adozione adottare

ADOTTARE UN BAMBINO IN ITALIA? UNA LOTTA CONTRO BUROCRAZIA – NEGLI ULTIMI ANNI, LE DOMANDE SI SONO DIMEZZATE (ORA SONO QUASI 8 MILA) – UNA PROPOSTA DI LEGGE DI FRATELLI D’ITALIA TENTA DI VELOCIZZARE LE PROCEDURE ALLENTANDO UNA SERIE DI VINCOLI: GLI ASPIRANTI GENITORI NON DOVRANNO PIÙ ESSERE SPOSATI DA TRE ANNI, MA DA DUE E IL DIVARIO MASSIMO DI ETÀ TRA LORO E I FIGLI ADOTTIVI VIENE INNALZATO A 50 (DA 45)

Estratto dell’articolo di Andrea Bulleri per "Il Messaggero"

 

ADOZIONE

Un percorso a ostacoli. Fatto di attese estenuanti, paletti burocratici e spesso mancanza di informazioni agli aspiranti genitori. Non c'è da stupirsi, insomma, se i numeri delle adozioni in Italia sono così bassi. Nel 2021, le coppie che hanno chiesto di poter adottare un bambino entro i confini nazionali sono state 7.970.

 

Quindici anni prima, nel 2006, erano più del doppio. Ma a venire meno, assicurano le associazioni che si occupano del tema, non è stato il desiderio di vedersi affidare un bambino. Quanto piuttosto la fiducia nelle possibilità che il percorso vada a buon fine. Il motivo? Per restare ai dati più recenti disponibili, a fronte di quasi 8mila richieste le adozioni di minori italiani si sono fermate a quota 866 (589 quelle internazionali). Ecco perché la politica ora vuole provare a invertire il trend.

 

A questo punta una proposta di legge che dovrebbe essere calendarizzata alla Camera nel giro di qualche settimana. A sottoscrivere il testo, 15 deputati di Fratelli d'Italia, con primo firmatario il questore (e responsabile di FdI Lazio) Paolo Trancassini. Obiettivo: "sburocratizzare" le procedure di adozione, allentando una serie di vincoli della normativa giudicati non più al passo coi tempi (la legge che regola la materia ha da poco compiuto 40 anni). E garantire tempi certi ma soprattutto: più rapidi per le coppie che vogliono diventare genitori. Assicurando comunque la massima attenzione agli interessi del minore.

ADOZIONE

 

[…] Ma cosa prevede in concreto il provvedimento? Innanzitutto, la bozza di riforma "lima" alcuni dei requisiti necessari per poter adottare. Gli aspiranti genitori non dovranno più essere sposati da tre anni (o aver convissuto stabilmente prima del matrimonio per lo stesso periodo), ma da due. E il divario massimo di età tra loro e i figli adottivi viene innalzato: non più 45 anni, ma 50. In altre parole: anche chi ha 50 anni potrà adottare un bimbo di pochi mesi, «in linea con la crescente aspettativa di vita e con l'aumento dell'età di filiazione naturale delle famiglie», si legge.

 

Poi c'è il capitolo dei tempi. Gli istituti presso cui i bambini in attesa di adozione sono affidati avranno infatti sei mesi «improrogabili» a disposizione per stilare un «elenco di tutti i minori collocati presso i medesimi istituti con l'indicazione specifica (...) della località di residenza dei genitori, dei rapporti con la famiglia di origine e delle loro condizioni psicofisiche». Non a caso, secondo molte associazioni, è proprio la mancanza di questi dati non aggiornati e poco affidabili a causare il "mismatch" tra domande di affido e bimbi affidati (l'elenco, previsto da una legge del 2001, è stato realizzato solo nel 2017).

 

ADOZIONE

E poi: parenti o affini che si oppongano all'adozione stabilita dal tribunale avranno un termine di 30 giorni per comparire davanti al giudice. Mentre l'udienza di merito dovrà essere fissata dai magistrati al massimo entro 45 giorni. Accelerazione delle procedure anche per i servizi sociali, che dovranno stabilire «tempestivamente» l'adottabilità del minore. Mentre il tribunale sarà «tenuto, in ogni momento, a fornire tempestivamente a coloro che intendono adottare notizie sullo stato del procedimento», a differenza di quanto avviene oggi

 

E dovrà spiegare «con provvedimento motivato» il perché una coppia sia stata ritenuta adatta o no all'adozione. Infine, per tutelare di più i minori, si prevede la possibilità per la procura minorile di disporre ispezioni nelle strutture che li ospitano, «anche senza preavviso». […]

ADOZIONIadozione

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI (TEMPORANEAMENTE SI SPERA), IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO