ESSELUNGA: GLI EREDI LA TIRERANNO PER LA LUNGA - IL CDA DECIDE DI METTERE IN PAUSA LA VENDITA DELLA CATENA DEI SUPERMERCATI ''IN CONSIDERAZIONE DELLA SCOMPARSA DEL DOTTOR CAPROTTI''. USARE IL LUTTO PER PRENDERE TEMPO - L'ETERNO E ONNIPRESENTE NOTAIO PIERGAETANO MARCHETTI NOMINATO PRESIDENTE AL POSTO DEL DEFUNTO BERNARDO
ESSELUNGA: DA CDA STOP A VENDITA,MARCHETTI PRESIDENTE SUPERMARKETS ITALIANI
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Il Cda di Supermarkets Italiani si e' riunito oggi, a Milano, per ricordare la figura del presidente, Bernardo Caprotti, scomparso venerdi' scorso. Il consiglio, si legge in una nota, ha deliberato di cooptare, in sostituzione dello scomparso Bernardo Caprotti, il notaio Piergaetano Marchetti che e' stato nominato presidente. Inoltre il Cda ha deliberato 'in considerazione della scomparsa del dottor Bernardo Caprotti, di non dar corso, allo stato, ad operazioni relative alla controllata Esselunga'.
ESSELUNGA: GLI ATTORI IN CAMPO E I NUMERI DEL GRUPPO CONTESO
(ANSA) - Un impero da 7,3 miliardi di euro di fatturato e 290 milioni di utile con un valore nell'ordine dei 6 miliardi. Sono i numeri del gruppo Esselunga, la catena di supermercati fondata da Bernardo Caprotti al centro di una lunga dinasty, che rischia di sfociare in nuova guerra dopo la scomparsa, lo scorso 30 ottobre, a 90 anni, dell'imprenditore brianzolo.
A confrontarsi sono le due famiglie di Caprotti, da una parte la moglie Giuliana Albera con la figlia Marina Sylvia, dall'altra Giuseppe e Violetta, figli di primo letto, estromessi anni fa dall'azienda e impegnati da allora in una battaglia anche giudiziaria per far valere le loro ragioni. L'attenzione è oggi concentrata sull'apertura del testamento. Dalle ultime disposizioni del patron di Esselunga dipenderà il futuro assetto del gruppo, per il quale il fondatore stava valutando la vendita alla luce delle proposte d'acquisto arrivate dai fondi Blackstone e Cvc, al vaglio dell'advisor Citigroup.
La 'legittima' riserva il 25% dell'asse ereditario alla moglie e il 50% ai figli in parti uguali (quindi il 16,66% a testa) mentre la parte restante è nella libera disponibilità del defunto. Se Caprotti ha deciso di assegnare quest'ultimo 25% alla consorte e alla figlia Marina, nelle mani delle due donne si concentrerà il 66,7% di Supermarkets Italiani, la holding di controllo di Esselunga. In questo modo ci sarebbe un socio di riferimento forte in grado di mandare in porto anche la vendita del gruppo. Ma tale disposizione testamentaria potrebbe non piacere affatto a Violetta e a Giuseppe.
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