1. LA VERA BOMBA È CHE L'ESPOSIZIONE DEI CONTRIBUENTI ITALIANI AL MONTE DEI PACCHI DI SIENA È DI BEN 32 MILIARDI. CIOÈ 4 DI MONTI-BONDS E 28 DI BOND GARANTITI DALLO STATO A CUI LA BANKITALIA DI IGNAZIO VISCO HA DATO IL VIA LIBERA A DICEMBRE 2011 2. COSA ACCADREBBE SE LA BANCA DEL PALIO MORTO NON FOSSE IN GRADO DI PAGARE? E CHI CI GARANTISCE CHE NON CI SIANO ALTRI PROBLEMI IN ALTRI COMPARTI DELLA BANCA? 3. TE LO DO IO L’INGANNO! IL DERIVATO "ALEXANDRIA" CONTABILIZZATO IN BILANCIO 2005 PAG.133 4. ANCHE ACCETTANDO LA VERSIONE BANKITALIA DI ESSERE STATA “INGANNATA” PER 3 ANNI, LA TRUFFA VIENE ALLA LUCE IN OTTOBRE, PERCHÉ NON AVVISA IL GOVERNO E LA CONSOB? 5. SE IL GOVERNO NON È STATO AVVISATO ED È STATO INDOTTO IN ERRORE DA BANKITALIA E CON ESSO PARLAMENTO E QUIRINALE PUÒ IL GOVERNATORE RIMANERE AL SUO POSTO? 6. COME È POSSIBILE CHE LA BANKITALIA DI VISCO NON PROCEDA AL COMMISSARIAMENTO DI UNA BANCA IN CUI LO STATO ITALIANO HA A RISCHIO BEN 2 PUNTI PERCENTUALI DI PIL? 7. TREMONTI ATTACK! ‘’CHE MONTI SAPESSE RISULTA DALLE CARTE, CI DICA COSA HA FATTO'’

1. MPS: TREMONTI, 'MONTI SAPEVA, CI DICA COSA HA FATTO'
(ANSA) - "Che Monti sapesse risulta dalle carte. Il presidente della Camera ha detto che ha convocato Monti, e che non venga altri che Monti, se vuole accompagnato dalla Fornero, e dica al paese che cosa è successo". Lo sostiene l'ex ministro Giulio Tremonti a proposito del Monte dei Paschi, a margine della presentazione delle liste della lega Nord in Piemonte, dove è capolista al Senato. "E' il minimo - ha aggiunto Tremonti - siccome il Parlamento aveva bocciato quella norma e Monti aveva messo la fiducia su quella, adesso ci spieghi che cosa ha fatto". "Invece di andare a Davos a raccontare agli illuminati suoi soci che cosa sarebbe successo in Italia - ha concluso - ci spieghi che cosa ha fatto".

2. DAGOREPORT
Breve ricostruzione del pasticciaccio brutto di Rocca Salimbeni richiesta da un Parlamentare in vista del dibattito alla Camera richiesto da Fini. Le domande saranno presumibilmente quelle che verranno sottoposte a Monti.

1. Il derivato ‘'Alexandria'' fu sottoscritto dal Monte dei Paschi di Siena nel 2005 per aumentare la redditività del proprio portafoglio obbligazionario trasferendo al futuro i rischi connessi con l'operazione. Nel bilancio del 2005 l'operazione appare regolarmente contabilizzata tanto è che il bilancio a pag. 133, indica chiaramente la consistenza del portafoglio in CDO.

2, Questo avviene fino al 2009, quando Mussari sotto attacco per le perdite del titolo MPS in borsa dovute all'esorbitante prezzo pagato per Antonveneta (9,5 mld in contanti agli spagnoli del Santander) ed il relativo aumento di capitale.

3. Nel 2009 il responsabile della finanza Baldassari conclude un'operazione di ristrutturazione dell'operazione con Nomura; la banca giapponese non viene scelta a caso, infatti a concludere l'operazione ci sono gli stessi bankers che l'avevano originata per Dresdner Bank nel 2005.

4. Da quello che si apprende l'operazione avviene con l'acquisto da parte della banca giapponese del portafoglio in CDO del derivato denominato ‘'Alexandria'' ad un prezzo superiore a quello effettivo di mercato e con il contestuale obbligo da parte di MPS di accendere un contratto di finanziamento con Nomura ad un tasso esorbitante.

