L’EREDE (SERGIO) DEL MATTONE: GLI INTERESSI PER NIENTE IN CONFLITTO DI SERGIO EREDE, VERO SNODO DELLA FINANZA ITALIANA, AVVOCATO, AZIONISTA, AMMINISTRATORE - A CAPO DEL Più GRANDE STUDIO LEGALE PER FATTURATO, NEL TEMPO LIBERO INVESTE NEL MATTONE (FINANZIATO DALLE BANCHE CUI FA CONSULENZA O COMBATTE IN TRIBUNALE) INSIEME AL SUO CLIENTE DEL VECCHIO - È UN FORZATO DEI CDA: CONSIGLIERE IN MARZOTTO, MANETTI-ROBERTS, MANULI RUBBER, SINTONIA, AON ITALIA, BNL, INTERPUMP, L’ESPRESSO E, CHIARAMENTE, FONCIÈRES DES RÉGIONS E LUXOTTICA - QUELLA MACCHIA SUL CURRICULUM DOPO IL CRAC PARMALAT…

Condividi questo articolo


1 - CHI è SERGIO EREDE, DAL SITO DI LUXOTTICA...
http://bit.ly/hL942n

SergioSergio Erede

E\' Consigliere di Amministrazione della Società dal 2004. Laureato in giurisprudenza nel 1962 presso l\'Università degli Studi di Milano; nel 1964 ha ottenuto il Master of Laws presso la Harvard Law School, Cambridge, Massachusetts, U.S.A. Ha lavorato presso lo studio legale Hale & Door, Boston, nel 1963/1964 e presso lo studio legale Sullivan & Cromwell, New York, nel 1964/1965. Dal 1965 al 1969 è stato responsabile degli affari legali di IBM Italia S.p.A.. Dal 1969 esercita la libera professione. Lo studio legale Erede e Associati, da lui fondato, nel 1999 è confluito nello studio legale Bonelli Erede Pappalardo, che ha assistito prestigiosi clienti nelle principali operazioni di finanza straordinaria avvenute in Italia.

SergioSergio Erede

E\' Consigliere di Amministrazione di Interpump Group S.p.A., di Gruppo Editoriale L\'Espresso S.p.A., di Manifatture Lane Gaetano Marzotto & Figli S.p.A., di Società Italo Britannica L. Manetti - H. Roberts S.p.A., di Manuli Rubber Industries S.p.A., di Gruppo IPG Holding S.r.l. (Gruppo Interpump), di Sintonia S.A., Presidente di AON Italia S.p.A., Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione di Banca Nazionale del Lavoro S.p.A.; Componente del Consiglio di Sorveglianza di Fonciere des Regions.


2 - IL CEMENTO DI EREDE..
Vittorio Malagutti per \"il Fatto Quotidiano\"

BonelliBonelli Erede Pappalardo

Chi l\'ha detto che il mattone non tira, l\'immobiliare è in crisi e gli immobiliaristi pure? Dipende. A Milano, per esempio, in queste settimane una pattuglia assortita di manager, avvocati e banchieri è impegnata a dare gli ultimi ritocchi a un affare davvero promettente, almeno sulla carta.

Il progetto prevede palazzi per quasi 100 mila metri quadrati, con case, uffici, parcheggi sotterranei per un migliaio di auto e magari anche un albergo. Tutto da costruire ex novo in un\'area alla periferia sud della città, tra le vie Ortles e Ripamonti, dove abbondano gli stabilimenti industriali di-smessi.

LeonardoLeonardo Del Vecchio

Per passare dalle parole ai fatti servono molti soldi, almeno un centinaio di milioni. Non c\'è problema: le banche hanno già assicurato il loro generoso sostegno. Unicredit, Intesa, Popolare dell\'Emilia sono scese in campo con prestiti per quasi 80 milioni. Anche il comune di Milano ha dato via libera. Nel giugno scorso la giunta guidata da Letizia Moratti ha approvato una convenzione urbanistica ad hoc.

