sinochem marco tronchetti provera pirelli

CHE INTENZIONI HA IL GOVERNO CON PIRELLI? –  CON IL NUOVO PATTO, ENTRATO IN VIGORE IL 19 MAGGIO SCORSO, I CINESI DI SINOCHEM (CHE POSSIEDONO IL 37% DEL GRUPPO) SONO MOLTO PIÙ FORTI E LA LORO INFLUENZA È ANDATA MOLTO OLTRE QUANTO PREVISTO DAGLI ACCORDI ORIGINARI - A PALAZZO CHIGI, DOVE SONO ALLE PRESE ANCHE CON I DUBBI SUL RINNOVO DELLA VIA DELLA SETA, HANNO AVVIATO LA PROCEDURA DI GOLDEN POWER - DAGO: PARE CHE IL GOVERNO SIA INTENZIONATO A STERILIZZARE I VOTI DEI CINESI. COME LA PRENDERÀ PECHINO? AH, SAPERLO...

marco tronchetti provera

1. IN PIRELLI CON IL NUOVO PATTO I CINESI SONO PIÙ FORTI

(ANSA) - I cinesi in Pirelli, con il nuovo patto entrato in vigore il 19 maggio e attualmente sospeso, diventano più forti. Emerge dal confronto con il patto del 2017.

 

Mtp e Camfin avranno un consigliere in meno: Marco Tronchetti Provera sarà solo vicepresidente esecutivo, e non più amministratore delegato, avendo esercitato - con l'indicazione di Giorgio Bruno - la successione prevista nei precedenti patti. In futuro l'ad verrà scelto dalla lista di Cnrc.

 

Se oggi è espressione del socio italiano, allo scadere di questo patto potrebbe essere di sola espressione cinese. La procedura di Goden Power ha acceso un faro su tutti questi elementi.

 

pirelli cina

Nel cda, originariamente otto consiglieri erano di espressione cinese, quattro di espressione Mtp e altri tre delle minoranze. Ora sono nove di espressione cinese, tre Mtp e tre delle minoranze. L'efficacia del patto tra Sinochem (37%) e Camfin (14,1%), siglato nel maggio 2022, è sospesa, in attesa del pronunciamento del Governo sulla golden power, atteso entro giugno (ovvero prima dell'assemblea del 29 giugno, che chiederà ai soci di fissarne una a luglio per la nomina del cda).

 

SINOCHEM

L'istruttoria per l'esercizio della Golden Power passa attraverso le audizioni delle parti: secondo il Messaggero, sarebbero state fissate due audizioni per il 6 e 8 giugno. "Noi restiamo dell`idea che le indiscrezioni dei mesi scorsi sulla possibile uscita da parte di Sinochem siano realistiche - commentano gli analisti di Equita -. Per questo la cordata italiana di Camfin-Brembo (che raccoglie il 24% del capitale, includendo il partner cinese di Camfin Niu), ha siglato un patto di consultazione per votare congiuntamente in assemblea. La decisione sulla golden power potrebbe avviare o accelerare il processo".

 

2. PIRELLI, NEL MIRINO DEL GOVERNO LE INVASIONI DI CAMPO DEI CINESI: INTERFERENZE DI SINOCHEM NELLA GESTIONE AZIENDALE

Estratto dell’articolo di Rosario Dimito per www.ilmessaggero.it

 

LOGO CAMFIN

lI governo accende un faro su Sinochem, multinazionale statale cinese impegnata nella produzione e commercio di prodotti chimici e fertilizzanti e nell’esplorazione e produzione di petrolio, azionista tramite la controllata Cnrc di Pirelli con il 37% del capitale.

 

Dopo l’apertura del procedimento di golden power su notifica del socio orientale, l’istruttoria sarebbe arrivata a uno snodo cruciale: secondo quanto risulta al Messaggero, l’Ufficio per le attività propedeutiche all’esercizio dei poteri speciali guidato da Bernardo Argiolas ha fissato due audizioni, per il 6 e l’8 giugno, al fine di ascoltare i vertici di Sinochem e di Pirelli, in modo da integrare l’attività svolta finora e poter arrivare a una decisione sulla legittimità della partecipazione entro giugno.

 

sinochem

In tempo utile per chiarire gli assetti del gruppo degli pneumatici e consentire lo svolgimento dell’assemblea il 29 giugno per l’ok al bilancio 2022 e in una successiva riunione, entro luglio, il rinnovo del cda.

 

Il faro del dipartimento di Palazzo Chigi è rivolto all’ultimo patto entrato in vigore venerdì scorso, quando è stata convocata l’assemblea, che resta congelato in attesa del responso sul golden power, così come i diritti di voto di Cnrc.

 

[...] A quanto risulta, il dipartimento Golden Power avrebbe rilevato […] che l’influenza dei consiglieri cinesi sarebbe andata oltre quanto previsto dai patti originari, l’ultimo del 16 maggio 2022 e, più in generale, dall’impegno a non interferire nella gestione della società come previsto nel 2015 al momento dell’ingresso in Pirelli. Va ricordato che nell’Opa condotta con Camfin da 7,5 miliardi, investirono 2,2 miliardi anche se nel 2017 durante il ritorno di Pirelli in Borsa ricollocarono il 20% per 1,3 miliardi.

TRONCHETTI PROVERA

 

LA VIA DELLA SETA

In questi anni gli azionisti cinesi, spinti anche dal mutato quadro geopolitico, avrebbero tentato di imporre regole non compatibili con una società quotata, snaturando gli accordi originari con interferenze e violazioni su una serie di punti che attengono l’autonomia gestionale riconosciuta alla leadership di Marco Tronchetti Provera.

