crisanti

DA QUANDO HA LITIGATO CON ZAIA, CRISANTI DÀ 6 INTERVISTE AL GIORNO - IL SUO PUNTO È QUESTO: ''SUL TRACCIAMENTO ABBIAMO FALLITO. UNA PERSONA IN MEDIA VIENE IN CONTATTO CON 15-20 PERSONE NEGLI ULTIMI 5 GIORNI, QUINDI SIGNIFICA CHE SE UN SISTEMA DI CONTACT TRACING FUNZIONASSE OGGI SU QUASI 7MILA E 500 CASI POSITIVI AVREMMO DOVUTO METTERE IN ISOLAMENTO 150MILA PERSONE. NE ABBIAMO ISOLATO CIRCA 5MILA, SIGNIFICA CHE ABBIAMO LASCIATO IL 95% DEI CONTATTI LIBERI DI ANDARE DOVE VOGLIONO. SERVE UNA NUOVA STRETTA''

Graziella Melina per ''Il Messaggero''

crisanti

 

I dati dei contagiati scovati sono in aumento. Circa 7mila e 500 i nuovi casi. Da ieri, inoltre, altre 4.833 persone sono in isolamento domiciliare. Secondo l'epidemiologo Andrea Crisanti, direttore del Laboratorio di Virologia e Microbiologia dell'Università-azienda ospedale di Padova, c'è qualcosa però a questo punto che non torna: «Ma vi pare un contact tracing - chiede con sconforto - quello che su 7.500 contagiati ne mette in isolamento meno di 5mila?».

 

fila per i tamponi al drive in roma

 Cosa c'è che non va in questi dati? «L'andamento giornaliero dei numeri non è un valore che dobbiamo guardare per capire cosa succederà, anche se lo dobbiamo tenere presente. Dobbiamo invece chiederci qual è stata la nostra linea di difesa sulla quale abbiamo in qualche modo riposto tutta quanta la speranza. Non è stata forse la capacità di fare il tampone, il contact tracing e isolare e bloccare il contatto?». E non si sta facendo? «In genere, una persona in media viene in contatto con 15-20 persone negli ultimi 5 giorni, quindi significa che se un sistema di contact tracing funzionasse al 100 per cento oggi su quasi 7mila e 500 casi positivi avremmo dovuto mettere in isolamento 150mila persone. Ne abbiamo isolato circa 5mila, significa che abbiamo lasciato il 95 per cento dei contatti liberi di andare dove vogliono».

 

tamponi drive in a roma 5

Dipende dal fatto che le persone non comunicano i propri contatti? «Ma no, è tutto il sistema che non funziona». E' il solito problema di carenza di risorse? «Mancano le persone, le competenze e la possibilità di fare i tamponi per portare avanti la sorveglianza attiva». Le Regioni non si sono attrezzate? «Ma questa non era una cosa da fare a livello regionale, serviva un piano nazionale». Bisognava superare l'autonomia regionale in fatto di sanità? «Se si ragiona per analogie, se l'interesse pubblico prevale in una situazione di epidemia, è chiaro che a maggior ragione riguarda le Regioni. Non sono un costituzionalista, ma mi pare che nella nostra Costituzione sia previsto che in caso di epidemia il governo abbia poteri speciali o possa arrogarsi poteri speciali».

tamponi drive in

 

C'è anche lo stato di emergenza. «Certo, anche quello. Per il momento possiamo solo dire che l'effetto delle misure messe in cantiere in questi giorni le vedremo fra due tre settimane, a partire dal nuovo dpcm». E l'effetto del tracciamento quando lo vedremo? «Mai, ormai il tracciamento italiano è fuori controllo, è al collasso». Neanche l'app Immuni funziona? «Ma non è una questione di app, che tra l'altro è stata scaricata da 8milioni di persone». In alcune Regioni le Asl non comunicano neanche il codice necessario «Manca tutta la logistica a valle dell'app, o per lo meno sembra che non funzioni al 100 per cento. Ma questo non conta niente».

 

E allora cosa conta? «Ribadisco, il tracciamento in Italia in questo momento è inesistente». Che cosa si dovrebbe fare? «Per aumentare il sistema di tracciamento bisognava fare investimenti in personale, risorse e competenze, che hanno un impatto non dall'oggi al domani. Queste erano cose che si dovevano fare tre mesi fa. E già era tardi anche allora. E' un problema poi logistica, di messa in funzione di un intero sistema. Il personale del contact tracing, per esempio, da aprile ad oggi non è aumentato». Dobbiamo aspettarci un nuovo lockdown?

crisanti

 

«In uno stato di emergenza, a seconda della dinamica della trasmissione, bisogna cercare di interrompere l'epidemia. E l'unico modo che abbiamo adesso sono le misure di restrizione, quelle che gli inglesi chiamano circuit breaker, cioè un interruttore. E poi il tracciamento, che però non sta funzionando. Non abbiamo altre opzioni. O per lo meno, le altre opzioni che abbiamo sono limitate, non sappiamo se quelle che ha messo in atto il governo funzionano. Se continua così bisogna quindi introdurre lo stop, chiudendo prima gradualmente attività come bar e ristoranti. Sono misure molto restrittive che bloccano la trasmissione per poi prendere fiato». Uno stop per quanto tempo? «Tre settimane, per le feste di Natale».

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)