CHE SUPER SCIAGURA ’STO SUPERBONUS! – IL CONTO FINALE DEGLI INCENTIVI FISCALI SUI LAVORI EDILIZI DAL 2021 A OGGI RAGGIUNGE I 220 MILIARDI DI EURO. SEI VOLTE DI PIÙ RISPETTO ALLA PREVISIONE INIZIALE DI SPESA – UNO SPROPOSITO CHE PRODURRÀ UN MAGGIOR DEBITO DI 35 MILIARDI L'ANNO FINO AL 2026 – I TRUFFATORI HANNO TROVATO TERRENO FACILE: 16 MILIARDI DI CREDITI D’IMPOSTA SONO OGGETTO DI SEQUESTRO GIUDIZIARIO – LE RIPERCUSSIONI NEGATIVE SULLE OPERE DEL PNRR

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo Mario Sensini per il “Corriere della Sera”

 

SUPERBONUS 110 SUPERBONUS 110

La linea è stata tracciata a 219,5 miliardi di euro, e riguarda solo gli sconti in fattura ei crediti ceduti, senza contare quelli portati direttamente in detrazione dai contribuenti. A tanto ammonta il conto finale dei bonus fiscali sui lavori edilizi concessi agli italiani dal 2021 al 4 aprile scorso, termine ultimo per comunicare le operazioni del 2023. Sei volte di più rispetto alla previsione iniziale di spesa. Solo il Superbonus 110%, sia eco che sisma, ha assorbito 160 miliardi, il Bonus facciate 26, i crediti di imposta minori, trainati dal boom dei lavori, altri 33 miliardi.

 

economia italiana e stime del def - Corriere della Sera economia italiana e stime del def - Corriere della Sera

[...] Dei 219 miliardi di crediti registrati, 16 sono oggetto di sequestro giudiziario o di blocco da parte delle Entrate. Dei rimanenti 203, 40 sono già stati compensati (20 nel 2023). In giro restano 160 miliardi di crediti che verranno all'incasso nei prossimi tre-quattro anni.

 

Spese e entrate

Per il bilancio dello Stato le detrazioni come il Superbonus, fintanto che è stato cedibile, sono spesa pubblica. Contabilmente si registrano tutte nell'anno in cui maturano, ma in termini di cassa pesano nel futuro (la detrazione 110% si sconta in 4 o 5 anni), quando verranno meno le entrate fiscali compensare con quei crediti.

 

giorgia meloni - superbonus giorgia meloni - superbonus

All'atto pratico questo ha prodotto un'esplosione del deficit del '21 (8,7% del Pil), del '22 (8,6%) e del '23 (7,2%), e produrrà un maggior debito di circa 35 miliardi l'anno fino al 2026.

 

I dati del deficit tengono conto anche delle maggiori entrate fiscali prodotte dai bonus. Secondo l'Agenzia delle Entrate (Gli immobili in Italia, 2023) per ogni 100 euro spesi dallo Stato nel Superbonus ne rientrano in tasse tra 25 e 30. Alcuni istituti di ricerca, come Nomisma, Cresme, l'ufficio studi Luiss, in passato hanno stimato un effetto più ampio, immaginando anche che il Superbonus potesse ripagarsi, tesi smentita da Bankitalia e dal Mef.

 

GIANCARLO GIORGETTI GIANCARLO GIORGETTI

Se il costo di bilancio è stato elevato, è ancora difficile valutare l'impatto dei bonus sull'economia, comunque positivo, anche se Mef, Istat e Bankitalia non hanno ancora prodotto dati ufficiali. Crescita e occupazione Nel '21-'22, secondo l'Istat, gli investimenti in edilizia hanno contribuito per due terzi alla crescita complessiva degli investimenti, che ha spinto il Pil italiano per la prima volta oltre la media dei paesi Ue (+8, rispettivamente 3% e +4%).

 

SUPERBONUS 110 SUPERBONUS 110

Secondo Upb e Bankitalia, però, il 110% ha avuto solo un effetto «aggiuntivo» e metà degli investimenti in edilizia sarebbero stati fatti comunque. A riprova sono cresciuti anche gli investimenti nei fabbricati non residenziali, non incentivati. Nell'anno del boom del 110%, in ogni caso, il Pil segna un modesto +0,9%.

 

Il 110% ha anche fatto crescere l'occupazione nel settore delle costruzioni. Dopo un'emorragia di 600 mila posti di lavoro, dal 2020 al luglio del 2021 (dati Istat) nel comparto edile sono stati creati 233 mila posti. Nella seconda metà del '22 c'è stato un calo di 47 mila unità, poi un incremento di 13 mila nel 2023. [...]

 

Guadagni e perdite

MEME SU GIUSEPPE CONTE E SUPERBONUS BY USBERGO MEME SU GIUSEPPE CONTE E SUPERBONUS BY USBERGO

Sarebbe però sbagliato pensare che i 219 e passa miliardi siano finiti tutti nelle tasche delle imprese di costruzione. Una buona parte della torta è finita ai fornitori dei materiali, ma ci hanno guadagnato anche i professionisti (il 20% del valore del progetto), e le banche, che hanno acquistato a 85 i crediti che valevano 110. Oltre allo Stato, che è subito rientrato dell'Iva. Ci hanno guadagnato anche le famiglie, che con l'efficienza energetica degli immobili (500 mila asseverazioni per altrettanti edifici), risparmiano sulla bolletta.

 

L'Enea aveva calcolato che con 60 miliardi di Superbonus si era ottenuto a fine '22 un risparmio di 9 mila Gigawatt/ora, cioè 3 miliardi. A spanne, con 160 miliardi di spesa, il risparmio annuo triplica.

