garrone brachetti peretti

CAMBIO DI GUARDIA ALLA POMPA - LA FAMIGLIA GARRONE E LA MULTINAZIONALE FRANCESE TOTAL-ERG CEDONO, PER 450 MILIONI, 2600 STAZIONI DI SERVIZIO AL GRUPPO API DEI BRACHETTI PERETTI CHE DIVENTA IL PRIMO OPERATORE ITALIANO NELLA DISTRIBUZIONE DI BENZINA

Teodoro Chiarelli per “la Stampa”

 

EDOARDO GARRONE

Il gruppo Api acquisisce il 100% di TotalErg. Risultato: cambia la mappa della distribuzione dei carburanti in Italia. La Erg della famiglia Garrone esce definitivamente dal settore petrolifero puntando definitivamente sull' idroelettrico e sull' eolico. La multinazionale francese Total si concentra in Italia sul settore dei lubrificanti. Il gruppo Api, che già negli anni scorsi aveva rilevato la Ip dal gruppo Eni, diventa il principale operatore nazionale con 5 mila stazioni di servizio davanti proprio al "cane a sei zampe".

 

Api ha rilevato l' intero pacchetto azionario di TotalErg (51% Erg, 49% Total) per 450 milioni di euro. Il perimetro dell' operazione comprende 2.600 stazioni di servizio della rete, il polo logistico di Roma ed il 25,16% della raffineria di Trecate.

 

UgoMaria Brachetti Peretti

L' efficacia dell' operazione, il cui closing è atteso entro il 31 gennaio 2018, è condizionata all' approvazione dell' Antitrust e al completamento della scissione del ramo di azienda di TotalErg relativo al settore dei lubrificanti a favore di Total Italia, con riferimento alla quale Erg e Total Marketing Services, sempre ieri, hanno siglato un accordo vincolante che prevede la vendita da parte di Erg al gruppo Total della propria quota (51%) in tale società.

 

L' importo complessivo che Erg incasserà per l' equity value dalla transazione è pari a 273 milioni di euro. Con questa operazione, come detto, Api disporrà di oltre 5 mila punti vendita su tutto il territorio nazionale, dell' attività delle raffinerie di Falconara Marittima (Ancona) e di Trecate, e di una logistica distribuita sia sul Tirreno che sull' Adriatico. Sulla base dei risultati aggregati del 2016, il nuovo gruppo raggiungerebbe un fatturato pari a circa 6 miliardi di euro.

 

TOTAL ERG

«Siamo molto soddisfatti - ha dichiarato Ugo Brachetti Peretti, presidente di Api - per l' esito positivo di questa operazione fortemente italiana. Un' operazione industriale che ha un carattere strategico sia per il nostro gruppo, che rinforza la posizione sul mercato e la propria capillarità sul territorio nazionale, sia per l' evoluzione futura dell' intero settore italiano dei carburanti e della mobilità».

 

Soddisfatto anche Luca Bettonte, amministratore delegato di Erg, che ha guidato negli ultimi anni il passaggio della società genovese dal settore petrolifero a quello delle energie rinnovabili. «Questa importante operazione segna la definitiva uscita di Erg dal mondo oil.

Un' operazione che si conclude dopo oltre un anno di intenso e complesso lavoro, e che ci permette di massimizzare il valore della nostra partecipazione nell' ambito del processo di consolidamento del settore downstream in Italia.

 

Questa cessione, coerente con la nostra strategia e il nostro ruolo di produttori di energia verde ci permette di rafforzare ulteriormente la capacità finanziaria al fine di proseguire il nostro percorso di crescita nelle rinnovabili».

GRUPPO API

 

Edoardo Garrone, presidente di Erg ed espressione insieme ai fratelli e ai cugini Mondini dell' azionista di maggioranza, guarda già al futuro prossimo. «Metteremo le nuove risorse ricavate dalla vendita a disposizione del piano industriale che vedrà la luce all' inizio del prossimo anno. Continueremo a investire nelle energie rinnovabili e presto aggiungeremo una terza gamba al nostro core business: dopo l' idroelettrico e l' eolico, il fotovoltaico».

Ultimi Dagoreport

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...