) - La Cina resta in deflazione anche a dicembre, con minimi segnali di ripresa. I prezzi al consumo hanno accusato una contrazione annua dello 0,3% (-0,5% a novembre e -0,4% le attese degli analisti), mentre il dato congiunturale ha mostrato un rialzo dello 0,1%, a fronte del -0,5% di novembre e del +0,2% atteso alla vigilia. Quanto ai prezzi alla produzione, ha riferito l'Ufficio nazionale di statistica, la frenata annua è stata pari a -2,7%, la quindicesima mensile di fila. Il dato è migliore del -3% del mese precedente, ma più del 2,6% stimato dagli analisti, a conferma di scenari macro ancora incerti.

 

La deflazione in Cina si è estesa al terzo mese consecutivo a causa dell'incerta ripresa economica, aggiungendosi alla serie di sfide con cui la leadership comunista deve fare i conti. Sia i prezzi al consumo sia quelli alla produzione si sono contratti meno del previsto in un contesto di diffuse aspettative di calo, ma centrando la peggiore serie mensile combinata dal 2009.

 

esercitazioni russia cina 6 esercitazioni russia cina 6

Negli ultimi mesi, il trend ribassista è stato influenzato dalla volatilità dei prezzi della carne di maiale, la voce più importante nel paniere di beni di consumo. L'inflazione core, al netto di energia e cibo, è salita dello 0,6% a dicembre, stabile su novembre. Infatti, i prezzi della carne di maiale hanno ceduto il 26,1% annuo (-31,8% a novembre), mentre quelli di uova, carne di montone e manzo, pollame e olio da cucina sono scesi in tra l'1,1% e l'8,4%. Nel complesso, la dinamica del comparto non-food ha segnato un +0,5%, da -0,4% di novembre.

 

L'economia cinese è stata colpita dalla deflazione a luglio e da allora i prezzi sono rimasti stabili o sono diminuiti in tutti i mesi tranne che ad agosto, mentre il calo dello 0,5% di novembre è stato il più ampio degli ultimi tre anni.

 

vladimir putin xi jinping a pechino vladimir putin xi jinping a pechino

La persistente debolezza della crescita dei prezzi al consumo in Cina riflette una ripresa incompleta dopo tre anni di rigide politiche anti-pandemia, revocate un anno fa, ma che hanno continuato a pesare sulla fragile fiducia dei consumatori. Nel 2023, l'inflazione è stata leggermente positiva: +0,2%, ma ben al di sotto dell'obiettivo ufficiale del 3%. L'indice dei prezzi alla produzione, che riflette i prezzi di fabbrica ed è fortemente influenzato dal costo globale delle materie prime, è in frenata da ottobre 2022.

 

CINA: SURPLUS DICEMBRE SALE A 75,34 MILIARDI, +2,3% EXPORT

xi jinping e putin - immagine creata con l intelligenza artificiale midjourney xi jinping e putin - immagine creata con l intelligenza artificiale midjourney

(ANSA) - La Cina ha segnato a dicembre un surplus commerciale in rialzo a 75,34 miliardi di dollari, contro i 70,65 miliardi dello stesso mese del 2022 e i 74,75 miliardi attesi alla vigilia, grazie ai segnali di ripresa registrati sul fronte della domanda estera ed interna. Il dato, diffuso dall'Amministrazione generale delle Dogane, ha beneficiato dell'aumento delle esportazioni del 2,3% annuo, oltre le stime dell'1,7% e dello 0,5% di novembre. Le importazioni, invece, sono cresciute dello 0,2%, invertendo il calo dello 0,6% di novembre, ma fermandosi poco sotto il +0,3% di previsioni.

 

 

 

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