NUBI SU ORCEL – IL PROXY ADVISOR ISS CONSIGLIA AGLI AZIONISTI DI UNICREDIT DI BOCCIARE L’AUMENTO DI STIPENDIO PER L’AMMINISTRATORE DELEGATO: “IL COMPENSO PERCEPITO NEL 2022 È GIÀ COMPETITIVO” – SECONDO LO SCHEMA GIÀ APPROVATO DAL CDA, IL BANCHIERE POTREBBE ARRIVARE A INCASSARE FINO A 9,75 MILIONI DI EURO L'ANNO - IN MPS HANNO IL PROBLEMA OPPOSTO: PAGANO TROPPO POCO
Estratto dell’articolo di F.B. per “La Stampa”
[…] In vista dell'assemblea del 31 marzo, il proxy advisor Iss ha consigliato agli azionisti di UniCredit di bocciare la nuova politica di retribuzione dell'amministratore delegato, Andrea Orcel.
Lo schema approvato dal cda prevede che il banchiere possa incassare fino a 9,75 milioni di euro all'anno al superamento di determinati obiettivi finanziari e non. «L'aumento del 30% dello stipendio dell'ad e il nuovo meccanismo di sconto sul prezzo di conversione dei premi in azioni potrebbero risultare in un aumento eccessivo della remunerazione», osserva Iss.
Secondo il proxy, il compenso percepito nel 2022 da Orcel era già «competitivo rispetto ai concorrenti», mentre l'aumento del 30% spingerebbe la sua paga fissa «al di sopra del primo quartile e del 55% al di sopra della mediana». Ben oltre, cioè, gran parte delle banche europee.
Il confronto con gli altri istituti è alla base anche delle rivendicazioni del consiglio di amministrazione di Monte dei Paschi di Siena che nelle carte predisposte per l'assemblea del 20 aprile ha scritto di ritenere «inadeguati» i propri compensi.
La banca […] ha versato alla presidente, Patrizia Grieco, 110 mila euro e ai consiglieri 65 mila euro. Tale remunerazione sarebbe inadeguata all'incarico e ai tempi necessari a svolgerlo, quantificati in 200 giorni l'anno per il presidente e in 50-60 giorni per i consiglieri. Secondo il cda, inoltre, non consentirebbe di attrarre le migliori professionalità in Mps. O meglio, di mantenerle […].