costa enasarco

ENASARCO, SALE LA TENSIONE: IL PRESIDENTE ROBERTO COSTA SCRIVE ALL’ANAC DI RAFFAELE CANTONE PER NOTIFICARE CHE ESSENDO UNA FONDAZIONE PRIVATA PUÒ FAR QUELLO CHE VUOLE. ANCHE CESTINARE LA “GARA EUROPEA” PER INDIVIDUARE I NUOVI GESTORI DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE E SOSTITUIRLA CON UN “BEAUTY CONTEST”…

Goffredo Buscaglia - http://www.affaritaliani.it/economia/enasarco-sale-la-tensione-per-costa-conta-solo-confcommercio-544032.html

 

ENASARCO 1

 

Ci mancava il “beauty contest”: ma chi affiderebbe alla giuria di un “concorso di bellezza” la scelta del gestore dei propri soldi? Nessuno, ovviamente. C’è concorso e concorso… eppure è proprio la scelta che Roberto Costa, il presidente di Enasarco – la cassa di previdenza privata che cura le pensioni di 230 mila agenti di commercio – ha fatto, con un bel dietrofront rispetto ad una precedente delibera da lui stesso promossa otto mesi fa che invece, molto più opportunamente, prevedeva il metodo ineccepibile della “gara europea” per individuare i nuovi gestori del patrimonio immobiliare.

 

Misteri dell’ente più importante e certamente più discusso nella variegata galassia delle casse. Che dovrà ora vedersela con un ministero vigilante quello del lavoro, affidato alle cure del vicepremier grillino Luigi Di Maio.

GIANROBERTO COSTA ENASARCO

 

Ebbene, mercoledì Enasarco celebrerà appunto un mega-consiglio straordinario con una ventina di punti all’ordine del giorno, dall’organizzazione dei lavori all’indennità dei sindaci ai rapporti con i gestori dei Fondi, che se tutto dovesse essere esaminato attentamente dovrebbe protrarsi per giorni.

 

E non sarà possibile, ma lo stile gestionale un po’ bonapartista è quello che ormai connota Costa, che per superare la fastidiosa gara europea e procedere con il suo amato beauty contest ha raccolto un parere legale e ha scritto all’Anac, nella persona del presidente Raffaele Cantone, per notificare che essendo Enasarco una fondazione privata può far quello che vuole.

immobili Enasarco1

 

Vero, e anche no, visto che amministra risparmio previdenziale primario di pubblico interesse, nel senso che i suoi iscritti non prendono la pensione Inps e se l’ente saltasse, diventerebbero automaticamente oggetto di “salvataggio” pubblico: di qui la vigilanza del ministero del Lavoro e del ministero dell’Economia.

 

gian roberto costa

Tutto ciò va letto alla luce di anni di polemiche e carte bollate e di un clima pesante che, per esempio, ha recentemente portato l’unica categoria professionale competente in materia finanziaria, quella dei promotori rappresentati dall’Anas, a prendere posizione con molta severità contro questo stile gestionale, totalmente schiacciato sull’azionista di maggioranza” che è Confcommercio.

 

CASE ENASARCO

“Se non ci saranno novità a livello di statuto organizzeremo la raccolta firme per rendere contendibile la Fondazione", ha dichiarato pochi giorni fa Maurizio Bufi, presidente dell’Anasf, lamentando che la sua categoria sia sotto-rappresentata nel vertice dell’ente, dove si prendono le decisioni chiave sulle modalità di gestione del patrimonio, che ammonta a molti miliardi di euro.

Maurizio Bufi

 

Maurizio Bufi, uomo sempre misurato e attento alle parole, stavolta non ha usato mezze misure: "Quando si fanno degli accordi questi devono essere mantenuti. Costa è stato eletto grazie all'importante contributo della nostra categoria professionale”, dice Bufi, “ed è importante livellare il campo da gioco come era stato stabilito in campagna elettorale. Per farlo bisogna intervenire su Stato e Regolamento elettorale di Enasarco per garantire a tutte le rappresentanze, quindi non solo Anasf, lo stesso trattamento".

gian roberto costa

 

Di sfondo, la sostanziale scontentezza per la gestione dell’ingentissimo patrimonio dell’ente, scontentezza che – vista dall’ottica competente dei consulenti finanziari – appare particolarmente grave, quasi inquietante. Per questo che Bufi non esclude che l’Anasf possa presentarsi alla prossime elezioni Enasarco da sola.

 

Lo stesso bilancio 2017 è stato, sì, approvato ma con il voto contrario di circa il 45% del mondo agenti, cioè i rappresentati di Federagenti, Confesercenti, FIARC e Anasf. Complessivamente lato agenti sono stati 17 i voti contrari, 22 quelli a favore e 1 astenuto.

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