montezemolo italo

BINARIO TRISTE E SOLITARIO – IL FONDO AMERICANO “GIP” STA VALUTANDO LA VENDITA PER 4 MILIARDI NEL 2023 DI NTV (ITALO), ACQUISTATA NEL 2018 PER 2 MILIARDI. LA SOCIETÀ DEI TRENI CREATA DA MONTEZEMOLO E CATTANEO HA UN DEBITO DI 1,2 MILIARDI: DALL’USCITA GIP AVREBBE UNA PLUSVALENZA DI “SOLI” 800 MILIONI, ANCHE SE GLI INVESTIMENTI DEL PNRR POTREBBERO FAR MIGLIORARE I CONTI – IL FONDO È DELUSO DA ANNI DELL’ANDAMENTO DI NTV, MA ORA L’EXIT STRATEGY SEMBRA DAVVERO CONCRETA…

 

 

Andrea Rinaldi per www.corriere.it

 

italo treni coronavirus

I treni di Italo verso una nuova stazione. Global Infrastructure Partners — il fondo Usa che ha acquisito Ntv, la società di servizi ferroviari proprietaria dei treni rossi — starebbe valutando l’uscita dopo essere entrata come socio di maggioranza al 72% nel 2018 per 2 miliardi.

 

L’exit, secondo indiscrezioni di Bloomberg, potrebbe aggirarsi intorno ai 4 miliardi di euro. Gip potrebbe iniziare a valutare l’interesse per Italo da parte di potenziali acquirenti nei prossimi mesi, qualora decidesse di procedere con la vendita, ma l’uscita potrebbe avverarsi a partire dal 2023, cioè alla scadenza dei cinque anni di gestione. Insomma i «se» non mancherebbero: Ntv ha in pancia un debito di 1,2 miliardi dovuto agli investimenti sui nuovi convogli (raddoppiati a 51 dall’ingresso del fondo), sul personale (passato da poco meno di mille unità a 1.500) e in tecnologia.

BOMBASSEI MONTEZEMOLO PUNZO DELLA VALLE PRESENTANO ITALO NTV

 

L’exit a quel prezzo significherebbe per Cib una plusvalenza di «soli» 800 milioni. Ma ieri dal ministero delle Infrastrutture a Ntv è arrivata la seconda tranche di ristori: 91,5 milioni più altri 86,5, mentre 145,6 milioni erano già stati assegnati (a Trenitalia sono arrivati invece 279,8 milioni più 2138 milioni; 364 quelli già incassati). Il rosso quindi diminuirebbe e la plusvalenza salirebbe a un più congruo miliardo.

 

I conti in crescita

festa per i cinque anni di italo treno

È poi vero che gli investimenti del Pnrr sull’Alta velocità, in particolare al Sud possono essere un volano per il business di Italo.

 

La società presieduta da Luca Cordero di Montezemolo, con Flavio Cattaneo vicepresidente — e azionisti di peso come Allianz (11,5%), Ip Infra Investors (7,6%), e altri soci come blasonati quali gli stessi vertici, Alberto Bombassei, Isabella Seragnoli e Peninsula Capital — ha infatti realizzato ricavi operativi per 487 milioni di euro (dai 413,4 del 2020) con un risultato operativo positivo per 91 milioni (dai 51 dell’anno prima) e un utile netto di 104,3 milioni.

 

Articoli correlati

IL FONDO AMERICANO CHE HA COMPRATO ITALO STA PENSANDO DI VENDERE LA QUOTA DI MAGGIORANZA

 

 

 

 

 

 

TRENO ITALO BLOCCATO PER ORE A FROSINONEGIORGIO NAPOLITANO E LUCA MONTEZEMOLO SU UN TRENO ITALO jpeg

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…