HAI CAPITO LA SEGRETARIA DI CAPROTTI! A GERMANA CHIODI VA IL 50% DEI CONTANTI DEL PATRON: LA STORICA COLLABORATRICE ERA STATA PROMOSSA DIRIGENTE E AVEVA RICEVUTO DONAZIONI MILIONARIE GIÀ QUANDO BERNARDO ERA IN VITA - ANCHE SUGLI IMMOBILI IL CONTROLLO VA ALLA MOGLIE E ALLA FIGLIA MARINA SYLVIA: I FIGLI GIUSEPPE E VIOLETTA SONO IN MINORANZA

Condividi questo articolo


Sara Bennewitz per “La Repubblica

 

Le ultime volontà di Bernardo Caprotti sono quelle di garantire la continuità della sua Esselunga, per questo l’imprenditore ha lasciato il 25% del patrimonio disponibile alla moglie Giuliana Albera, consegnando così a lei e alla figlia Marina, il controllo dei supermercati.

funerali bernardo caprotti funerali bernardo caprotti

 

La moglie avrà il 55% di Esselunga, e insieme al 15% della figlia metterà in minoranza i figli di primo letto Giuseppe e Violetta, così al 15% ciascuno. Stesso discorso per gli immobili della Villata, di cui la moglie avrà il 32,5%, che unito al 22,5% della figlia Marina significa comandare sul 55%, con Giuseppe e Violetta a dividersi il restante 45% del mattone.

 

bernardo violetta e giuseppe e caprotti bernardo violetta e giuseppe e caprotti

Alla storica segretaria Germana Chiodi va invece il 50% delle disponibilità liquide di Caprotti, mentre i cinque nipoti (i tre figli del primogenito Giuseppe più Andrea e Fabrizio, i due figli del fratello minore Claudio) si spartiranno l’altra metà. Solo la Chiodi, tra i 22 mila dipendenti di Esselunga, è nominata nel testamento, mentre neppure l’ad né la squadra che da anni è al vertice del gruppo sarebbero stati ricordati nelle ultime volontà del «dottore».

 

«In Esselunga non si muove foglia che Germana non voglia», si diceva nei corridoi della sede di Limito di Pioltello anni fa, quando la segretaria fu tra i beneficiari di alcune donazioni milionarie da parte di Caprotti, che l’aveva promossa dirigente.

 

caprotti caprotti

Sempre ieri si è poi riunito il cda di Supermarkets Italiani, la holding che controlla le azioni del gruppo della distribuzione, per nominare presidente il notaio Piergaetano Marchetti, che di fatto eredita le deleghe e il ruolo del defunto.

 

marina caprotti marina caprotti

È stata scelta quindi una figura di garanzia, come lo è il presidente di Esselunga e legale della famiglia Vincenzo Mariconda, per gestire questa fase delicata di interregno. Supermarkets Italiani «in considerazione della scomparsa del dottor Caprotti » ha inoltre deliberato di «non dar corso, allo stato, a operazioni relative alla controllata Esselunga »: ossia all’esame delle offerte non vincolanti pervenute a fine agosto dai due importanti gruppi di private equity Blackstone e Cvc. All’epoca la stessa Supermarkets Italiani aveva incaricato la banca d’affari Citigroup di esaminare, vagliare e negoziare le offerte.

 

Spetterà infatti agli eredi fissare una linea e decidere sul futuro, anche se - stando ad alcune indiscrezioni - nel testamento Mr Esselunga avrebbe fatto anche qualche cenno a riguardo. «Faremo di tutto - ha commentato ieri Giuseppe Caprotti uscendo dallo studio del notaio Carlo Marchetti - per salvaguardare Esselunga ». Intanto gli avvocati di Giuseppe e Violetta, che per la successione avrebbe dato mandato allo studio Bonelli Erede Pappalardo, starebbero esaminando il documento per decidere che strategia legale seguire.

GIULIANA ALBERA CON IL MARITO BERNARDO CAPROTTI E LA FIGLIA MARINA SYLVIA GIULIANA ALBERA CON IL MARITO BERNARDO CAPROTTI E LA FIGLIA MARINA SYLVIA

 

Ma date le disposizioni di Bernardo, la sensazione è che si sceglierà una soluzione di compromesso per trovare la quadra nella governance futura. Gli eredi dovranno fare pace per il bene dell’azienda, anche se nell’omelia del funerale di lunedì scorso proprio lo scambio del segno di pace era stato volutamente tolto dalla funzione, per non creare imbarazzi nelle prime panche della chiesa dove sedevano i due rami della dinasty lombarda.

 

LE DONAZIONI DI CAPROTTI INFOGRAFICA CORRIERE DELLA SERA LE DONAZIONI DI CAPROTTI INFOGRAFICA CORRIERE DELLA SERA

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)