 

giorgetti e il superbonus come lsd meme by rolli per il giornalone la stampa giorgetti e il superbonus come lsd meme by rolli per il giornalone la stampa

C'è, però, anche chi ci ha perso, con il Superbonus. L'effetto di spiazzamento è stato evidente sia sulle ricostruzioni post sisma, che le imprese hanno abbandonato, sia sulle opere del Pnrr, che hanno visto andare deserte molte gare e che procedono a rilento. C'è stato anche un effetto importante sui prezzi, che nel settore si sono impennati un anno prima. E ora c'è il problema dei crediti non più cedibili e che molti hanno in eccesso rispetto alla capacità di poterli compensare. E non è finita, perché il governo sta pensando a una nuova stretta.

SUPERBONUS 110 SUPERBONUS 110 maurizio leo - giancarlo giorgetti maurizio leo - giancarlo giorgetti SUPERBONUS FRODI SUPERBONUS FRODI maurizio leo - giancarlo giorgetti maurizio leo - giancarlo giorgetti SUPERBONUS 110 SUPERBONUS 110

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

ARCHEO-POMPINO - ANITA EKBERG IN AUTO CON FELLINI - VALENTINA CORTESE: “FEDERICO SI PORTÒ IN MACCHINA UNA DI QUELLE ATTRICIONE, CHE PIACEVANO A LUI: PROSPEROSE, ABBONDANTI, VISTOSE. INSOMMA, MENTRE ANDAVANO A OSTIA, LEI PARLAVA DELLA SUA VOCAZIONE ARTISTICA, NEANCHE FOSSE LA BERGMAN. A UN CERTO PUNTO FEDERICO COMINCIÒ AD ACCAREZZARLE I CAPELLI E POI CON LA MANO SULLA NUCA A SPINGERLA VERSO IL BASSO. FINALMENTE LA POVERETTA CAPÌ COSA STAVA ACCADENDO E, CON TUTTO IL FIATO IN GOLA, DISSE: "FEDDERICCO, IO ARTISTA, IO NO POMPETTO"

DAGOREPORT - BIDEN È MESSO MALISSIMO: IL 48% DEGLI ELETTORI DEMOCRATICI SI RICONOSCE NELLE RAGIONI DEI PALESTINESI DI GAZA (TRA I REPUBBLICANI SOLO IL 25%), E ACCUSA LA CASA BIANCA DI ECCESSIVA DEBOLEZZA NEI CONFRONTI DI NETANYAHU IN MODALITÀ “DOTTOR STRANAMORE” – HAMAS SI SPACCA: A DOHA, IL CAPO POLITICO HANIYEH VUOLE TROVARE UN ACCORDO; A GAZA, IL CAPO MILITARE YAYA SINWAR E’ CONTRARIO - NETANYAHU SI DICE FAVOREVOLE A UNA TRATTATIVA PER IL RILASCIO DEGLI OSTAGGI, MA ALLO STESSO TEMPO VUOLE SPIANARE RAFAH, L’ULTIMO FORTINO DI HAMAS, DOVE SI SONO RIFUGIATI 1 MILIONE E MEZZO DI SFOLLATI DAL NORD

ARCHEO-QUIZ - UN BELL'ANEDDOTO CHE LA DICE LUNGA SUL TIPO DI RAPPORTI CHE INTERCORRONO TRA STAMPA E POTERE - "QUALCHE TEMPO FA IL DIRETTORE DI UN GRANDE GIORNALE RICEVETTE LA TELEFONATA DEL CAPUFFICIO STAMPA DI UNA GRANDE INDUSTRIA: ‘’CARO DIRETTORE, SAPPIAMO CHE STA PER USCIRE UN SERVIZIO MONDANO DOVE COMPARE LA FOTO DI (E LÌ IL NOME DELL'AD DELLA GRANDE INDUSTRIA) ABBRACCIATO A (E LÌ IL NOME DI UNA SIGNORA, AL MOMENTO AMANTE NUMERO DUE DELL'AD). LEI CAPIRÀ, ALLA NOSTRA GRANDE INDUSTRIA QUESTO DISPIACE NON POCO" - "IL GIORNALE È GIÀ IN MACCHINA", OBIETTÒ IL DIRETTORE. CON LA VOCE DI CHI SA DI ESSERE AUTORIZZATO A TUTTO, IL CAPUFFICIO STAMPA DISSE: "VA BENE, QUANTO COSTA COMPRARE TUTTA LA TIRATURA DEL SUO GIORNALE?" – COME E’ ANDATA A FINIRE? BASTA LEGGERE DAGOSPIA…

A CASA DI CARLO DE BENEDETTI - COME SI FA, AVENDO I SUOI SOLDI, A POSARE DAVANTI A UNA PARETE A TROMPE-L'ŒIL CHE RIPRODUCE UN FINTO TRALICCIO CON VITE, DOVE C’È APPESO SOPRA UN FALSO CANALETTO IN CORNICE DORATA OSCURATO, PER GIUNTA, DALLE FOTO DEI PARENTI, DI CUI UNA IN CORNICE LEOPARDATA? - IL CUSCINO SUL DIVANO SEMBRA LA TOVAGLIA DI UNA PIZZERIA. NON PARLIAMO DEGLI ANIMALETTI POP SU UNA CONSOLLE DI MARMO - JOHN ELKANN AVRÀ DISTRUTTO “REPUBBLICA” MA LUI DEVE AVER IMPARATO DALL’ARCINEMICO BERLUSCONI A FAR FALLIRE IL BUON GUSTO… - VIDEO