FOLLIE IN BORSA! A POCHI MINUTI DALLA QUOTAZIONE, LE AZIONI ALIBABA ARRIVANO A 93 DOLLARI - A QUESTI NUMERI, VALE 227 MILIARDI: PIÙ DI FACEBOOK, VERIZON E PURE JPMORGAN!

1. ULTIM’ORA: IL PREZZO DI QUOTAZIONE è ARRIVATO A 92-93 DOLLARI

 

alibabaalibaba

DAGONOTA - Questo mette il valore della compagnia a 227 miliardi di dollari, tra le 15 società con la maggiore capitalizzazione in America. Sopra Facebook, Verizon, e pure JpMorgan!

 

 

2. ALIBABA: ALZATO PREZZO INDICATIVO APERTURA A 88-90 DOLLARI

 (ANSA) - Il prezzo indicativo di apertura di Alibaba a Wall Street e' stato rivisto al rialzo a 88-90 dollari per azione, al di sopra dei 68 dollari fissati nell'ipo. I primi scambi di Alibaba potrebbero avvenire in trenta minuti.

 

 

3. ALIBABA AL MASSIMO A WALL STREET - OGGI L'ESORDIO DELLA MATRICOLA COLLOCATA A 68 DOLLARI, LIMITE SUPERIORE DELLA «FORCHETTA»

Marco Valsania per “Il Sole 24 Ore”

 

ALIBABA COMALIBABA COM

Il giorno dello sbarco, il D-Day di Alibaba, scatta con tutti gli onori delle grandi occasioni: ieri sera ha fissato il prezzo definitivo, a 68 dollari, il massimo della "forchetta" indicata per l'Ipo. Questa mattina il suo minuto quanto carismatico fondatore, Jack Ma, suonera' la campanella al New York Stock Exchange alle 9:30 puntuali. Per dare il via agli scambi del titolo protagonista del collocamento iniziale dei record, 21,8 miliardi rastrellati sul mercato, in un testa a testa con l'attuale massimo storico di 22 miliardi di messo a segno da Agricultural Bank of China nel 2010.

 

Una raccolta che potrebbe svettare a 25 miliardi, se le banche sottoscrittrici eserciteranno le loro opzioni su ulteriori azioni. E una market cap di partenza, 168 miliardi, che consacra, con Alibaba, la Corporate China e la sua Silicon Valley sul parterre piu' prestigioso al mondo, Londra e Hong Kong permettendo: quello di Wall Street.

 

Jack Ma Forbes Jack Ma Forbes

Non manca la tensione: sapra' oggi Alibaba, sotto il simbolo BABA, rispettare le attese, reggere all'urto di scambi che hanno tradito al debutto altre firme di Internet a cominciare da Facebook? Avra' davvero convinto la comunita' finanziaria in due settimane di road show, nel quale, da New York a San Francisco, da Londra a Hong Kong, Jack Ma e i suoi collaboratori sono stati bombardati da domande sulle governance e sulla performance. E soprattutto sulla strategia di acquisizioni che la vede ambire a diventare gruppo poliedrico e internazionale, ben oltre il commercio elettronico che in Cina domina all'80%? Avra', infine, indovinato il prezzo di collocamento, ne' troppo alto ne' troppo basso, che garantisce l'elusivo "pop", il rally del primo giorno capace di iniettare ottimismo nel titolo e nelle prospettive del gruppo?

 

Il nervosismo e' reso piu' intenso da un giallo dell'ultima ora: e' venuto alla luce che una pattuglia di soci originali in Alibaba ha ben otto miliardi di dollari in azioni, l'equivalente di circa un terzo dell'Ipo, libero da clausole di lockup. Vale a dire senza restrizioni a immediate vendite per realizzare profitti. Una simile ondata pero', se avvenisse, scuoterebbe il titolo nelle prime ore di contrattazioni. L'accordo con gli investitori, che non sono stati identificati, e' decisamente insolito: lockup che vietano di cedere titoli per mesi dopo il collocamento sono la norma, in particolare per societa' hi-tech, al fine di assicurare uno sbarco senza traumi.

logo facebooklogo facebook

 

Un debutto "mostre", pero', resta nelle cifre: Alibaba ha collocato 320,1 milioni di titoli, 123 milioni di nuove azioni e 197 milioni ceduti da vecchi soci tra i quali l'americana Yahoo. Altri milioni di titoli dovrebbero essere messi in gioco dalle banche sottoscrittrici in presenza di una forte domanda. Nel post-Ipo si delinea gia' anche il quadro dei principali azionisti: Yahoo mantiene una quota del 17,5% dopo aver ceduto il 4,9%, la giapponese Softbank scende dal 34% al 32,4% e lo stesso Jack Ma ridimensiona la sua quota all'8,3% dall'8,8 per cento. Ma e i co-fondatori, attraverso una struttura di partnership, manterranno tuttavia il ferreo controllo del board.

 

WALL STREET BORSA NEW YORK STOCK EXCHANGE WALL STREET BORSA NEW YORK STOCK EXCHANGE

Alibaba dovra', a questo punto, dimostrarsi all'altezza della partita globale per la quale si e' qualificata. E' arrivata in Borsa immaginando fin dall'inizio una valutazione che la inserisce da subito di diritto nell'elite dei grandi gruppi, a un soffio da grndi firme vecchie e nuove quali Ibm e Facebook. Una valutazione a multipli compresi tra 25 e 29 volte gli utili attesi nel 2015, che dalla banche dell'Ipo - Goldman Sachs, JP Morgan, Morgan Stanley Citigroup, Credit Suisse e Deutsche Bank che si spartiranno laute commissioni - sono stati stimati fino a 7 miliardi.

 

JP MORGAN CHASE JP MORGAN CHASE

Dopo il debutto, anche fosse spettacolare, c'e' ora chi vede un'azienda forse solida ma ricca di sfide, non una scommessa certa. Bill Stone, di PNC, teme cali nei margini di profitto, erosi da acquisizioni, servizi mobili meno redditizi e controlli di Pechino su Internet. Trip Chowdry, di Global Equities Research, mette l'accento sul duello cruciale: per conquistare un futuro di leader internazionale, Alibaba deve ancora dimostrare di saper battere societa' del calibro di Amazon e Google sul loro terreno strategico, quello dell'innovazione.

 

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO