1 - “MAI SENZA ACCIAIO” SOLDI E AVVOCATI PER SALVARE L’EX ILVA IN CINQUE GIORNI
Estratto dell’articolo di Diego Longhin per “la Repubblica”
situazione ex ilva - arcelor mittal e invitalia - la stampa
Prima tappa? Il 17 gennaio, mercoledì prossimo, quando gli avvocati di Invitalia e ArcelorMittal avranno esaurito il loro tempo per trovare un’intesa sull’uscita del gruppo franco-indiano da Acciaierie d’Italia. […] Il 18 gennaio, giovedi, è fissato un nuovo incontro con Fim, Fiom e Uilm per spiegare qual è lo stato dell’arte.
L’altra certezza nel futuro delle Acciaierie, contestualmente all’uscita di Mittal, che nel 2017 ha vinto la gara per aggiudicarsi gli impianti ex Ilva, è l’arrivo in ogni caso di un secondo commissario. […] Se si troverà un «accordo consensuale di divorzio» sarà il consiglio di amministrazione dell’ex Ilva a chiedere l’amministrazione straordinaria. In caso di rottura totale, invece, sarà Invitalia a invocare il commissario grazie all’articolo 2 del decreto ex Ilva approvato a marzo dello scorso anno.
LAVORATORI EX ILVA SOTTO PALAZZO CHIGI
Su questo secondo passaggio i tempi sono incerti. Il governo vuole fare in fretta, lo scouting delle figure più adatte da parte del ministro delle Imprese, Adolfo Urso, è già iniziato, e l’obiettivo è quello di bruciare le tappe. Se si arriverà con un accordo sarà più facile, in caso contrario Arcelor, che oggi ha il 62% di acciaierie ed esprime l’amministratore delegato, Lucia Morselli, potrebbe iniziare una battaglia legale a partire dall’ammissibilità del cosiddetto decreto ex Ilva.
Mantovano, però, in ogni caso ha garantito ai sindacati la disponibilità dei fondi necessari sia per la produzione sia per il mantenimento dell’occupazione. Agli avvocati delle due parti, Cleary Gottlieb per Mittal e lo studio Chiomenti per Invitalia, si sono aggiunti anche i legali di fiducia della ad Morselli per tentare di trovare una via d’uscita morbida. Molto dipenderà, più che dai nodi burocratici, da quanto chiederà il gruppo franco-indiano come indennizzo.
Nel 2017 si è aggiudicato gli impianti per 1,8 miliardi e ha promesso, in tutto, 4 miliardi di investimenti. Quanti quattrini ha messo realmente? Se le richieste avanzate saranno spropositate difficile che Invitalia, in contatto continuo con il governo, possa accettare. Per i ministri di Meloni sarà l’ennesima dimostrazione del fatto che i Mittal non vogliono trovare un’intesa come è emerso nel faccia a faccia dell’8 gennaio. […]
2 - E ARCELORMITTAL IN INDIA COSTRUIRÀ L’IMPIANTO PIÙ GRANDE DEL MONDO
Estratto dell’articolo di D.Lon. per “la Repubblica”
In India si costruisce l’impianto più grande al mondo, mentre per l’Italia non sono previsti investimenti. Le due facce della stessa medaglia, quella che rappresenta i big dell’acciaio di ArcelorMittal. L’8 gennaio, l’amministratore delegato Aditya Mittal ha reso chiara, in un incontro a Palazzo Chigi, la volontà del gruppo franco-indiano di non voler impegnarsi a Taranto, nonostante la decisione, sette anni fa, di volersi aggiudicare uno dei più grandi impianti europei dell’acciaio con un’offerta di 1,8 miliardi.
Una scelta, secondo i sindacati metalmeccanici, con un solo obiettivo: indebolire il settore siderurgico italiano per evitare l’emergere di nuovi competitor europei. «[…] vogliono solo lasciare macerie», sottolineava a Repubblica il segretario della Uilm, Rocco Palombella.
OPERAI FUORI DALLA FABBRICA ARCELOR MITTAL A TARANTO
D’altronde la produzione è sempre calata, come ripercorre il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, nella sua informativa al Senato di giovedì: «Nel 2023 la produzione si è assestata a meno di 3 milioni di tonnellate a Taranto, come nel 2022, ben sotto l’obiettivo minimo che avrebbe dovuto essere nel 2023 di 4 milioni, per poi salire a 5 milioni nel 2024. Nulla di quello che è stato programmato è stato realizzato. Nessuno degli impegni presi è stato mantenuto in merito ai livelli occupazionali e al rilancio industriale. Si è lasciato campo libero ad altri attori stranieri che hanno aumentato la loro quota di mercato».
Quasi in contemporanea il padre di Aditya, il presidente del gruppo, Lakshmi Mittal, ha annunciato che in India la multinazionale realizzerà il più grande impianto a livello mondiale con una capacità di 24 milioni di tonnellate annue di acciaio grezzo. Ampliamento di un sito esistente ad Hazira che entrerà in funzione tra il 2026, quando si completerà la prima parte, e il 2029. […]