LA SANITÀ DIVENTA SMART: MA L’ITALIA È PRONTA? – ADDIO ALLE RICETTE BIANCHE IN CARTA: D’ORA IN POI DIVENTERANNO DIGITALI, CON I PAZIENTI CHE RICEVERANNO LE PRESCRIZIONI DEI FARMACI A PAGAMENTO PER VIA EMAIL E WHATSAPP – UNA SVOLTA CHE DOVREBBE RENDERE PIU' SEMPLICE OTTENERE LE RICETTE, MA I MEDICI SONO PREOCCUPATI: IL SISTEMA INFORMATICO DI SOGEI, LA SOCIETÀ DEL MEF CHE TRA L’ALTRO GENERA L’NRE, IL NUMERO DELLA SINGOLA RICETTA ELETTRONICA, OGNI TANTO SI BLOCCA E...
Estratto dell’articolo di Michele Bocci per “la Repubblica”
[…] La cosiddetta ricetta bianca, con la quale vengono prescritti farmaci di fascia C a pagamento per il cittadino, dall’anno prossimo dovrà essere eliminata. Il governo ha previsto in un articolo della manovra, il numero 57, che diventi dematerializzata, come lo è già in quasi tutto il Paese la ricetta rossa, quella per medicinali di classe A che invece sono a carico dello Stato.
[…] I farmaci in classe C, sono diffusissimi, e agli italiani costano circa 3,5 miliardi l’anno. Tra questi ci sono le benzodiazepine, l’antinfiammatorio diclofenac (il nome di marca è Voltaren), il paracetamolo, la pillola anticoncezionale, vari antibiotici e cortisonici (anche usati insieme in alcune creme), farmaci contro la disfunzione erettile.
La novità viene decisa in un periodo particolare per Sogei la società del Mef che tra l’altro genera l’Nre, il numero della singola ricetta elettronica […] Da una ventina di giorni il sistema di Sogei ogni tanto si blocca. Ci sono state molte proteste, da parte dei medici e delle Regioni, per le interruzioni del servizio di un’ora e mezzo o due nei giorni 4, 5, 6 novembre ma anche ad ottobre varie volte, a partire dal 15[…], creando di disagi e attese.
[…] Il cambiamento farà sì, ad esempio, che i medici potranno spedire via mail o Whatsapp anche le richieste per farmaci a carico del paziente, che oggi costringono i cittadini a passare dallo studio anche quando si tratta di proseguire terapie già avviate. Poi permetterà di poter ritirare anche in una Regione diversa il prodotto richiesto e ridurrà il margine di errore legato alla mancata comprensione della calligrafia del professionista.
C’è poi, come dice la norma, una questione di registrazione dei dati di consumo, che già esistono ma diventeranno ancora più precisi, soprattutto per quanto riguarda la valutazione del numero di prescrizioni dei singoli camici bianchi. Anche gli specialisti, ovviamente, dovranno usare il computer, o magari una app, per inserire la richiesta per il loro assistito.
La novità è stata criticata da Silvestro Scotti, segretario della Fimmg, il principale sindacato dei medici di famiglia. «Sebbene l’obiettivo sia di migliorare l’efficienza e monitorare meglio le prescrizioni — ha detto — il rischio è che la misura non tenga conto dell’attuale capacità del sistema informatico di sostenere un carico esclusivamente digitale».