UN COLPO AL CERCHIAI E UNO ALLA BOTTE – DOPO L’AD CASTELLUCCI ANCHE IL PRESIDENTE DI AUTOSTRADE SI DIMETTE DALLA CARICA E DAL BOARD DI ASPI. FORMALMENTE PER LA “COMPLESSITÀ RAGGIUNTA DAL GRUPPO ATLANTIA”, MA È DIFFICILE PENSARE CHE NON C’ENTRI IL CROLLO DEL PONTE DI GENOVA – IL 16 E IL 17 DICEMBRE SCIOPERO DI TUTTI I DIPENDENTI DEL GRUPPO
1 – AUTOSTRADE: SINDACATI, SCIOPERO ASPI 16-17 DICEMBRE
(ANSA) - "Prima azione di sciopero di 4 ore domenica 16 e lunedì 17 dicembre di tutti i dipendenti di Autostrade per l'Italia e delle Società ad essa collegate". Lo proclamano le Segreterie nazionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Sla-Cisal e Ugl Viabilità e Logistica, spiegando che alla base della protesta c'è "l'interpretazione strumentale dell'accordo del 19 luglio scorso, che neutralizza uno dei suoi punti qualificanti, relativo al ricambio generazionale e alle sue ricadute occupazionali, prioritariamente sul bacino dei precari".
La protesta riguarda anche le società collegate ad Autostrade per l'Italia: Società ad essa collegate: Gruppo Telepass, SDS, Autostrade Tech, ADMoving, Atlantia. Lo sciopero si svilupperà con l'astensione "del personale addetto all'esazione e quello turnista, domenica 16 dicembre dalle ore 10,00 alle 14,00, dalle 18,00 alle 22,00 e dalle ore 22,00 alle 2,00 di lunedì 17 dicembre; mentre il personale tecnico amministrativo, compresi i Punto Blu, sciopererà le prime 4 ore della prestazione di lunedì 17.
GIOVANNI CASTELLUCCI E FABIO CERCHIAI
"Per la sicurezza della circolazione saranno garantiti i servizi minimi previsti dalla normativa vigente in materia di sciopero nei servizi pubblici essenziali", concludono i sindacati, precisando che "gli eventuali disagi per l'utenza e alla sicurezza della circolazione ai caselli dovranno essere attribuiti esclusivamente alle scelte di Aspi di chiudere le piste non automatizzate di esazione, per vanificare gli effetti dello sciopero sulle entrate da pedaggio".
2 –CERCHIAI LASCIA LA PRESIDENZA DI AUTOSTRADE PER L' ITALIA
Francesco Bertolino per “MF – Milano Finanza”
Fabio Cerchiai lascerà la presidenza di Autostrade per l' Italia. Nel corso del cda di ieri, si legge in una nota, Cerchiai ha anticipato l' intenzione di dimettersi dalla carica e dal board di Aspi «alla luce della nuova dimensione e complessità raggiunta dal Gruppo Atlantia, a seguito del perfezionamento dell' acquisizione di Abertis». La decisione sarà formalizzata «una volta che sarà concluso il processo di individuazione del sostituto».
GIOVANNI CASTELLUCCI E FABIO CERCHIAI
Cerchiai si accoda così all' ad di Aspi, Giovanni Castellucci, che aveva già pubblicamente annunciato identica volontà di dimettersi dalla società per concentrarsi sulla guida della capogruppo Atlantia, come confermato anche nel corso del cda di ieri. «Per il ruolo importante a livello mondiale che Atlantia ha assunto negli ultimi tempi il processo di riduzione delle mie responsabilità in Autostrade che era iniziato prima della tragedia è ripreso», aveva detto a fine novembre Castellucci.
Autostrade dovrà ora andare alla ricerca di sostituti per i ruoli apicali: sui nomi si sono già fatti molti nomi, ma al momento non vi è alcuna certezza. C' è anche chi ha letto le dimissioni annunciate da Cerchiai e Castellucci come la volontà di dare un segnale al governo, che in più occasioni aveva chiesto una discontinuità gestionale al vertice di Aspi, a seguito del crollo del Ponte Morandi del 14 agosto.
GIOVANNI CASTELLUCCI E FABIO CERCHIAI
Se davvero il passo indietro di Cerchiai e Castellucci va in questa direzione, si tratterà di capire come questa scelta impatterà sulla trattativa col governo relativa alle concessioni autostradali del gruppo che fa capo alla famiglia Benetton. Lo scontro fra governo e Autostrade, d' altronde, è tutt' altro che sopito. Ieri, infatti, il cda di Aspi ha anche autorizzato la presentazione del ricorso contro il decreto di nomina del commissario straordinario (Marco Bucci, sindaco di Genova) che di fatto esclude l' azienda dalla gara per la ricostruzione del ponte (nonché contro alcuni decreti emessi dal commissario stesso).
i meme sui benetton e il crollo del ponte di genova
Il cda, però, ha anche precisato di non voler «determinare in alcun modo ritardi o ostacoli alla ricostruzione del viadotto Polcevera» e che «la dovuta difesa dei diritti e degli interessi della società non rallenterà le attività avviate dal Commissario». Perciò il ricorso non conterrà istanza di sospensiva, consentendo la prosecuzione dei lavori. (riproduzione riservata)