5. Il finanziamento sarebbe servito, formalmente, per acquistare BTP che sarebbero stati consegnati alla stessa Nomura come garanzia dell'erogazione del prestito.

6. In questo modo il MPS ha dal 2009 contabilizzato a bilancio l'acquisto di titoli di stato italiani ed ha "spalmato" su più anni il costo del finanziamento. In realtà essendo l'operazione strutturalmente in perdita, in quanto doveva assorbire le enormi perdite pregresse e garantire un utile alla banca giapponese ed ai "brokers" coinvolti, avrebbe dovuto essere contabilizzata come un'unica operazione che produceva i suoi effetti nel 2009.

7. Spalmando la perdita su più anni si è lasciato un costo strutturale alla nuova gestione che risentiva sia del costo del finanziamento sia delle pesanti oscillazioni di prezzo sui BTP che hanno richiamato più volte l'attenzione dell'European Banking Authority (EBA).

8. Secondo la ricostruzione riportata oggi da Repubblica a pag.3 in ottobre la nuova dirigenza MPS si decide ad affrontare Nomura per "smontare" l'operazione e probabilmente ne mette a conoscenza Bankitalia. Preso atto dell'indisponibilità della banca giapponese ad assorbire parte delle perdite, Bankitalia ed il MPS decidono di scaricare il costo sulla collettività richiedendo un intervento statale sotto forma di "Monti"-bonds. La cifra originariamente concordata di 3,4 mld che serviva a ripianare l'ammanco di cassa originariamente generato dall'operazione Antonveneta viene aumentata a 3,9 mld per coprire la perdita sul derivato.

9. Monti presenta la proposta di emissione dei suoi omonimi bonds (‘'ad bancam'') al Senato (http://www.ilgiornale.it/news/economia/mps-senato-boccia-novit-sui-monti-bond-862112.html) dove è bocciata la norma secondo la quale "la banca può ripagare il prestito con altri strumenti finanziari", in sostanza lo Stato rinuncia sin da principio a diventare eventualmente azionista della Banca in caso questa non riesca a ripagare il debito e le consente di ripagare l'obbligazione con obbligazioni emesse da essa stessa.
E' come se lo stato ci consentisse di pagare i debiti con Equitalia con nostre cambiali rinnovabili all'infinito.

10. Un anno prima il Governo Monti, rassicurato da Bankitalia con procedura formale, garantisce l'emissione di 28mld di euro di bond di MPS con scadenza 2015. In pratica se la banca non sarà in grado di pagare saranno i contribuenti a farne le spese.
Per far passare questa legge il Governo Monti pone la fiducia e la norma passa in favore di MPS e Fondazione viene approvata.

Alcune domande che sorgono spontanee:

a) Anche accettando la versione Bankitalia di essere stata "ingannata" per 3 anni l'inganno viene alla luce in ottobre, al massimo a novembre, perché non avvisa il governo e la Consob ?

b) Se il Governo è avvisato, che provvedimenti ha preso nei confronti di Bankitalia che, come dice Grilli non ha vigilato adeguatamente?

c) Se il Governo non è stato avvisato ed è stato indotto in errore da Bankitalia e con esso Parlamento e Presidente della Repubblica può il Governatore rimanere al suo posto?

d) Dopo l'emissione dei Monti bond l'esposizione complessiva dello Stato Italiano verso MPS sarà di 32mld di euro, cosa accadrebbe se la banca non fosse in grado di pagare ?

e) Chi garantisce i cittadini italiani. che non ci siano altri problemi in altri comparti della banca?

f) Come è possibile che Bankitalia non proceda al commissariamento di una banca in cui lo Stato italiano ha a rischio 2 punti percentuali di PIL?

PS - Quando Grilli scarica su Bankitalia la responsabilità sulla vigilanza, dimentica che il suo Governo ha garantito 28mld di obbligazioni emesse da MPS a Dicembre 2011 e quindi e coobligato nel pagamento delle stesse come fisiussore a prima chiamata.

 

TREMONTI E MONTITREMONTI E MONTIMPS LINGRESSO DI ROCCA SALIMBENI SEDE DEL MONTE DEI PASCHI DI SIENA GIUSEPPE MUSSARI E MARIO DRAGHI jpegPIERLUIGI BERSANI E MUSSARIMUSSARI BAZOLI resize tremonti-mussari-draghi Emilio Botin

Ultimi Dagoreport

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)