L\'operazione nasce con il marchio di Beni Stabili, un grande gruppo immobiliare quotato in Borsa con un secolo di storia alle spalle. Beni Stabili vuol dire Leonardo Del Vecchio, uno dei più noti (e più ricchi) imprenditori italiani, fondatore di Luxottica. Del Vecchio però non corre da solo. Una fetta della torta, circa un terzo, è stata ceduta a un noto avvocato milanese che si chiama Sergio Erede. La scelta non sembra proprio casuale.

Erede, 67 anni, professionista di grande peso nel mondo della finanza, è da almeno un decennio il legale di fiducia del patron di Luxottica, il suo più autorevole consulente. Il rapporto, a quanto pare, è diventato tanto stretto che Del Vecchio ha offerto al suo avvocato un posto a tavola nel grande affare immobiliare di via Ripamonti.

Tutto bene, se non fosse che Erede siede anche nel consiglio di amministrazione della Fonciéres des Régions. Ovvero la società francese, anche questa controllata da Del Vecchio e quotata in Borsa a Parigi, a cui fa capo Beni Stabili. Dunque Erede assiste Del Vecchio, ma nel caso del grande affare immobiliare milanese gioca anche in proprio.

COPERTINACOPERTINA ESPRESSO

E ha finito per mettersi in affari con un gruppo immobiliare (Fonciéres des Régiones - Beni Stabili) di cui è amministratore. Da una parte, quindi, Erede dovrebbe difendere i suoi personali interessi di investitore. Dall\'altra il professionista milanese sarebbe anche chiamato a tutelare le ragioni dei piccoli azionisti delle società di cui è consigliere di amministrazione.

Districarsi in un simile groviglio di interessi, spesso contrapposti tra loro, dev\'essere un\'impresa davvero complicata. E non mancano altre trappole. Ecco un esempio concreto. Erede ha ricevuto un prestito di 30 milioni di euro da Intesa, la stessa banca che si è più volte trovato di fronte come controparte nella sua attività professionale.

Conflitto d\'interessi? Non pervenuto. Erede tira diritto. Il finanziamento di Intesa, rinnovato giusto poche settimane fa, servirà a finanziare la sua partecipazione al grande affare immobiliare.

BNLBNL paribas

Intanto, con una complessa operazione societaria, è nata la Sviluppo Ripamonti Srl che tirerà le fila del progetto. Un progetto che, a dire il vero, è stato visto e rivisto più volte negli ultimi anni. Adesso però c\'è l\'ok del comune. E anche quello dei banchieri. Bilanci alla mano, le aree di proprietà della neonata Sviluppo Ripamonti sono state valutate 105 milioni.

Beni Stabili controlla il 70 per cento del capitale. Il resto è targato Erede. Il quale, a dire il vero, non è proprio all\'esordio nel business del mattone. La sua finanziaria personale, la Penteco, è una holding che vanta proprietà di gran pregio a Milano, due gioielli nel centro storico di Venezia come palazzo Zaguri e palazzo Costa, e poi sviluppi immobiliari a Murano e a Forte dei Marmi (finanzia la Popolare di Milano).

ParmalatParmalat

Quanto vale l\'impero? Difficile azzardare cifre precise. La quota della Sviluppo Ripamonti vale, da sola, circa 40 milioni secondo una recente perizia della società specializzata Reag. Poi c\'è tutto il resto. E allora si viaggia verso i 200 milioni e più. Senza contare che Erede è anche uno degli azionisti principali della Interpump, un\'azienda meccanica quotata in Borsa.

CalistoCalisto Tanzi

Bastano questi dati per concludere che Erede non è proprio un legale qualsiasi. E non solo per via della passione per il mattone. Il suo studio, con sede nel centro di Milano, fattura come una media azienda (ben oltre 100 milioni di euro l\'anno), può contare su un esercito di circa 300 professionisti e nell\'ultimo decennio ha seguito un numero impressionante di grandi operazioni, alcune delle quali hanno cambiato la storia della finanza nazionale.

