NESSUNO TOCCHI RYANAIR! UN PILOTA RIVELA LE PAURE SULLA SICUREZZA E VIENE LICENZIATO ALL’ISTANTE (VIDEO)

1. VIDEO: IL TRAILER DEL SERVIZIO SU RYANAIR DI "DISPATCHES", PROGRAMMA INVESTIGATIVO DI CHANNEL 4

 

2. IL VIDEO INTEGRALE DI "DISPATCHES" SU RYANAIR

http://www.channel4.com/programmes/dispatches/videos/all/ryanair-secrets-from-the-cockpit

3. IL PILOTA CHE HA PARLATO CON "DISPATCHES" SUBITO LICENZIATO DA RYANAIR

Dagonota: Ryanair ha licenziato il pilota John Goss subito dopo la messa in onda del servizio di "Dispatches" - "Secrets from the cockpit" (Segreti dalla cabina di pilotaggio). La compagnia aerea ha silurato il pilota che ha parlato con i giornalisti di Channel 4, e ha dato istruzioni ai suoi avvocati di querelare la rete.

John Goss ha lavorato per Ryanair negli ultimi 25 anni, ed era a pochi mesi dalla pensione. Fa parte del "sindacato informale" dei piloti, e ha confidato a Channel 4 le paure condivise dai suoi colleghi sulla sicurezza dei voli della compagnia aerea irlandese.

"Ryanair non permetterà ai suoi dipendenti di diffamare e mettere in discussione i nostri standard di sicurezza, in particolare nel caso di un pilota che tre settimane fa ha confermato per iscritto che non aveva alcuna preoccupazione riguardo la sicurezza e di non avere nessuna ragione di fare un rapporto all'autorità dell'aviazione irlandese", si legge in un comunicato.

Non solo, la società ha anche inviato un memorandum a tutti i suoi dipendenti annunciando l'immediato licenziamento di Goss. Un bel messaggio mafiosetto per far capire chi comanda e cosa succede a chi mette in discussione la società.


4.TRA TAGLI, GAFFE E SICUREZZA TUTTE LE TURBOLENZE DI RYANAIR
Vincenzo Nigro per "la Repubblica"

Ryanair, croce e delizia del passeggero. Prezzi bassissimi, ma anche servizi all'osso: ti fanno pagare ogni bagaglio trasportato in stiva, due euro per un caffè, e un giorno magari pagherai anche per andare al bagno. La maggioranza dei passeggeri ha deciso però che il prezzo vale il biglietto, è giusto scegliere Ryanair. E infatti in un anno i passeggeri sono aumentati del 3%, 80 milioni hanno scelto la compagnia irlandese lowcost.

L'altro giorno i suoi dirigenti hanno risolto in extremis un'ennesima gaffe: una donna di 78 anni in ottobre aveva comprato un biglietto da 230 sterline per le Canarie. In giugno le hanno scoperto un cancro, è morta in tre settimane. Ma la compagnia di Michael O'Leary rimborsa i biglietti per morte del passeggero solo se sei morto entro 28 giorni prima dal volo. E la povera Beryl Parson era scomparsa troppo presto, a giugno invece che a luglio.

La notizia è finita sui giornali, Ryanair ha fatto rapidamente marcia indietro rimborsando il biglietto, limitando l'imbarazzo con tante condoglianze. Se fosse solo questo sarebbe solo folklore o poco più. Ma c'è un punto oscuro dietro questa corsa a tagliare i costi per tagliare i prezzi: e se Ryanair avesse iniziato a tagliare anche sulla sicurezza?

L'altra sera in Inghilterra è andato in onda un servizio di Channel 4 che ha intervistato i piloti del "sindacato ombra" dei quasi 3.000 piloti di Ryanair. "Ombra" perché la compagnia non riconosce diritti sindacali ai suoi dipendenti, e la legge irlandese in qualche modo le permette di farlo. I piloti hanno organizzato un gruppo informale, il Ryanair Pilot Group (Rpg), che ha appena diffuso i dati di un sondaggio.

Su mille piloti intervistati l'89% pensa che la compagnia non abbia un approccio trasparente in materia di sicurezza. Due terzi dei piloti si sentono intimiditi ogni volta che hanno una preoccupazione da presentare ai loro capi.

Ryanair ha risposto dicendo che il sondaggio «è stato fabbricato ad arte», anche se ben il 94% dei suoi piloti dice che le autorità irlandesi dovrebbero condurre un'indagine sul modo in cui la compagnia gestisce la sicurezza. Evert van Zwol, che fino a poco tempo fa era capo del sindacato dei piloti olandesi, adesso è il presidente di Rpg. Spiega che tre quarti dei piloti sono impiegati attraverso agenzie di lavoro e quasi tutti hanno contratti a "zero ore" che garantiscono loro la possibilità di essere licenziati senza nessuna tutela.

Il risultato è che i piloti non parlano, non fanno rapporto e sui temi della sicurezza un'omertà di stile mafioso è davvero pericolosa. È di questi giorni la polemica per l'inchiesta della autorità di volo spagnole su un paio di atterraggi di emergenza di aerei Ryanair in Spagna. Gli aerei viaggiano al filo di carburante, perché ogni quintale di carburante in più a bordo garantisce sicurezza al pilota, ma porta l'aereo a pesare e a consumare di più.

Ma quando un aereo fu costretto un paio di volte a cambiare aeroporto per il maltempo, il pilota dovette dichiarare un emergenza per atterrare, visto che il carburante nei serbatoi stava per finire. A bordo c'era kerosene per soli altri 15 minuti di volo, bastava una difficoltà, la necessita di ripetere l'approccio all'aeroporto e i problemi sarebbero stati seri. Volare Ryanair conviene. Si spera.

 

 

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