IL CINEMA DEI GIUSTI - AI BAFTA AWARDS 2025, GLI OSCAR INGLESI, IN UNA SERATA UN FILO SANREMESE CHE HA VISTO IL RITORNO ADDIRITTURA DEI TAKE THAT, DOMINANO LA SCENA “CONCLAVE” E "THE BRUTALIST", CON QUATTRO PREMI A TESTA - DUE PREMI VANNO A “ANORA” E A “EMILIA PÉREZ”, CHE SOFFRE PARECCHIO DEL CASO ANCORA CALDO DEI TWEET RAZZISTI DI KARLA SOFIA GASCON. NULLA, AHIMÉ, A “IO SONO ANCORA QUI” E NULLA A DEMI MOORE, CHE FORSE SE LO ASPETTAVA UN BAFTA DA MIGLIORE ATTRICE PER “THE SUBSTANCE”… - VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
Ai BAFTA Awards 2025, gli Oscar inglesi, in una serata un filo sanremese che ha visto il ritorno addirittura dei Take That, dominano la scena il compatto “Conclave” del tedesco Edward Berger e il lungo “The Brutalist” dell’americano Brady Corbet con quattro premi a testa, fin troppo precisini. “Conclave” vince come miglior film, miglior film inglese, miglior sceneggiatura, miglior montaggio. “The Brutalist” vince come miglior regia, miglior attore protagonista, Adrien Brody, miglior musica e miglior fotografia.
Due premi a testa vanno a “Anora” di Sean Baker e a “Emilia Pérez” di Jacques Audiard, che soffre parecchio del caso ancora caldo dei tweet razzisti di Karla Sofia Gascon. “Anora” vince per la migliore attrice, Mikey Madison, che sta vincendo davvero tutto e dovrebbe stravincere anche agli Oscar, e per il casting. “Emilia Pérez” vince il Miglior Film Straniero, e la non protagonista, Zoe Saldana. Più che probabile che andrà a finire così anche agli Oscar. Pur non presente in sala, Karla Sofia Gascon è stata comunque ringraziata nella serata.
Kieran Culkin vince come non protagonista maschile per “A Real Pain”. “Wallace and Gromit: Vengeance Must Fowl” vince come miglior film di animazione e miglior film per bambini. Agli Oscar però non dovrebbe spuntarla contro “Flow”. “Dune 2” vince per il suono e gli effetti speciali e “Wicked” per la scenografia. Nulla, ahimé, a “Io sono ancora qui” di Walter Salles e nulla alla sua protagonista, Fernanda Torres. E nulla a Demi Moore, che forse se lo aspettava un Bafta da migliore attrice per “The Substance”.
margaret qualley the substance
Con “Emilia Pérez” depotenziato e “The Substance” non così votato, guarda caso entrambi film di produzione francese, mi sembra che il cinema americano abbia fatto un po’ quadrato rispetto a film meno aggressivi e, soprattutto, meno francesi. Più che possibile che vada così anche agli Oscar che, nell’era Trump-Musk, potrebbe tornare bianchi e poco inclusivi.
a real pain
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io sono ancora qui
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DUNE PARTE DUE 
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