francesco canzonieri - nextalia

FERMI TUTTI, CANZONIERI VA A FONDO – L’EX BANCHIERE DI MEDIOBANCA SI FA LARGO A PIAZZA AFFARI CON NEXTALIA SGR, FONDO CHE RACCOGLIE METÀ DEI SOLDI DA 15 BANCHE E ASSICURAZIONI, COLDIRETTI E CONFINDUSTRIA, UN TERZO DALLE GRANDI FAMIGLIE - “CREDO CHE L'ITALIA AVEVA BISOGNO DI UNA PIATTAFORMA DI RIFERIMENTO NEI PRIVATE MARKETS. LO DICO DA ITALIANO CHE HA VISSUTO PARTE DELLA VITA PROFESSIONALE ALL'ESTERO. È IL MOMENTO DI INVESTIRE QUI, CON L'ITALIA E PER L'ITALIA

 

 

Christian Martino per “il Messaggero”

 

francesco canzonieri 2

Francesco Canzonieri, come nasce l'idea di Nextalia di cui lei è amministratore delegato?

«Credo in questo Paese e nelle sue enormi potenzialità, quindi il passo è stato naturale. E poi l'Italia aveva bisogno di una piattaforma di riferimento nei private markets. Lo dico da italiano che ha vissuto parte della vita professionale all'estero. È il momento di investire qui, con l'Italia e per l'Italia».

 

Molti dei vostri investitori sono le grandi famiglie di imprenditori. A cosa è dovuto il loro interesse?

francesco canzonieri 4

«Le grandi famiglie conoscono le potenzialità di questo Paese e, nonostante qualche critica di maniera, continuano a investirci. Anche grazie al rinnovato clima di fiducia e alla credibilità internazionale che l'Italia ha conquistato, oggi ci sono le condizioni migliori per poter operare. Ecco perché le grandi famiglie hanno deciso di credere nel progetto Nextalia. In un Paese dove esistono grandi divisioni su molti temi, questa cosa ci rende davvero orgogliosi».

 

 

A sentirla si direbbe che è in contrapposizione o voglia sostituirsi alle istituzioni.

«Al contrario. Noi crediamo nel Paese e nelle istituzioni e siamo pronti a fare ciò che ci verrà richiesto se sarà necessario, per dare il nostro contributo. Da Cdp alle grandi partecipate di Stato come Eni, Enel, Terna, Leonardo, Snam e le rispettive filiere produttive, ritengo ci siano spazi enormi per collaborare e fare Sistema, investendo su alta tecnologia, formazione e tanto altro. Si parla tanto di tutela dell'interesse nazionale, non dimentichiamo che siamo un attore nazionale a prova di golden power».

 

CARLO MESSINA

Meno di un anno fa Nextalia ha ricevuto l'autorizzazione di Banca d'Italia ad operare come Sgr. Quale bilancio di questi primi mesi?

«In poco tempo abbiamo trasformato Nextalia in una realtà dinamica con oltre 20 professionisti, di cui il 50% donne, e un'età media di 35 anni. Oggi posso annunciare con orgoglio non soltanto il final closing del Fondo Nextalia Private Equity, che ha raccolto 800 milioni in soli sei mesi, una delle più grandi raccolte degli ultimi anni in Italia, ma anche la realizzazione di quattro operazioni di investimento in settori strategici».

 

Può fare i nomi delle società target?

«First Advisory, piattaforma leader nel private insurance; Deltatre, uno dei principali provider di tecnologie per il mondo dello sport a livello globale; Intesa Sanpaolo Formazione ed Altaformazione. La combinazione delle ultime due realtà ha permesso la creazione di Digit' Ed, leader in Italia nella formazione e nel digital learning».

 

 

francesco canzonieri 3

L'Italia è l'eccellenza della manifattura eppure voi avete deciso di investire nella formazione e nel digital learning. Per quale ragione?

«Nell'era della trasformazione digitale e, più in generale, nei momenti di grande incertezza, l'asset più importante è e resta il capitale umano. Non a caso il premier Draghi ha spesso ribadito che il settore dell'istruzione è propedeutico allo sviluppo di tutti gli altri. Con questa logica, per scommettere sulla crescita del Sistema Paese, abbiamo deciso di investire in una formazione di qualità, anche per dare alle imprese e alle istituzioni i giusti profili professionali per rispondere alle sfide quotidiane. 

 

Mi lasci dire però che su questo noi abbiamo un approccio diverso: per noi digital learning non significa bassa qualità, anzi. Per noi il digitale è un modo di fare augmented learning: più strumenti a servizio di una formazione che sarà e deve essere di grande qualità, grazie a collaborazioni con i migliori atenei italiani. L'istruzione è la chiave per riattivare l'ascensore sociale in Italia». 

 

carlo bonomi mezzora in piu 3

Quali sono i prossimi obiettivi di Nextalia?

«Vogliamo continuare a investire per trasformare la nostra Sgr in un attore di sistema nel mondo degli investimenti alternativi, dal private debt al venture tech, con l'obiettivo ultimo di creare valore in modo sostenibile per le imprese che caratterizzano e sostengono il Paese». 

 

francesco canzonieri 5

E i prossimi passi di Francesco Canzonieri? In giro si raccontano molte cose. 

«No, guardi, la fermo subito. Come ho già avuto modo di dire innumerevoli volte, sono molto grato per le mie esperienze professionali precedenti. Ho conosciuto persone di grande livello professionale e imparato molto, ma ora la mia priorità è un'altra. Sono focalizzato al 100% su Nextalia». 

nextalia

 

Lei si è posto degli obiettivi. Pensa di centrarli tutti? 

«Chi mi conosce sa che non mollo mai. E ho un motivo in più per farcela». 

 

Ovvero? 

«Giulio, mio figlio. Ha 9 anni. Voglio che il suo futuro sia qui, in Italia». 

francesco canzonieri 1francesco canzonieri 6

VINCENZO GESMUNDO 1VINCENZO GESMUNDO 1

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…