ColaninnoColaninno

Il lunghissimo elenco comprende la scalata alla Telecom del 1999 (quella di Roberto Colaninno e soci), l\'acquisto di Autostrade da parte dei Benetton, l\'espansione dell\'Enel in Spagna, la vendita di Alitalia alla cordata sponsorizzata da Intesa e Berlusconi.

Erede, insomma, è qualcosa in più di un avvocato. Con il tempo è diventato un\'eminenza grigia del capitalismo nostrano, custode di segreti, snodo di interessi miliardari, professionista di fiducia per molti grandi imprenditori. Tra questi c\'era anche Calisto Tanzi. Per via della sua lunga frequentazione con mister Parmalat, l\'avvocato milanese è finito sul banco degli imputati al processo per la bancarotta del gruppo alimentare.

Erede si è difeso dicendo che nel suo ruolo di amministratore non ha mai avuto elementi per sospettare della gigantesca truffa. Nel settembre scorso il pm di Parma, Gerardo Laguardia, ha chiesto per lui una condanna a due anni di reclusione. Il primo infortunio per il grande immobiliarista. Pardon, avvocato.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - MELONI MUSK-ERATA - LA POLITICA DELLA PARACULAGGINE: DOPO L'INTERVENTO DI MATTARELLA, PUR DI NON DARE TORTO Ai GRAVISSIMI ATTACCHI DI ELON MUSK ALLA MAGISTRATURA ITALIANA, GIORGIA MELONI FA IL 'CAMALEONTE IN BARILE': "ASCOLTIAMO SEMPRE CON GRANDE RISPETTO LE PAROLE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA” - ATTENZIONE! OVVIAMENTE LA STATISTA DELLA GARBATELLA NON HA IL CORAGGIO DI SOTTOSCRIVERE IN UN COMUNICATO STAMPA UFFICIALE DEL GOVERNO TALE IRRIDENTE DICHIARAZIONE NEI CONFRONTI DEL CAPO DELLO STATO. FA CIO' CHE SA FARE MEGLIO: LA DUCETTA FURBETTA. E SULLE AGENZIE STAMPA COME UN GHIGNO BEFFARDO SI LEGGE: “SI APPRENDE DA FONTI DI PALAZZO CHIGI”. MANCO FOSSE UN'INDISCREZIONE TRAPELATA CHISSA' COME - L'ULTIMO RETWEET DI MUSK: "HA RAGIONE GIORGIA MELONI"

DAGOREPORT - I DESTRONZI DE’ NOANTRI, CHE HANNO BRINDATO AL TRIONFO DI TRUMP, SI ACCORGERANNO PRESTO DI AVER FESTEGGIATO UNA VITTORIA DI PIRRO – LA POLITICA ESTERA SARÀ LA DISCRIMINANTE DI QUEL POPULISMO TRUMPIANO (“IO SONO UN POVERO CHE HA FATTO I SOLDI”; CIOÈ: ANCHE TU PUOI FARCELA..) CHE HA SEDOTTO MINORANZE ETNICHE E CLASSE LAVORATRICE: "L’UNIONE EUROPEA SEMBRA COSÌ CARINA, MA CI STA DERUBANDO NEGLI SCAMBI COMMERCIALI E NOI LA DIFENDIAMO CON LA NATO: L'UE DOVREBBE PAGARE QUANTO NOI PER L'UCRAINA" - IL CAMALEONTISMO DELLA PREMIER MELONI, SEMPRE COSÌ PRO-BIDEN E FILO-ZELENSKY, DAVANTI ALLE MOSSE ISOLAZIONISTICHE DEL TRUMPONE (DAZI SULL'EXPORT ITALIANO), CON UN ALLEATO DI GOVERNO TRUMPISSIMO COME SALVINI, VERRÀ MESSO A DURA PROVA: LA DUCETTA ALLE VONGOLE STARÀ CON L’EUROPA DI URSULA O CON L’AMERICA DI "THE DONALD"?