“NEL 2050 I CITTADINI OVER 65 SARANNO IL 35% DELLA POPOLAZIONE ITALIANA” – IL PRESIDENTE DELL’INPS, GABRIELE FAVA, FA GARBATAMENTE SAPERE AL GOVERNO CHE IL SISTEMA PREVIDENZIALE ITALIANO RISCHIA DI ANDARE A GAMBE ALL’ARIA: “IL PESO DELLA FASCIA DI POPOLAZIONE IN ETÀ AVANZATA CRESCERÀ SULLA QUOTA DI INDIVIDUI IN ETÀ LAVORATIVA (15-64 ANNI). ALLARGARE LA BASE CONTRIBUTIVA È FONDAMENTALE PER LA SOSTENIBILITÀ DEL SISTEMA” – “UNO DEGLI OBIETTIVI DELL'INPS SARÀ AIUTARE LE GIOVANI GENERAZIONI NELLA COSTRUZIONE DEL PROPRIO SALVADANAIO PREVIDENZIALE”

Estratto dell’articolo di Claudia Luise per “La Stampa”

 

Gabriele Fava

«Allargare la base contributiva è fondamentale per la sostenibilità del sistema». Una missione di cui è convinto Gabriele Fava, da pochi mesi nominato alla presidenza dell'Inps. Per Fava è la prima uscita pubblica e la passa a stringere mani e ad ascoltare le richieste del "popolo del Meeting", ripetendo una frase che suona come uno slogan: «L'Inps c'è e ci sarà sempre».

 

Qual è lo scenario pensionistico a cui andranno incontro gli under 35 di oggi?

«In Italia ci sono 10,4 milioni di giovani 18-34 anni, quelli che lavorano sono circa 7 milioni, di questi l'80% presenta contributi stabili nell'ultimo quinquennio coprendo mediamente circa l'80% dell'intero periodo. I restanti, da ritenersi precari o addirittura senza una copertura assicurativa, sono sostenuti da ammortizzatori sociali tra i più inclusivi e generosi dei paesi europei.

 

PENSIONI

Per avere uno scenario pensionistico adeguato, occorre assicurare ai giovani lavoratori opportunità di lavoro, ben retribuito e coperto dal punto di vista previdenziale, sostenendoli con misure di politiche attive del lavoro, non solo passive. Uno degli obiettivi dell'Inps sarà ingaggiare le giovani generazioni sulla "questione previdenziale" e aiutarli nella costruzione del proprio "salvadanaio previdenziale"».

 

[…]

 

Come l'Inps potrà reggere l'urto dell'inverno demografico?

PENSIONI

«Nel 2050 i cittadini over 65 rappresenteranno fino al 35% della popolazione nazionale e questo determina la necessità di ripensare l'attuale sistema di welfare, previdenziale, assicurativo, sanitario. Crescerà il peso di questa fascia di popolazione sulla quota di individui in età lavorativa (15-64 anni). Occorre cogliere l'opportunità di riconsiderare questi cittadini non più come un costo, ma come una risorsa, sostenendo la cosiddetta silver economy. […]

 

In tal senso ricordiamo che il bilancio per l'anno 2023 restituisce la fotografia di un Istituto con i conti in ordine. Dobbiamo avere fiducia nella capacità del sistema Paese di saper affrontare le sfide di cambiamento, grazie anche a un avanzato sistema di welfare».

 

Gabriele Fava

Si è parlato spesso di una carenza di organico. Come procede il piano di assunzioni?

«L'anno scorso l'Inps ha assunto oltre 5mila persone, in larga parte funzionari ma anche medici, tecnici ed avvocati. Entro la fine dell'anno saranno banditi concorsi per oltre 2.500 persone, di cui quasi 2mila per fronteggiare le nuove competenze attribuite all'Istituto in ambito sanitario e circa 400 nuovi ispettori di vigilanza previdenziale».

 

[…]

 

 

Questione Tfs e Tfr: per alcune categorie di dipendenti pubblici si parla anche di sette anni di attesa. Perché?

«Ci sono motivazioni legate alla normativa che prevede il differimento del Tfs/Tfr all'età di vecchiaia se si utilizzano canali di pensionamento anticipato come quelli delle quote.

 

Per quanto riguarda i tempi di liquidazione Inps i tempi mediani non sono distanti dalle previsioni di legge, ci sono casi residuali attribuibili principalmente a ritardi di comunicazione tra pubbliche amministrazioni che non consentono tempestività nell'erogazione della prestazione. L'idea di devolvere obbligatoriamente parte del Tfr ai fondi complementari o ai fondi pensioni aperti mi trova d'accordo. È il momento più opportuno per farlo». […]

PENSIONATIGabriele Fava

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...