SI SCRIVE AUTONOMI, SI LEGGE EVASORI FISCALI: 7 PARTITE IVA SU 10 FANNO “NERO” E NON PAGANO L’IRPEF - DEI 76 MILIARDI DI EURO DI ENTRATE TRIBUTARIE CHE MANCANO NEL 2020, 28,2 SONO DA IMPUTARE A IMPRENDITORI E AUTONOMI, ALTRI 22,8 DERIVANO DALL’EVASIONE DELL’IVA – TASSISTI, IDRAULICI, BARISTI, RISTORATORI DICHIARANO IN MEDIA MENO DI 35MILA EURO L’ANNO: PER LO STATO SONO QUASI INDIGENTI. E INVECE SE LA SPASSANO SULLE SPALLE DEI LAVORATORI DIPENDENTI, GLI UNICI CHE PAGANO LE TASSE IN QUESTO PAESE (PERCHÉ, CON IL PRELIEVO IN BUSTA PAGA, NON HANNO ALTERNATIVA)

-

Condividi questo articolo


Estratto dell'articolo di Giuliano Balestreri per www.lastampa.it

 

evasione fiscale italiana evasione fiscale italiana

Il governo dice di voler «combattere la vera evasione fiscale, non quella presunta delle partite Iva» eppure, nell’ultimo rapporto sull’economia sommersa allegato alla Nadef, il Tesoro ha messo nero su bianco che l’evasione dell’Irpef tra autonomi e imprenditori ammonta al 69,7%. Motivo per cui, da tempo, dal Mef sottolineano la necessità di convincere alcune categorie «come, per esempio, i tassisti ad aderire a un concordato preventivo per evitare controlli successivi e recuperare base imponibile».

 

Nel frattempo, dei 76 miliardi di euro di mancate entrate tributarie per il 2020, 28,2 miliardi sono da imputare ai mancati versamenti Irpef da parte di imprenditori e autonomi; altri 22,8 miliardi derivano dall’evasione dell’Iva. Come a dire che il 67% di chi evade rientra in questa categoria.

 

evasione fiscale 3 evasione fiscale 3

Allargando lo sguardo al triennio 2018-2020 - e nonostante il Covid - l’evasione media dell’Irpef degli imprenditori ammonta a 31,2 miliardi; quella dell’Iva a 26,9 miliardi. Abbastanza perché la propensione al gap - la quota di contribuenti che non versa il dovuto - ammonti al 68,8% per l’Irpef degli autonomi e al 20,6% per l’Iva. L’Ires è al 23,4% e l’Irap al 18,1 per cento.

 

La situazione degli autonomi è la più complessa ed eterogenea. A fronte di una platea composta da 1,6 milioni di persone, ci sono 950 mila soggetti che dichiarano meno di 35 mila euro l’anno e versano nel complesso 2,85 miliardi di euro di imposte. Il 91% di questa platea è composto da artigiani e commercianti iscritti alla Camera di commercio come i tassisti, gli idraulici, i baristi e i ristoratori. Una fetta di lavoratori dove l’incidenza del sommerso vale oltre il 22% del valore aggiunto. [...]

 

evasione fiscale 2 evasione fiscale 2

Tra il popolo degli evasori fiscali, poi, c’è un grande paradosso rappresentato dal mondo degli agricoltori. Se dal 2017, indipendentemente da reddito, gli autonomi sono esentati per legge dal pagamento dell’Irpef - e nonostante un andamento della produzione non certo negativo, anche grazie all’aumento dei prezzi -, questo non li esclude da ricorrere in maniera sistematica al lavoro nero.

 

La relazione del ministero dell’economia rileva come «il sistema fiscale cui sono sottoposte le imprese agricole, infatti, è caratterizzato dalla presenza di regimi forfettari, riduzioni dell’imponibile, applicazione di aliquote ridotte, che rendono difficilmente configurabile la presenza di una dichiarazione mendace del reddito di impresa». Tuttavia, nonostante questo trattamento di riguardo «il valore aggiunto prodotto dalla componente di lavoro irregolare è molto rilevante nell’Agricoltura, silvicoltura e pesca» dove arriva fino al 16,9 per cento. [...]

