cafonalino capalbio tardelli

CAFONALINO – A CAPALBIO PER LA VITA "DA URLO” DI MARCO TARDELLI - “IN ITALIA IL CALCIO E’ MARCIO. IN INGHILTERRA LA THATCHER HA CANCELLATO GLI HOOLIGAN IN UNA NOTTE. DA NOI POLITICA DEBOLE E CLUB CONNIVENTI” – CERNO AL SINDACO BELLUMORI: “NON SI PUO’ AVER PAURA DI 50 PROFUGHI”

Foto di Enzo Russo

 

Francesco Persili per Dagospia

tardelli con stefania craxitardelli con stefania craxi

 

L’urlo di Tardelli unisce ciò che la politica divide. Mentre si litiga sui migranti, Capalbio si aggrappa all’eroe del Mundial ’82 per riscoprire un sentimento di unità e condivisione.

 

Il calcio, le donne, le famiglie allargate, la fede. E un pezzo di storia d’Italia che inizia da quell’urlo, in quella notte magica e lontana del 1982, a Madrid. Il gol del due a zero alla Germania, nella finale Mundial. “Una scossa elettrica che ha cancellato la mia vita. Tutti mi ricordano per quei sette secondi, un attimo di estasi racchiuso in un gesto irrepetibile”, annota Marco Tardelli nel libro “Tutto o niente” (Mondadori) scritto insieme alla figlia giornalista Sara e presentato a “Capalbio Libri” nell’appuntamento conclusivo del festival dedicato al piacere della lettura in piazza.

romano tra le fratteromano tra le fratte

 

“Un libro senza foto? Lavoro da anni alla radio e per me è più bello immaginare che vedere”,  spiega il campione del mondo ‘82 che affronta il palco di piazza Magenta in giacca blu, camicia bianca e mocassino gagliardo. “Il pallone è marcio? Il calcio mi piace sempre, non quello che gli gira intorno – attacca l’ex ct della nazionale Under 21 - Gli scandali, le scommesse, le violenze dei tifosi. In Inghilterra la Thatcher ha cancellato gli hooligan in una notte. In Italia, invece, la politica è debole e troppe società sono conniventi con le frange più violente della tifoseria”.

myrta merlinomyrta merlino

 

Tardelli ripercorre le tappe della sua carriera: dall’oratorio con padre Bianchi alla famiglia Juventus con Boniperti che quando lo vide con i capelli lunghi, i braccialetti e le collanine gli disse: “Va’ a vestirti adeguatamente, tagliati i capelli e torna da me”. La serenità di Scirea (“Un uomo riflessivo, profondo, ordinato in campo e nella vita”), la curiosità di Fabio Capello, che chiacchierava d’arte col fisioterapista bianconero Luciano De Maria, collezionista di quadri, i consigli di Furino (“Abbassa la cresta, quando si sgonfia il pallone non sei più nessuno”). Lo stile Juventus e la forza di una squadra composta da uomini straordinari. “Il calcio può dettare ancora i veri valori dello sport – spiega Tardelli – ma non credo possa riuscirci. Oggi viene guidato non da chi lo ama ma da chi lo usa per raggiungere i propri scopi. Ormai il calcio è soprattutto business”.  

giulio napolitanogiulio napolitano

 

“Mentre da noi i ricchi imprenditori vendono le società di calcio, in Cina hanno capito che il football è diventato un grande veicolo di espansione commerciale, riflette il neodirettore dell’Espresso, Tommaso Cerno, che va in punta di metafora: “Il calcio è politica, mentre la politica si riduce sempre più spesso a una rissa fra hooligan”.

 

il buco nella scarpa0002il buco nella scarpa0002

Nel racconto di Tardelli, grande appassionato di musica e di Bruce Springsteen, ci si imbatte in Luisa Bergoglio, parente del futuro papa Francesco, che gli fece conoscere la moglie Alessandra, viene citato Borges per dire che “in amore ho commesso degli errori e li ho pagati”, si finisce sotto le coperte con Moana Pozzi (“Negli anni ’80 le sue trasgressioni non erano solo pornografia. Ha rappresentato una sorta di rivoluzione sessuale”) e poi si torna sempre lì. Ai ragazzi di Bearzot e a quella notte.

il buco nella scarpa0001il buco nella scarpa0001

 

Gli italiani in piazza per condividere una gioia dopo tanti anni di scontri e lotte politiche. “Come Vasco Rossi, la Nazionale di Bearzot è una delle poche cose che tiene ancora unito tutto il Paese”, certifica Tommaso Cerno. “Quella del 1982 ha rappresentato molto più di una vittoria sportiva: è stata, insieme alla notte di Sigonella, l’ultima volta che ci siamo sentiti una nazione”, gli fa eco l’ad di Invitalia Domenico Arcuri. Si ricordano imprese collettive e lo spirito allegro e vitale dell’Italia degli anni ’80 mentre la cronaca racconta della rivolta dell’intellighenzia di sinistra contro i 50 profughi che nessuno vuole nella “piccola Atene”.

i due direttori cerno manfellottoi due direttori cerno manfellotto

 

“L’arrivo dei migranti non è un problema, non si discute l’accoglienza, chiediamo solo una dislocazione diversa dei rifugiati destinati a una lussuosa area residenziale”, spiega il sindaco piddino Luigi Bellumori in trincea per tutelare “il brand” di Capalbio: “A giorni ci sarà un incontro con il ministro Alfano”, annuncia il primo cittadino che chiarisce: “Un sindaco non porta la bandiera del proprio partito ma dei propri cittadini”.

 

denise pardodenise pardo

Cerno lo invita a non aver paura di 50 persone e a trasformare il problema in opportunità: “Capalbio ha la possibilità di diventare un esempio di integrazione”, magari mettendo a disposizione abitazione sfitte. La piazza ribolle, qualcuno invita il direttore dell’Espresso a portarsi i profughi a casa propria. In attesa di una soluzione, l’unica convinzione a cui aggrapparsi è quella che abbiamo imparato dalla Nazionale del 1982. “In mezzo alle difficoltà noi italiani sappiamo tirar fuori il meglio e ne veniamo sempre fuori bene”. L’urlo di ottimismo di Marco Tardelli. Campione del mondo, non a caso.

le villette per i migrantile villette per i migrantiuna cinese in piazzauna cinese in piazzaandrea romanoandrea romanomariolina sattaninomariolina sattaninotardelli con il generale francesco dei cctardelli con il generale francesco dei ccbellumori sindacobellumori sindacocapalbio libri0001capalbio libri0001capalbio libri0002capalbio libri0002cerno e la pardocerno e la pardola merlinola merlino

Ultimi Dagoreport

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…