SALVATOR “AMUNDI” – COME DAGO-DIXIT, ALLA FINE I FRANCESI DI CREDIT AGRICOLE E ANDREA ORCEL TROVERANNO UN ACCORDO SULLA CESSIONE DI BANCO BPM A UNICREDIT. TRA I DUE ISTITUTI CI SONO TROPPI INTERESSI IN BALLO, BEN PIÙ IMPORTANTI DELL’INDIPENDENZA DI GIUSEPPE CASTAGNA O DELLE MIRE DI CALTAGIRONE. UNO SU TUTTI: LA PARTNERSHIP SU “AMUNDI” (ASSET MANAGER CONTROLLATO DA CREDIT AGRICOLE). L’ALLEANZA CON ORCEL, INFATTI, VALE QUASI IL 20% DEL REDDITO NETTO DI AMUNDI IN ITALIA. NON RINNOVARLA SAREBBE UNA BELLA PERDITA…
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GRANDE AGITAZIONE PER IL RISIKO CHE STA INVESTENDO IL PRESEPE DEL POTERE BANCARIO ITALIANO
Estratto dell’articolo di Andrea Rinaldi e Daniela Polizzi per il “Corriere della Sera”
[…] A chiarire quanto sia rilevante per i francesi la partnership con Unicredit nel risparmio gestito sono gli analisti di Deutsche Bank, per i quali Amundi, asset manager controllata dall’Agricole, è in grado di negoziare risultati favorevoli per la sua partnership con Unicredit in Italia.
Sebbene la Penisola rappresenti solo il 9% di Amundi, l’alleanza con Orcel è molto profittevole: vale quasi il 20% del suo reddito netto, data la proporzione di prodotti a più alto margine retail. Qualsiasi cambiamento nell’accordo di distribuzione (scade nel 2027) ha implicazioni rilevanti, osservano gli analisti. Un prolungamento vantaggioso potrebbe condurre i francesi a supportare l’ops di Unicredit. […]
mario draghi al world economic forum 2023. 8amundi - asset management