Dagoreport
Jean Pierre Mustier è preoccupato per la comunicazione che circonda l’operazione Generali. In modo particolare, teme la capacità mediatiche di Alberto Nagel di offrire alle redazioni la propria (e personale) interpretazione dei fatti.
Così, avrebbe chiamato Philippe Donnet e con poche e chiare parole (in francese) gli avrebbe detto che d’ora in avanti sarà lui a curare la comunicazione sull’argomento. In modo particolare, se ne occuperà Louise Tingstrom: esperta di comunicazione strategica, con tanto di società a Londra, Chandos communication. E con una presentazione che spiega come Louise abbia curato operazioni finanziarie per un totale di 200 miliardi. Sembra che in passato abbia collaborato anche con Bollorè.
Con l’occasione, Mustier avrebbe anche detto a Donnet di non voler sentir parlare di JpMorgan come advisor per Generali; tant’è che è stata scelta Goldman Sachs. Piccola curiosità. Perché Mustier dà ordini alle Generali, se le assicurazioni di Trieste sono controllate da Mediobanca? Non sarà mica perché i due ad sono francesi e vanno insieme a caccia?
E c’è un altro francese attivo nel settore. Vincent Bollorè sta contattando i suoi amici di Axa per orchestrae un'operazione che permetta di controllare sempre di più Generali e Mediobanca.
Il bretone sta cercando di far dimenticare l’oblio in cui è caduta la scalata a Mediaset. Soprattutto ai suoi azionisti di Vivendi, pronti da un momento all’altro, di chiedergli conto dell’esposizione (e del valore) per l’investimento Telecom. Tra l’altro gira una voce: gli azionisti di Vivendi lo avevano autorizzato a salire al 20% di Mediaset, non al 29%.