 

Dunque, entro un mese maturerà l’indirizzo del governo Meloni, alle prese anche con la difficile partita della Via della Seta,  […]

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – DA DE GASPERI A TOGLIATTI, DA CRAXI A BERLUSCONI, LE SCELTE DI POLITICA ESTERA SONO SEMPRE STATI CRUCIALI PER IL DESTINO DELL’ITALIA - ANCOR DI PIU' NELL’ERA DEL CAOS TRUMPIANO, LE QUESTIONI INTERNAZIONALI SONO DIVENTATE LA DISCRIMINANTE NON SOLO DEL GOVERNO MA DI OGNI PARTITO - NONOSTANTE I MEDIA DEL NOSTRO PAESE (SCHIERATI IN GRAN MAGGIORANZA CON LA DUCETTA) CERCHINO DI CREARE UNA CORTINA FUMOGENA CON LE SUPERCAZZOLE DI POLITICA DOMESTICA, IL FUTURO DEL GOVERNO MELONI SI DECIDE TRA WASHINGTON, LONDRA, BRUXELLES, PARIGI – DOPO IL SUMMIT DI STARMER, GIORGIA DEI DUE MONDI NON PUÒ PIÙ TRACCHEGGIARE A COLPI DI CAMALEONTISMO: STA CON L’UE O CON TRUMP E PUTIN?

friedrich merz

DAGOREPORT – IL “MAKE GERMANY GREAT AGAIN” DI FRIEDRICH MERZ: IMBRACCIARE IL BAZOOKA CON UN FONDO DA 500 MILIARDI PER LE INFRASTRUTTURE E UN PUNTO DI PIL PER LA DIFESA. MA PER FARLO, SERVE UN “BLITZKRIEG” SULLA COSTITUZIONE: UNA RIFORMA VOTATA DAI 2/3 DEL PARLAMENTO. CON IL NUOVO BUNDESTAG, È IMPOSSIBILE (SERVIREBBERO I VOTI DI AFD O DELLA SINISTRA DELLA LINKE). LA SOLUZIONE? FAR VOTARE LA RIFORMA DAL “VECCHIO” PARLAMENTO, DOVE LA MAGGIORANZA QUALIFICATA È FACILMENTE RAGGIUNGIBILE…

trump zelensky vance lucio caracciolo john elkann

DAGOREPORT – LUCIO E TANTE OMBRE: CRESCONO I MALUMORI DI ELKANN PER LE SPARATE TRUMPUTINIANE DI LUCIO CARACCIOLO - A “OTTO E MEZZO” HA ADDIRITTURA SOSTENUTO CHE I PAESI BALTICI “VORREBBERO INVADERE LA RUSSIA”- LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO È STATA L’INTERVISTA RILASCIATA A “LIBERO” DAL DIRETTORE DI “LIMES” (RIVISTA MANTENUTA IN VITA DAL GRUPPO GEDI) - L'IGNOBILE TRAPPOLONE A ZELENSKY? PER CARACCIOLO, IL LEADER UCRAINO "SI E' SUICIDATO: NON HA RICONOSCIUTO IL RUOLO DI TRUMP" - E' ARRIVATO AL PUNTO DI DEFINIRLO UN OPPORTUNISTA INCHIAVARDATO ALLA POLTRONA CHE "FORSE SPERAVA DOPO IL LITIGIO DI AUMENTARE IL CONSENSO INTERNO..." - VIDEO

fulvio martusciello marina berlusconi antonio damato d'amato antonio tajani

DAGOREPORT – CE LA FARANNO TAJANI E I SUOI PEONES A SGANCIARE FORZA ITALIA DALLA FAMIGLIA BERLUSCONI? TUTTO PASSA DALLA FIDEIUSSIONI DA 99 MILIONI DI EURO, FIRMATE DA SILVIO, CHE TENGONO A GALLA IL PARTITO – IL RAS FORZISTA IN CAMPANIA, FULVIO MARTUSCIELLO, È AL LAVORO CON L’EX PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, ANTONIO D’AMATO: STANNO CERCANDO DEI “CAPITANI CORAGGIOSI” PER CREARE UNA CORDATA DI IMPRENDITORI CHE “RILEVI” FORZA ITALIA - LA QUESTIONE DEL SIMBOLO E IL NOME BERLUSCONI…

ursula von der leyen giorgia meloni macron starmer armi difesa unione europea

DAGOREPORT – SI FA PRESTO A DIRE “RIARMIAMO L’EUROPA”, COME FA LA VON DER LEYEN. LA REALTÀ È UN PO’ PIÙ COMPLICATA: PER RECUPERARE IL RITARDO CON USA E RUSSIA SUGLI ARMAMENTI, CI VORRANNO DECENNI. E POI CHI SI INTESTA LA RIMESSA IN MOTO DELLA MACCHINA BELLICA EUROPEA? – IL TEMA È SOPRATTUTTO POLITICO E RIGUARDA LA CENTRALITÀ DI REGNO UNITO E FRANCIA: LONDRA NON È NEMMENO NELL’UE E L’ATTIVISMO DI MACRON FA INCAZZARE LA MELONI. A PROPOSITO: LA DUCETTA È ORMAI L’UNICA RIMASTA A GUARDIA DEL BIDONE SOVRANISTA TRUMPIANO IN EUROPA (SI È SMARCATA PERFINO MARINE LE PEN). IL GOVERNO ITALIANO, CON UN PUTINIANO COME VICEPREMIER, È L’ANELLO DEBOLE DELL’UE…