Estratto dell'articolo di Alberto Annicchiarico per “Il Sole 24 Ore”
stand byd al motorshow di monaco
Sorpasso rinviato al 2024. Tesla non ha perso la leadership, ancora. Ma il gruppo cinese BYD vede più vicina la corona di primo produttore mondiale di auto a batteria (è già primo sulle elettriche, con 3,02 milioni, sommando le ibride plug-in, oltre 9 su 10 vendute in Cina). La performance sopra le stime di Tesla nel quarto trimestre, solitamente il migliore dell’anno per la casa americana, è stata sufficiente a garantirle il record di 1,808 milioni di vetture consegnate (+38% sul 2022).
Musk allo stabilimento Tesla Germania
Ma il risultato - 484.507 unità contro le 526.409 di BYD - sancisce il primo storico sorpasso del lanciatissimo colosso cinese sulla lepre di Austin. Tesla, nonostante la spinta delle offerte e degli sconti di dicembre, è rimasta, tra l’altro, al di sotto dell’obiettivo di 2 milioni di unità annue che il ceo Elon Musk aveva fissato dodici mesi fa. […]
Le previsioni per il 2024 Secondo 14 analisti interpellati da LSEG, Tesla avrebbe dovuto consegnare 1,82 milioni di veicoli a livello globale nel 2023, con un aumento del 37% rispetto al 2022 (1,31 milioni, +40% sul 2021), e circa 473mila unità nel quarto trimestre (405mila un anno fa). Ora gli analisti interpellati da Visible Alpha prevedono 2,2 milioni di consegne da parte di Tesla nel 2024, ma se BYD mantenesse il ritmo attuale balzerebbe in testa con 2,8 milioni.
Gli investitori si aspettano comunque che i margini di Tesla rimangano sotto pressione (nell’arco di un anno il margine operativo è sceso dal 17,2% al 7,6%). Nel 2023, di fronte al rallentamento delle vendite, Tesla, in effetti, ha sacrificato i margini, top nel settore, e ha ridotto i prezzi dei suoi quattro modelli, con particolare attenzione alla Cina, dove l’azienda ha perso quote di mercato per effetto della folta pattuglia di agguerriti concorrenti locali, in prima linea proprio BYD, che ha a sua volta giocato sulla leva dei prezzi.
Elon Musk inaugura la fabbrica Tesla in Texas
Negli Stati Uniti, invece, il rallentamento della domanda ha convinto Ford e Gm a frenare sui programmi per l’elettrificazione, lasciando a Tesla il ruolo di leader indiscusso e aiutando così le sue azioni a chiudere il 2023 con una crescita del 130 per cento. Ieri il titolo è rimasto in territorio negativo per gran parte della seduta.
Negli Stati Uniti non sono mancati ostacoli di rilievo: a metà dicembre, Tesla ha dovuto “richiamare” quasi tutti i suoi 2 milioni di veicoli in circolazione per rendere più sicuro il software di guida assistita. Musk insiste nel ritenere che la guida autonoma possa un giorno rappresentare la maggior parte del valore di Tesla. E anche questo contribuisce a sostenere il brand texano sui mercati finanziari.
Inoltre l’Amministrazione Biden ha appena reso pubblico l’elenco dei modelli che rientrano nei criteri per usufruire dei crediti d’imposta fino a 7.500 dollari a vettura. Un sistema studiato per obbligare le case che producono negli Usa a non utilizzare componenti provenienti, in particolare, dalla Cina, a cominciare dai minerali contenuti nelle batterie.
auto elettriche della cinese Byd
Il numero di modelli ammissibili è stato più che dimezzato e fra le Tesla più vendute si è salvata la Model Y, ma non la Model 3 a trazione posteriore e long range. Fuori dalla lista anche il nuovo pick up Cybertruck. […]
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