montepaschi viola profumo

MONTE DEGLI SCAZZI DI SIENA – IL TRIBUNALE DI MILANO HA CONDANNATO PER LITE TEMERARIA I FONDI YORK PER LA CAUSA CONTRO LA BANCA E GLI EX VERTICI ALESSANDRO PROFUMO E FABRIZIO VIOLA - IL CONTO SARA’ SALATO E ARRIVERÀ OLTRE 1,5 MILIONI DI EURO – CONSULENTE DEI FONDI ERA IL FINANZIERE GIUSEPPE BIVONA, GRANDE ACCUSATORE DELL’ALLORA GESTIONE DELLA BANCA SENESE. MPS AVEVA GIÀ OTTENUTO UNA VITTORIA IN APPELLO CONTRO UN ALTRO HEDGE FUND, ALKEN, CHE CHIEDEVA OLTRE 400 MILIONI DI EURO DI RISARCIMENTO…

alessandro profumo a villa taverna per la festa dell indipendenza usa

(di Corrado Chiominto) (ANSA) - Il ricorso alla magistratura intentata dai Fondi York su Mps è stata considerata dal tribunale di Milano una lite temeraria. E il conto sarà salato: tra spese legali e risarcimenti per la lite ai singoli soggetti interessati dal ricorso il conto arriverà oltre 1,5 milioni di euro. Questo, ovviamente, senza considerare gli onorari pagati per gli avvocati.

 

La sentenza di primo grado condanna quattro fondi York a pagare circa 1,1 milioni di spese processuali in favore delle società Mps e Nomura ed anche verso gli ex vertici Alessandro Profumo e Fabrizio Viola e l'allora presidente del collegio sindacale Paolo Salvatori. A questo importo si aggiungono altri 460mila euro che dovranno essere versati ai sensi dell'articolo del codice civile sulle liti temerarie, una norma quella sull' 'abuso di processo' che raramente trova applicazione sul fronte finanziario.

 

FABRIZIO VIOLA

La decisione è contenuta nella sentenza appesa depositata dalla sezione del tribunale milanese specializzata nel diritto d'impresa e si aggiunge a quella del recente passato relativa alle richieste del fondo Alken, di cui era consulente Giuseppe Bivona uno dei principali contestatori dell'allora gestione del Monte dei Paschi. Viola, Profumo e Salvatori sono statati scagionati da ogni accusa, e anzi ora riceveranno indietro una sorta di risarcimento. La sentenza, di 59 pagine, rigetta tutte le richieste avanzate dai Fondi perchè prive 'di qualsiasi fondamento'.

 

E questo implica "la condanna degli attori al pagamento delle spese processuali che si liquidano, avuto riguardo all'entità del credito risarcitorio oggetto della domanda ed alla complessità delle questioni affrontate nella misura corrispondente ai parametri medi". In pratica dovranno essere pagati 240mila euro, maggiorati del 15% di spese generali nei confronti di: Banca MPS; Alessandro Profumo e Fabrizio Viola; Paolo Salvadori e Nomura International. Ma a questo si aggiunge l'aspetto di lite temeraria con una sanzione pari "alla metà delle spese processuali".

 

ALESSANDRO PROFUMO E GUIDO CROSETTO

"La proposizione in giudizio da parte degli investitori professionali senza la dovuta prudenza - prosegue la sentenza - di una domanda risarcitoria di entità esorbitante nei confronti degli istituti di credito convenuti e dei loro organi sociali attraverso la prospettazione di una responsabilità da investimento disinformato in relazione a rischi all'epoca ben noti al mercato e la deduzione di un danno neanche astrattamente configurabile in relazione al tipo di strumenti finanziari prescelti dà luogo a responsabilità aggravata per abuso del processo e alla conseguente condanna al pagamento della sanzione prevista dall'art. 96 comma 3 c.p.c. equitativamente determinata per ciascuno dei convenuti in misura pari alla metà delle spese processuali". Nel testo della sentenza si ripercorrono le contestazioni e i tempi delle comunicazioni. Per i giudici "non era configurabile alcuna alterazione decettiva (ingannevole ndr) nel quadro informativo fornito all'epoca".

 

fabrizio viola

I rilievi riguardano inizialmente la "laconicità" della descrizione e della esatta scansione temporale delle operazioni effettuate dai fondi York. Ma proseguono spiegando che per investitori di quel valore tecnico non potevano non aver valutato le informazioni diffuse sin dall'aprile 2013 anche sulla spinta di richiesti di chiarimenti della Consob quando la banca aveva compiuto una complessa operazione di finanza strutturata con Nomura, aveva indicato il valore negativo per 308 milioni del fair value iniziale, erano state spiegate le ragioni sottostanti all'operazione, aveva fornito prospetti pro-forma allegati al bilancio, aveva illustrato effetti e clausole per le banche. Per tutto questo - è scritto - "deve escludersi persistessero carenze informative sulle operazioni di finanza struttura incriminate".

GIUSEPPE BIVONA

 

Secondo i giudici le informazioni "erano infatti più che sufficienti a consentire all'investitore accorso sul mercato azionario di borsa di valutare sia i rischio specificatamente connesso alla natura delle operazioni in derivate Santorini e Alexandria, sia il rischio legato all'esito degli accertamenti in corso da parte dell' autorità di vigilanza in ordine alla necessità di incrementare in misura anche rilevanti gli accantonamenti a copertura del rischio derivante dai crediti deteriorati". (ANSA).

monte dei paschi di sienaMONTE DEI PASCHI DI SIENA

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...