 

evasione fiscale 1 evasione fiscale 1

L’85% dell’Irpef la versano dipendenti e i pensionati. Soggetti per i quali l’evasione fiscale è quasi impossibile se non per “lavori irregolari” tra contratti non dichiarati o solo parzialmente registrati. Con il risultato di penalizzare proprio le pensioni del futuro che dovranno sostenere il grosso delle entrate fiscali. Il risultato è che alle casse dello Stato, secondo le stime contenute nella Nadef, mancano, sul fronte Irpef, 4,2 miliardi di euro l’anno nel triennio 2018-2020. [...]

 

agenzia delle entrate agenzia delle entrate

Nello stesso triennio, sono 2,8 miliardi l’anno i denari che i lavoratori irregolari avrebbero dovuto versare agli istituti di previdenza e addirittura 9,1 miliardi quelli dovuti dalle imprese. In totale si tratta di quasi 12 miliardi di euro in meno ogni anno. Un buco non da poco in un momento in cui la spesa per pensioni continua a crescere, mentre i contributi versati regolarmente dai lavoratori continuano a calare. Tra le altre voci di evasione fiscale, ci sono 5,3 miliardi di Imu e Tasi: un contribuente su cinque non versa il dovuto. [...]

evasometro evasometro evasione fiscale evasione fiscale

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...

DAGOREPORT - VIVA IL POPOLO, A MORTE I CONTI! IL GOVERNO DUCIONI, NEL SUO CONTINUO TENTATIVO DI STRAVOLGERE L’ASSETTO COSTITUZIONALE, HA PUNTATO ORA LA CORTE DEI CONTI, OVVERO I MAGISTRATI CHE HANNO COME COMPITO PRIMARIO IL CONTROLLO DEI CONTI DEL PAESE – C’È GRANDISSIMA PREOCCUPAZIONE TRA I MAGISTRATI DELLA CORTE PER LA RIFORMA CHE PASSA CON IL NOME DI DDL FOTI, CHE SVUOTA LE FUNZIONI DELLA CORTE - LA DUCETTA NON SI FERMA. E INIZIA UN ALTRO ATTACCO ALLA MAGISTRATURA. CHE COSA FARÀ IL PRESIDENTE MATTARELLA?

DAGOREPORT - LA SCONFITTA IN LIGURIA CONTE PUÒ TATUARSELA SULLA COSCIENZA. UN GIOCO AL MASSACRO, QUELLO DEL M5S, CHE SI TRASFORMA IN FARSA, VISTO CHE ITALIA VIVA, ESCLUSA CON IGNOMINIA DALL’ALLEANZA ELETTORALE IN LIGURIA, SARÀ PRESENTE A SUPPORTO DEL CAMPOLARGO SIA IN UMBRIA CHE IN EMILIA ROMAGNA – LA FORZA CHE MANCHERA’ SEMPRE ALLA SINISTRA SI CHIAMA “FATTORE BERLUSCONI”. OVVERO: PUR NELLA TOTALE DIVERSITÀ DI IDEE, NEL MOMENTO DECISIVO FORZA ITALIA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SI UNISCONO PER INCASSARE LA CUCCAGNA DEL POTERE - LA SOLITA PARACULAGGINE CON CUI GIORGIA MELONI HA PROVATO A GIUSTIFICARE LA PERDITA DI QUASI 100MILA VOTI RISPETTO ALLE EUROPEE - LA LEZIONE PIÙ EVIDENTE DEL VOTO LIGURE È CHE IL PD, CHE ELLY VUOLE FAR TORNARE UN PARTITO DI SINISTRA, SENZA UN SOLIDO ALLEATO DI CENTRO VA A SBATTERE - SE IL GOVERNO DUCIONI PORTA A CASA IL 3 A 0...