anthony fauci coronavirus covid

“SE NON SI RAGGIUNGE UNA PROPORZIONE ADEGUATA DI IMMUNIZZATI, SI MINACCIANO GLI STESSI VACCINATI” – ANTHONY FAUCI, CONSIGLIERE MEDICO PER LA CASA BIANCA, SUONA LA SVEGLIA: “LE NAZIONI SVILUPPATE DOVREBBERO INVIARE DOSI AI PAESI POVERI. IN CASO CONTRARIO IL VIRUS CONTINUERÀ A CIRCOLARE E SARÀ DIFFICILE AVERNE RAGIONE. LA TERZA DOSE? ESTREMAMENTE EFFICACE PER OTTIMIZZARE LA PROTEZIONE. VACCINARE I BAMBINI? È SICURO E NON HA EFFETTI AVVERSI…”

Gabriele Beccaria per “La Stampa”

 

anthony fauci

«Nel mio italiano minimale stavo per dire "uno momento!"», dice Anthony Fauci, ridendo, accomodandosi alla scrivania. L'immunologo, consigliere medico per la Casa Bianca, è rassicurante come sempre. Ogni sua parola sembra sempre calibrata in accordo con qualche ricerca appena pubblicata e con qualche «trial» in pieno svolgimento.

 

Dottor Fauci, il Covid-19 continua a mutare. Dobbiamo preoccuparci per la variante Delta plus?

«Dobbiamo fare attenzione, perché si usa la terminologia sbagliata. L'ultima variante si chiama AY4.2 e iniziamo a vedere che sta prendendo piede in Gran Bretagna. Occupa una percentuale tra il 10 e il 15% e aumenta lentamente.

TERZA DOSE VACCINI

 

Ho appena parlato con le mie controparti inglesi e mi confermano che, nonostante cresca, non appare più pericolosa della Delta standard. Negli Usa, di fatto, non c'è e per il 99% esiste solo quella standard. È una realtà su cui teniamo gli occhi ben aperti, ma al momento non sembra preoccuparci».

 

C'è comunque paura tra le opinioni pubbliche: prevede una nuova ondata pandemica nel mondo?

anthony fauci si vaccina

«Dipende molto dal grado di successo che raggiungeremo con le vaccinazioni. E non solo con la fase iniziale. Cominciamo a osservare che l'immunità si sta attenuando. In nazioni come Israele e poi in Gran Bretagna e adesso negli Usa e Sud Africa, dove molte persone sono state vaccinate sei mesi fa, e oltre, con i vaccini a mRna e due mesi fa con il Johnson&Johnson si dovrebbe ricorrere alla terza dose, in un caso, e alla seconda nell'altro.

 

Per chi ha più di 18 anni. Purtroppo, a livello globale, esiste una percentuale molto ridotta di vaccinati, soprattutto nei Paesi a basso reddito. Ecco perché gli Usa e le nazioni sviluppate dovrebbero prendersi la responsabilità di inviare un numero sufficiente di dosi in quei luoghi. In caso contrario il virus continuerà a circolare e sarà difficile averne ragione. La vaccinazione, perciò, è la risposta».

 

TERZA DOSE VACCINI

Anche in Italia è iniziata la fase della terza dose: che cosa ci dicono le ricerche sulla sua sicurezza ed efficacia?

«Abbiamo molti dati, perché abbiamo già iniziato il "booster program", con 33 milioni di persone coinvolte. È chiaro che la terza dose è sicura quanto la seconda ed è importante sottolineare quanto sia efficace: se si studiano i dati, si vede che riduce di molte volte la possibilità di essere infettati e ospedalizzati e allo stesso tempo aumenta l'immunità rispetto al contagio di 10 volte e il rischio di essere colpiti dalle forme più gravi della malattia fino a 20 volte. È quindi estremamente efficace nell'ottimizzare la protezione».

 

il modellino del covid 19 in 3d di anthony fauci

Si discute se la terza dose debba essere somministrata dopo cinque, sei o nove mesi: qual è il suo verdetto?

 «È una situazione davvero empirica, sotto molti aspetti. La raccomandazione, negli Usa, è di sei mesi o più con il vaccino a mRna e due o più con il Johnson&Johnson. Dipende dai Paesi. In Israele, per esempio, è stata fissata la soglia dei cinque mesi o più. In definitiva non c'è una grande differenza».

 

Dovremo sottoporci a una nuova dose ogni anno?

«Non lo sappiamo. Spero che la terza dose generi un grado di durata della protezione molto più lungo di quello garantito dalle due dosi. Ma non potremo saperlo finché non vaccineremo un numero sufficiente di persone e non le seguiremo nel tempo. È possibile che non siano più necessarie ulteriori dosi per un anno, ma è anche possibile che dopo sei o nove mesi dovremo sottoporci a una nuova dose. Non conosciamo la risposta, ma lo scopriremo».

TERZA DOSE VACCINI

 

Negli Usa sono cominciate le vaccinazioni per i bambini: le consiglia per tutti i nostri figli?

«La risposta sta nel fatto che abbiamo realizzato i trial clinici con bambini tra i cinque e gli 11 anni con la dose ridotta dello Pfizer. È un terzo dello standard, 10 microgrammi. Abbiamo osservato che è sicuro, che non ha effetti avversi e che è efficace al 91% nel prevenire la malattia. Per questo motivo le agenzie regolatorie consigliano la vaccinazione di tutti i bambini».

 

anthony fauci con doppia mascherina

Molti, negli Usa e in Europa, continuano a rifiutare il vaccino: pensa che dovrebbe diventare obbligatorio?

«È un tema delicato. È importante sottolineare che, sebbene non sia piacevole rendere obbligatorio ciò che le persone ritengono di non dover fare in autonomia, è necessario raggiungere un equilibrio: solo così ci si mette al riparo dalle conseguenze di un alto numero di persone che non si vaccinano.

 

Ed ecco perché, negli Usa, abbiamo spinto per regole stringenti nel business e nelle università. Inoltre, chi lavora per il governo federale deve vaccinarsi, se vuole mantenere il proprio posto.

 

Vaccino

Preferiremmo che le persone si vaccinassero senza costrizioni, ma questo non sembra avvenire: se non si raggiunge una proporzione adeguata di vaccinati, si mettono in pericolo non solo i non vaccinati, ma, incrementando il flusso del contagio, si minacciano gli stessi vaccinati, dato che nessun vaccino è efficace al 100%».

 

Esiste comunque una percentuale di persone che per ragioni di salute non possono ricevere il vaccino: gli anticorpi monoclonali sono la soluzione?

«Sono in corso degli studi clinici. Il trattamento con gli anticorpi monoclonali può prevenire l'infezione in chi dimostra di non avere una buona risposta al vaccino. Ma non va mai dimenticata l'importanza del vaccino stesso».

 

ANTHONY FAUCI SI FA VACCINARE IN DIRETTA

La Food&Drug Administration sta per approvare due pillole di antiretrovirali: rappresentano una svolta per le terapie anti-Covid?

«Sì. Il farmaco Merck diminuisce del 50% i rischi di ospedalizzazione e morte, se somministrato nei primi tre-cinque giorni dell'infezione. Nel caso del farmaco Pfizer si sale all'89%. Sebbene non sia stata ancora concessa l'autorizzazione, speriamo che questi antiretrovirali siano presto disponibili».

vaccino covidvaccinoVaccino Covid

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