"HO DOVUTO UCCIDERE MIO PADRE, RISCHIAVO DI FARE LA STESSA FINE DI GESSICA MALAJ" - ALEX POMPA, ASSOLTO IN PRIMO GRADO, RISCHIA 14 ANNI IN APPELLO: "SE NON FOSSI INTERVENUTO NON SAREI QUI E ANCHE MIA MAMMA SAREBBE MORTA. MIO PADRE ERA UN UOMO OSSESSIVO, MORBOSO, VIOLENTO. E QUELLI COSÌ PRIMA O POI UCCIDONO, COME NELLA STORIA DI FOGGIA - ALLA TV NON GUARDAVAMO MAI TELEGIORNALI O PROGRAMMI DI APPROFONDIMENTO PERCHÉ AVEVAMO PAURA CHE SI PARLASSE DI FEMMINICIDI O STRAGI IN FAMIGLIA E CHE LUI LE EMULASSE. SE LUI SAPEVA DI UNA DONNA AMMAZZATA DICEVA ‘SE L'È MERITATO QUELLA PUTTANA’…”
Estratto dell’articolo di Lodovico Poletto per “la Stampa”
[…] «Resto qui in Spagna ancora per un po'. Poi quando rientro posso iniziare a ragionare sulla tesi: i tempi dell'Erasmus sono questi. E io sono molto felice di averlo potuto fare: ora guardo al futuro con maggiore serenità». Eccolo qui Alex, 21 anni, un processo in Assise da cui ne è uscito assolto per aver ucciso suo padre, e uno in corso. […]
Oggi come sta?
«Sono sospeso. Se la sentenza di assoluzione si ribalta è una sconfitta per tutti. Io ho fatto ciò che ho fatto soltanto per difesa. Se non lo avessi fatto non sarei qui, e mia mamma sarebbe morta».
alex pompa con la madre e il fratello
Che tipo era suo padre?
«Un uomo ossessivo, morboso, violento. E i fatti di cronaca raccontano una verità spietata: gli uomini così prima o poi uccidono».
Fa riferimento alla storia di Foggia?
«Sì, ed è uguale a quella di tante altre. Era scontato che finisse così: se vivi con una persona violenta, gelosa, morbosa, che controlla la tua vita, stai andando incontro alla morte».
Era così anche a casa sua?
«Si. Papà controllava tutto. Le poche volte che la mia fidanzata è venuta a mangiare da noi, prendevamo soltanto una pizza da asporto, niente altro, mai cucinato nulla in casa».
Perché?
«Perché se rientrando lui avesse visto un piatto in più, un bicchiere in più, erano guai. Voleva dire che c'era stato un altro uomo. E noi eravamo complici di mia madre, e spiegare era inutile, lo faceva diventare violento ancora di più».
TEFTA MALAJ CON I FIGLI GESSICA E LEONARDO
[…] Ma anche con lei e suo fratello era così?
«Non accettava contraddizioni. Una volta che mio fratello disse no al calcio, lui lo picchiò malamente, poi prese un coltello e gli tagliò il pallone».
Suo padre era sempre così violento?
«Certo. E tutti avevamo paura. Pensi che alla tv non guardavamo mai telegiornali o programmi di approfondimento».
Perché?
«Avevamo paura che si parlasse di femminicidi o stragi in famiglia e che lui le emulasse. Se lui sapeva di una donna ammazzata diceva se l'è meritato quella puttana».
taulant malaj con la moglie tefta e la figlia gessica
[…] Ce l'ha un ricordo bello con suo padre?
«Non ne ho nessuno: con lui non c'erano mai cose belle». […]
gessica malajTAULANT MALAJ AL MARE CON LA MOGLIE TEFTA E I FIGLI GESSICA E LEONARDO