1. VROOM! AMEDEO FELISA, NUMERO UNO DELLA FERRARI, LASCERÀ A SETTEMBRE MARANELLO 2. L’ULTIMO DEI MONTEZEMOLO-BOYS NE HA PIENE LE SCATOLE DEL CARATTERE FUMANTINO DI MARCHIONNE E DEL MODO IN CUI IL BOSS DELLA FCA GESTISCE LA FERRARI DA DETROIT
DAGOREPORT
Amedeo Felisa, amministratore delegato della Ferrari, lascerà a settembre Maranello. L’ultimo dei Montezemolo-boy – è entrato nel 1990 come Direttore Tecnico - ne ha piene le scatole del carattere fumantino di Marchionne e del modo come il boss della Fca gestisce la Ferrari da Detroit.
Marpionne è nervosissimo: queste dimissioni sono una pessima notizia alla vigilia della quotazione in Borsa della Ferrari, prevista a ottobre. Aggiungere che la Ferrari non vince in Formula Uno come Marchionne pensava e dichiarava (quest’anno ha vinto un solo gran premio a marzo in Malesia).
Non è finita. Chi spera molto nella quotazione in Borsa del Cavallino Rampante è anche John Elkann. Il ram-pollo ha avuto la geniale pensata di conquistare, attraverso la finanziaria della famiglia Agnelli, Exor, il colosso assicurativo americano Partner-Re offrendo ai soci recalcitranti azioni Ferrari.
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CHI E’ AMEDEO FELISA
«Lo si può chiamare un “Montezemolo boy”. A Maranello ci stava da un anno — provenienza Alfa — quando nel ’91 il presidente arrivò con la mission, allora quasi impossibile, del rilancio aziendale prima ancora che sportivo. Non fa cose strane, per farsi notare: da buon ingegnere è concreto, pragmatico, sempre “sul prodotto”. Ovviamente, proprio per questo Montezemolo lo nota. Lavorano insieme — Felisa come direttore tecnico — alle prime due vetture della svolta, quelle che diranno se davvero la Ferrari, insieme ai bilanci, si è giocata anche storia, passione, tradizione, mito. La risposta ha le linee della F456 e della F355. Due successi immediati. Il mito che comincia a riapparire. Felisa, da lì in poi, è l’indiscusso uomo delle Gt» (Raffaella Polato).
Giorgio Dell’Arti
Catalogo dei viventi 2015 (in preparazione)
scheda aggiornata al 17 novembre 2014
da Lorenzo Coraggio